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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: agosto 2012

poetella legge Cesare Pavese…

31 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Cesare Pavese, foto di poetella, le cose importanti

≈ 20 commenti

Tag

bacca, orfeo

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella


Parlano Orfeo e Bacca…

 

Orfeo. È andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano già lontani Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti. S’intravvedeva tra le foglie il barlume del cielo. Mi sentivo alle spalle il fruscio del suo passo. Ma io ero ancora laggiù e avevo addosso ancora quel freddo. Pensavo che un giorno avrei dovuto tornarci. Che ciò che è stato sarà ancora. Pensavo alla vita con lei, com’era prima; che un’altra volta sarebbe finita. Ciò che è stato sarà. Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che avevo attraversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue.

Valeva la pena di riviere ancora? Ci pensai e intravvidi il barlume del giorno. Allora dissi”Sia finita” e mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela. Sentii soltanto un cigolio, come di topo che si salva.

Bacca. Strane parole, Orfeo. Quasi non posso crederci. Qui si diceva che eri caro agli dei e alle muse. Molte di noi ti seguono perché ti sanno innamorato e infelice. Eri tanto innamorato che – solo tra gli uomini- hai varcato le porte del nulla. No, non ci credo Orfeo. Non è stata tua colpa se il destino ti ha tradito.

Orfeo. Che c’entra il destino? Il mio destino non tradisce. Ridicolo che dopo quel viaggio, dopo aver visto in faccia il nulla io mi voltassi per errore o per capriccio.

Bacca. Qui si dice che fu per amore.

Orfeo. Non si ama chi è morto.

Bacca. Eppure hai pianto per monti e colline- l’hai cercata e chiamata- sei disceso nell’Ade. Questo cos’era?

Orfeo. Tu dici che sei come un uomo. Sappi dunque che un uomo non sa che farsi della morte. L’Euridice che ho pianto era una stagione della vita. Io cercavo ben altro laggiù che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa. L’ho capito tra i morti mentre cantavo il mio canto. Ho visto le ombre irrigidirsi e guardar vuoto, i lamenti cessare. Persefone nascondersi il volto. Lo stesso tenebroso-impassibile Ade protendersi come un mortale e ascoltare. Ho capito che i morti non sono più nulla.

Bacca. Il dolore ti ha stravolto, Orfeo. Chi non rivorrebbe il passato? Euridice era quasi rinata.

Orfeo. Per poi morire un’altra volta, Bacca. Per portarsi nel sangue l’orrore dell’Ade e tremare con me giorno e notte. Tu non sai cos’è il nulla.

Bacca. E così tu che cantando avevi riavuto il passato l’hai respinto e distrutto. No, non ci posso credere.

Orfeo. Capiscimi Bacca. Fu un vero passato soltanto nel canto. L’Ade vide se stesso soltanto ascoltandomi. Già salendo il sentiero quel passato svaniva, si faceva ricordo, sapeva di morte. Quando mi giunse il primo barlume di cielo trasalii come un ragazzo, felice e incredulo, trasalii per me solo, per il mondo dei vivi. La stagione che avevo cercato era là in quel barlume. Non m’importò nulla di lei che mi seguiva. Il mio passato fu il chiarore, fu il canto e il mattino. E mi voltai.

Bacca. Come hai potuto rassegnarti, Orfeo? Chi ti ha visto al ritorno, facevi paura. Euridice era stata per te un’esistenza.

Orfeo. Sciocchezze. Euridice, morendo, divenne altra cosa. Quell’Orfeo che discese nell’Ade non era più sposo né vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.

Bacca. Molte di noi ti vengono dietro perché credevano a questo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?

Orfeo.  O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo.

Bacca. Qui noi siamo più semplici, Orfeo. Qui noi crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le nostre feste più gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.

Orfeo. Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti…non vale la pena.

Bacca.  Un tempo non eri così. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dei. Tu stesso insegnavi che un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani. Tu hai veduto la festa.

Orfeo.  Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.

Bacca. Senza di noi saresti nulla, Orfeo.

Orfeo. Lo dicevo e lo so. Ma poi che importa? Senza voi sono disceso nell’Ade…

Bacca. Sei disceso a cercarci.

Orfeo. Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.

Bacca. Un tempo cantavi Euridice sui monti…

Orfeo. Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è più Euridice. Queste cose hanno un nome e si chiamano uomo. Invocare gli dei della festa qui non serve…

Bacca. Anche tu li invocavi.

