(foto di poetella)
La forza regale dei grandi alberi
samurai dei boschi, delle strade trafficate
delle quiete campagne
Quel loro saldo radicarsi
Guarda l’abete, il pino mugo
la magnolia, guarda! Se puoi
guarda la betulla
Guarda come certi lasciano andare le foglie
calmi.
Niente trattenere caparbi
Quel non lasciarsi turbare dalle urla
dei venti [respiro affannoso della terra]
che li sconquassano, ci provano
scompigliano strappano frugano
sbatacchiano
E corrono via, i venti, soffiando sconfitti rabbia
Quella straordinaria quiete
verde cupo o più chiaro o giallo
danzante
Come l’invidia la mia fragilità bambina che s’incurva
si spezza piange linfa
la perde
emorragia di pazienza. Di sogni.
Come vorrei quel loro stare
Stare e basta
senza timore. Senza speranze
né progetto né sogni
Né infranti sogni. Povera me.
…
…
…
(by poetella)
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