
(foto di poetella)
Pluf pluf – sostanze balsamiche dall’umidificatore
– Ci pensi? Ero campione di ciclismo!
– Eh sì…
Raccontami ancora una volta dei tuoi tesori. Raccontami.
Sono qui per questo. Raccontami.
Tutte le foto, i ritagli, i ricordi sparsi sulla grande scrivania.
Foglie d’autunno.
Una sull’altra, una sull’altra. Mezza foglia accesa di rossi qua
Mezza foglia amaranto là.
Un mucchio di foglie gialle lì. Tremanti ai fiati
– Ci pensi? Campione… e adesso guarda come…
Campione, sì. E guarda adesso, vuoi dire, vero, guarda come sono ridotto. Adesso.
No. Non ti sei ridotto. Per niente ti sei ridotto..
Sei sempre la grande quercia che sparge ombra. Anche se i rami sono un po’ rinsecchiti e il vento li fa tremare. Fa ombra lo stesso. E in più, sai che ti dico? La corteccia. La corteccia s’è ammorbidita. Si lascia ferire. Si lascia toccare. E freme. Ci si vede luccicare un cuore.
Che da piccola credevo che mica. Credevo che non ci fosse. Solo un dentro di pietra. Liscio e sdrucciolo. Che niente lo scalfiva. Granito. Basalto. No.
Ora no. Prima forse sì. Ma ora no.
E le foto, i ritagli i ricordi. Eccoli qui. chi te li leva più? Tutti tuoi. Come tutti i ricordi. Bottino di guerra.
Ma lo vedi che ancora rimandi indietro la grande nave nera che ti viene a prendere? Lo vedi che ancora ridi?
Che quando si riesce ancora a ridere…
Ecco. Ancora va bene.
Quando si riesce a piangere. Quando a dire Domani.
Domani sposto quel lumetto a muro che mi sembra più comodo messo qui.
Sì. Sì, domani. Domani lo farai. Domani.
Quanti domani hai già visto? Quasi trentaquattromila domani.
E ancora non senti il finire. O forse lo senti. Ma caccialo via.
Quanti occhi, quante mani che salutano per andare, per tornare, o non tornare più.
E ancora è lontano il finire. Lontano. Sicuro.
E lo sai? mentre parlavi Ci pensi? Pensavo. Ci pensi? Quando dirò Ero la Belladonna di un Dio… ci pensi?
Chè lo dirò, prima o poi. Sicuro che…
…
…
…
(by poetella)
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