Orfeo. Tutto fa un uomo, nella vita. Tutto crede, nei giorni. Crede perfino che il suo sangue scorra alle volte  in vene altrui. O che quello che è stato si possa disfare. Crede di rompere il destino con l’ebbrezza. Tutto questo lo so, e non è nulla.

Bacca. Non sai che farti della morte, Orfeo, e il tuo pensiero è solo morte. Ci fu un tempo che la festa ci rendeva immortali.

Orfeo. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L’orgia del mio destino è finita nell’Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.

Bacca. E che vuol dire che un destino non tradisce?

Orfeo.  Vuol dire che è dentro di te. Cosa tua. Più profondo del sangue, di la da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.

Bacca. Può darsi, Orfeo, ma noi non cerchiamo nessuna Euridice. Com’è dunque che scendiamo all’inferno anche noi?

Orfeo. Tutte le volte che s’invoca un dio si conosce la morte. E si scende nell’Ade a strappare qualcosa, a violare un destino. Non si vince la notte e si perde la luce. Ci si dibatte come ossessi.

Bacca. Dici cose cattive. Dunque hai perso la luce anche tu?

Orfeo. Ero quasi perduto e cantavo… comprendendo ho trovato me stesso.

Bacca. Vale la pena di trovarsi in questo modo? C’è una strada più semplice d’ignoranza e di gioia. Il dio è come un signore tra la vita e la morte. Ci si abbandona alla sua ebbrezza. Si dilania o si vien dilaniate. Si rinasce ogni volta e ci si risveglia come te nel giorno.

Orfeo. Non parlare di giorno, di risveglio. Pochi uomini sanno. Nessuna donna come te sa cosa sia.

Bacca. Forse è per questo che ti seguono, le donne della Tracia. Tu sei per loro come il dio. sei disceso dai monti. Canti versi d’amore e di morte.

Orfeo. Sciocca. Con te si può parlare, almeno. Forse un giorno sarai come un uomo.

Bacca. Purché prima le donne di Tracia…

Orfeo. Dì.

Bacca. Purché non sbranino il dio.

 

 

 

Dai dialoghi con Leucò- di Cesare Pavese

L’inconsolabile

 

 

 

 

 

.

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quasi …piena

31 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, attesa, foto di poetella, la luna

≈ 14 commenti

 

aspettiamo…

(e niente musica!)

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Lenta lenta, come una vecchia gatta…

30 giovedì Ago 2012

Posted by poetella in attesa, desideri..., foto di poetella, pensieri sparsi, quasi racconti, silenzio

≈ 32 commenti

Tag

tempo passa

 

(foto di poetella)

 

 

 

Lenta lenta, come una vecchia gatta.

Faccenduole. Pulizie di fine estate. Prima che ricominci.

Che ricominci. S’aspetta. Si galleggia in un limbo caldo. Che vuoi per pranzo? Con estrema calma, Acquisti. Il ragazzo col camion è tornato con le sue verdure fresche.

Almeno qualcosa si muove.

Sta finendo questa palude. La mattina presto pare che. Poi, invece.

Se fosse per lei.

Se fosse per lei l’Agosto s’eliminerebbe dal calendario. Plaf. Via. Una spugnata e via.

Se fosse per lei s’eliminerebbero parecchi giorni dal calendario.

E altri, sottolineati in rosso.

Rosso.

Ok. ma tra poco.

 

Mettere in ordine la spesa, adesso.

Le piante?  Sì, le ho innaffiate. Povere. Sono sopravvissute.

Anche loro, spente. Pochissimi fiori. Esalano uno spruzzetto di verde anemico. Ma ce l’hanno fatta. Guarda le begonie! Ed i gerani. Tre fiori. C’era stata quell’esplosione, a primavera. Mai così. Guardali, ora. Micragna.

Stiamo tutti a naso all’aria, ad aspettare l’acqua. Loro e noi. Noi. Io, tu. Tu. Dove sei?

Ad aspettare una goccia, un piccolo segno di moto. Tra uno sbadiglio e l’altro.

S’aspetta.

E il tempo passa.

Purtroppo. No, per fortuna, passa.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Ravel – Piano Concerto In G Second Movement

 

 

 

.

