Tag

, ,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(foto di poetella)

– poi lei, dopo, dopo che

 

dopo che quel vento, da dove quel vento? Dalla foto degli alberi? Dopo che quel vento e quello sciabordare d’onde azzurre, sì, quelle dalla grande foto a sinistra, o a destra o dietro agli occhi, al cuore,  alla schiena che trema, quel frastuono d’onde di sospiri

Bella da morire! diceva lui, sugli occhi chiusi, Bella da morire! sulle labbra,

[da morire qui, adesso vorrei coll’azzurro addosso!]

– poi lei, dopo, dopo che

 

dopo che il sole aveva incendiato il mondo e la coperta rossa ammainata come una vela che teme il vento, dopo che gli anni s’erano chiusi attorno quell’ora, concentrati come un riassunto, sbriciolati dal presente superbo di gloria e abbandono e il silenzio s’era frantumato in mille sì, sì, sì!

 

– poi lei, dopo, dopo che

 

dopo che il mare s’era richiuso, aveva ingoiato la Grazia e la Bellezza, Grazie, grazie a questo mio tempo prodigioso di solenne meraviglia! dopo che il vento carico solo delle voci esultanti, dei sussurri imploranti, del morbido rumore delle mani sfioranti, delle labbra, dei sussurri di mille foglie d’erba tremanti

 

– poi lei, dopo, dopo che

 

dopo che tutto era stato fermo come prima della creazione del mondo e più niente, più niente che un noi stremato e vinto, molle e abbandonato, una pioggia di peonie sull’anima, allora

 

– poi lei, dopo, dopo che

 

dopo che le mani s’erano ancora una volta cercate e strette di gratitudine e presenza nella luce d’un paesaggio di Leonardo, dietro gli occhi chiusi e poi socchiusi e poi richiusi e aperti e un sorriso, e richiusi e il respiro aveva ritrovato la via e s’era sciolto come brina al sole, allora lei, dopo, aveva detto

saltando via come una gatta che vede qualcosa che frulla, aveva detto e sorrideva

Scommetto che, e lui, Cosa? Guardandola scattare,

scommetto, anzi, voglio proprio vedere come

come spremi il dentifricio, aveva detto scappando al bagno

 

e aveva visto. E aveva sorriso.

 

Mentre anche lui, anche lui, sorrideva, dolce dolce

(by poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

.