(foto di poetella) 12 Febbraio 2010
Ehi, guarda che cielo gonfio, stamattina.
E io mi sento così leggera, invece.
Davvero. Una carta velina, nell’aria.
Strano, sai? È da ieri che non ti penso.
Ho avuto parecchio da fare, forse.
E adesso, così, di botto, m’è venuta in mente una cosa.
Con quest’aria soffice, fuori.
Questo strano silenzio.
Questa calma.
Insomma, questo.
Io e te, penso, non avremo mai una tovaglietta a quadretti
da pulire, la sera, da levarci le briciole, dopo cena
e lasciarla là, per la sera dopo.
Con la frutta e la bottiglia del vino rosso.
E andarcene a dormire, poi, coi pensieri tiepidi.
E un leggero sorriso.
Niente bacio della buona notte
avremo mai, io e te.
E tanto meno di buon giorno.
Questo m’è venuto in mente,
e che, certo, ne abbiamo avuti di baci, noi. Sì, certo,
tanti come gocce di pioggia d’un temporale estivo.
Ma quella era tutta un’altra storia.
Una storia di tuoni e fulmini. D’esplosioni. Di fughe.
Una storia di rivoluzione.
Con le bandiere e i canti.
Ma ora, amico mio, ( sì, mi va di chiamarti così)
amico mio sono stanca di buttarmi nella mischia, da sola.
Sono stanca.
Voglio starmene un po’ vicino al termosifone
come una vecchia gatta. Posso, no?
Nessuna controindicazione.
Questo penso, adesso, mentre guardo fuori.
E lo sai?
Fuori nevica, finalmente.
Guarda. A Roma nevica.
…
…
…
(by poetella)