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il sublime…

29 mercoledì Ago 2012

Posted by poetella in attesa, emozione, musica

≈ 7 commenti

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così… fronde e musica…

28 martedì Ago 2012

Posted by poetella in attesa, foto di poetella, le cose importanti, musica, pensieri sparsi

≈ 23 commenti

Tag

bach partita

(foto di poetella)

le parole non m’assistono. Se ne sono tutte andate.

aspettiamo…

…

…

…

(by poetella)

Bach-Partita No.2 in c minor-Saraband

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stamattina…

27 lunedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella

≈ 14 commenti

Tag

aria fresca, borodin, central asia

la luce chiara, l’aria fresca…

un’epifania di speranza…

 

Borodin- In the Steppes of Central Asia

 

 

 

 

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un aneddoto…

26 domenica Ago 2012

Posted by poetella in Joyce

≈ 8 commenti

 

 

 su Joyce…trovato girovagando per le strade di Wiki

“Un giorno, andandolo a trovare, un amico lo avrebbe trovato riverso sullo scrittoio in un atteggiamento di profonda disperazione. «James, cos’è che non va?» avrebbe chiesto l’amico. «È il lavoro?». Joyce avrebbe assentito senza nemmeno sollevare la testa e guardare l’amico. Era naturalmente il lavoro; non lo era sempre? «Quante parole hai scritto oggi?» avrebbe domandato l’amico. E Joyce (sempre in preda alla disperazione, sempre con la faccia posata sulla scrivania): «Sette». «Sette? Ma, James, è ottimo per te!» «Sì» avrebbe risposto Joyce alzando finalmente la testa «Suppongo di sì, ma non so in che ordine vanno!»

…………..!

Beh, carino, no?

 

comunque sono inebriata dall’Ulisse.

Vorrei rubare il tempo a tutte le piccole cose quotidiane da fare per immergermici continuamente.

Non si può.

Pazienza.

 

Aspettiamo la tarda sera…e poi….

 

(by poetella)

 

 

 

.

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Vola. Sola sola…

25 sabato Ago 2012

Posted by poetella in camminare guardando, consapevolezza, foto di poetella, le cose importanti, mamma, Monteverdi, pensieri sparsi, quasi racconti, vecchiaia

≈ 6 commenti

Tag

bolla, orfeo, vola

(foto di poetella)

 

Vola. Sola sola. Chissà da dove viene.

Dice Guarda! Bella, vero? Lui guarda in direzione della mano che s’è sollevata ad indicare in alto. La bolla. Grossa, luminosa, col riflesso del sole d’agosto. Fluttua. Danza.Un riflessuccio celestino.

Leggerezza libera in aria.

Libertà nella libertà.

Armonia di movimenti.

Soffiata da chissà dove, da chissà chi.

Vola. Bella! Dice lei. Bella! Entusiasta come una bambina alle giostre.

Poi, pluf!

Sarebbe bello, dice, finire così. In tutta bellezza. Dice. Senza corrosione. Senza degenerazione. Senza impoverimento. Abbrutimento. Desolazione.

Così. In un soffio. In tutta bellezza. Assoluta. Incontaminata.

Pluf. Bello, no?

Perché invece tutto si… (si specchia nel vetro di una macchina parcheggiata. Si raddrizza. Guarda l’onda dei capelli) perché si deve scolorire, tutto. Sciupare, perché deve consumarsi lentamente prima di.

 

Anche le lampadine si rompono in un pluf, dice lui.

Sì, ok. ma  meno romantiche, no?

 

Arrivati.

Rispondi forte al citofono, che tua madre non ci sente. Ok?

Ok.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Monteverdi – Toccata Orfeo.

 

 

 

 

.

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bah…adesso un po’ di classici, va’…

24 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in da leggere, Joyce

≈ 18 commenti

ché non mi va di leggere Wallace, dopo Grossman…

troppo diversi…

Meglio Joyce, no?

. ciao! io mi tuffo a leggere…

.Borodin-PetiteSuite-Nocturne

.

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poetella legge fernanda ferraresso

24 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in dai blog amici..., Debussy, FERNIROSSO webBLOCK, foto di poetella, poesia

≈ 10 commenti

Tag

webblock

(foto di poetella)

Da FERNIROSSO webBLOCK

 

Ascolta poetella

 

Noi siamo tutti superstiti

dalle ossa della morte
di milioni di altri
veniamo

dai corpi senza lamento di ogni passato strazio
dalla fine senza testamento di foreste e oceani
di bestie che non hanno ancora avuto un nome

ma sono allacciati alla clessidra del nostro tempo
in questo spazio che non è immenso ma un grumo
di sangue rappresosi per forme
e in quelle c’è la stella di domani già vecchia e consumata dal verme di ieri

e l’uccello azzurro del futuro lo mangia
e si sciolgono le fontane e i secchi per abbeverare  le storie

cantano le gemme dell’acqua sui sassi delle vecchie memorie

rompono il dolore della pietra ne fanno sabbia lungo tutti i mari
e schiuma la porta delle ore e il cane della morte ha di nuovo la bava alla bocca
e corre e non si siede
a trovare respiro lungo la notte.
Eppure lontano appena visibile
in una sagoma d’arca  nell’arco del tempo che ancora ci sorregge tutti
c’è qualcosa  come una polvere
che per un respiro di nuovo si addensa e

tutto

ancora nella stessa storia

ricomincia

 

 

 

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Il tempo a loro disposizione probabilmente …

22 mercoledì Ago 2012

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, atmosfere magice, consapevolezza, crescere con l'amore, emozione, foto di poetella, Grossman, le cose importanti, libertà, quasi racconti

≈ 19 commenti

Tag

david grossman

(foto di poetella)

Il tempo a loro disposizione probabilmente era quasi agli sgoccioli.

Quanto?

Mesi? Un anno. Due?

Quanto era il tempo, tutto il tempo che sarebbe stato loro concesso, ancora?

Quanta vita sarebbero riusciti a condensare, a bruciare fino allo spasimo, tutta serrata nelle ore che restavano?

Ogni minuto era stato vissuto così. Da sempre.

Dall’inizio. Tutto concentrato, contratto nel poco tempo disponibile.

Forse questo il segreto di quella medicina che era arrivata al posto che doleva, sanandolo.

Forse questo il segreto del loro ritrovarsi sempre accesi, affamati. Gonfi d’attesa.

Bombe innescate, programmate per esplodere.

 

Sì può vivere esaltati ogni istante se si sa che ci sarà un susseguirsi d’istanti, ore, mesi, giorni, anni, ancora. E ancora?

 

Loro non volevano questo. Non l’avevano mai chiesto. Mai richiesto.

Sì, all’inizio lei, forse, s’era spaventata della fine. Aveva protestato, sperato in proroghe, aveva anche pianto nella paura del mostro che si sarebbe materializzato, un giorno. Dell’addio.

Ma poi, poi, no. Poi no.

 

Aveva imparato da lui. E lui da lei, che quello che volevano era esattamente quello che avevano.

E sapevano, avevano saputo ottenerlo. E conservarlo. Erano stati bravi.

In un libro lei aveva letto “…forse non gli ha insegnato nulla, sì è limitata a soffiare via la polvere da un testo antico chiuso dentro di lui”* e aveva scambiato i pronomi. Poi li aveva rimessi a posto.

Lei, lui. Insegnare, imparare, soffiare via.

Scoprire il nocciolo della loro vera natura.

Esternarsi senza ombre.

 

“ci lasciamo sempre con un seme di desiderio. E lui germoglia” aveva detto lui.

Ma avrebbe potuto dirlo anche lei.

E quando finirà, finirà.

“bello come in sogno o come nei templi indiani”* così era, per loro.

 

E quando finirà, finirà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

*da “Col corpo capisco” di David Grossman

 

 

.

Oblivion – Piazzolla

.

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Voglio dire di quella donna…

21 martedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Debussy, emozione, felicità, foto di poetella, poesia

≈ 14 commenti

Tag

attesa, cristallo, sortilegio

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella  

 

 

 

 

Voglio dire di quella donna

– la vestizione del torero –

gesti lenti e cuore veloce

preparativi da sposa senza mughetti senza velo

 

Voglio dire di quella donna

quella che il tempo era un laccio

stretto alla gola

lento lento

scorrevole a serrare tenace

feroce

ostinato fiero del suo andare senza scosse

 

di quella donna- scosso il suo cuore/martello

respiro fondo, a tratti

buttava fuori quel grumo d’attesa

avviluppato nel sangue

 

Guarda come l’aria trema del mio respiro

guarda come tremano tutte le cose

come toccate da magia

come sfiorate da incantesimo. Sortilegio

 

guarda come mi vedrò bella riflessa in quel tuo lago.

 

Voglio dire di quella donna che Zitto, ha detto poi

sono di cristallo

Zitto. Solo una parola

e sarò briciole sparse ai tuoi piedi

 

E il silenzio, allora, s’è popolato di completezza. D’infinito.

…

…

…

(by poetella)

.

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Curioso come m’ostini …

20 lunedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, attesa, Debussy, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, saggezza

≈ 38 commenti

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

Curioso come m’ostini a credere, a lasciarmi convincere d’essere sulla buona strada verso quel richiamo, indubbiamente forte, impellente, certo, quel richiamo ad andare a testa bassa verso il mio Nodo Nord.

In  Acquario.

Ancora?

Sì, sì, ancora quell’indicazione. Quella direzione di marcia.

 

Curioso come m’ostini a crederlo connaturato, fortemente strutturato, dentro, solo da rivelare, da assecondare, da prediligere come l’unica via. L’unica possibile salvezza.

Come se ci possa essere una salvezza.

Che poi, salvezza da che?

Ma sì, lo so da che.

 

Comunque è indubbio che gran parte della strada io l’abbia fatta.

Siamo più distaccati. Più leggeri.

Siamo più ariosi. Vaporosi.

 

Eppure ci sono istanti, solo istanti, magari minuti, ecco, ma niente di più, in cui ancora vorremmo tenere, serrare, stringere, accumulare, possedere e verificare ogni momento il possesso.

Ogni momento aprire il forziere e guardarci dentro.

 

Ma l’ho detto, sono istanti. Minuti, magari. Al massimo, ore…

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

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e adesso?

19 domenica Ago 2012

Posted by poetella in acquistini di maniaca..., da leggere

≈ 16 commenti

che leggiamo?

 

questo

 

o questo?

 

 

ok, ok…faccio la conta…poi comincio

 

 

.

 

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Sono tutte lì. Sigillate…

19 domenica Ago 2012

Posted by poetella in attesa, desideri..., diario, foto di poetella, le cose importanti, nostalgia

≈ 7 commenti

(foto di poetella)

 

Al piano Luigi Maria Corsanico – Rain

 

 

 

 

Sono tutte lì. Sigillate.

Strette, vicine vicine. Sai, le lenticchie di Castelluccio di Norcia? Così.

Va bene, mica solo quelle stanno così. Comunque, diciamolo, quelle sono più buone.

In ogni caso se ne stanno lì così, loro, e non se ne parla di farle uscire.

Non ne vogliono sapere.

Io lo so che ci sono, che ti credi? Lo so.

Faccio l’indifferente. Ogni tanto butto uno sguardo, di lato. Sottile sottile come uno spiffero d’aria. Guardo. Controllo. Ci sono. Richiudo.

Tutte voltate una verso l’altra, stanno. Chiuse al fuori. Compatte.

 

Chissà quando si decideranno che basta. Basta. È ora di prendere un po’ d’aria.

Ti tirare fuori la testa e farsi guardare.

 

Come sei carina! Che gentile! E tu, che impunita! Lei, elegante, eh! Parecchio!

Farsi guardare, girarsi e rigirarsi, sculettare anche un po’. Ché loro sono così, che ti credi. Fanatiche. Vogliono tutti gli occhi addosso.

Vogliono fare la sfilata sulla passerella.

Magari pure con la guida rossa.

Tutte profumate.

Oppure no. Loro.

 

Insomma, volete smetterla di starvene lì dentro, col broncio e l’aria da pasionarie in rivolta?

Fuori!

 

Vi tratto bene. Ci provo almeno. Vi faccio cantare. Pure ballare. Giuro!

Ma per carità, per misericordia, per quello che cacchio vi pare, ok, ok. solo perché…

(come diceva Peter O’Toole in Lawrence d’Arabia?)

insomma, fatelo perché, perché questo è il vostro piacere,

care le mie parole!

 

Care, care, indispensabili amiche mie.

Ok? Fuori!

 

Basta silenzio.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

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…

16 giovedì Ago 2012

Posted by poetella in vuoto

≈ 22 commenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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omaggio a Neruda

14 martedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, dai blog amici..., emozione, le cose importanti, musica, Neruda, poesia

≈ 6 commenti

Tag

caro amico, http www youtube, pianoforte, poesia

e complimenti al mio caro amico Luigi Maria Corsanico

che davvero riesce a trasmettere grande emozione con la sua voce ed il suo pianoforte…

 

grazie!

 (tra l’altro, sono particolarmente legata a questa poesia…per…beh, segreto di poetella)

 

 

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ricordi di viaggio…

14 martedì Ago 2012

Posted by poetella in viaggi, video di poetella

≈ 12 commenti

 

che, decisamente, m’è piaciuto!

dice poetella!

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ohhhhhhhhhhhhh!

13 lunedì Ago 2012

Posted by poetella in comunicazione di servizio

≈ 12 commenti

 

Mille Like!

grazie!

poetella è contenta!

!

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e ora si legge questo…

13 lunedì Ago 2012

Posted by poetella in Grossman, le cose importanti

≈ 2 commenti

 

come si sta bene in vacanza!

parola di poetella!

–

 

 

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omaggio a Cesare Pavese e a…

10 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, Cesare Pavese, musica, poesia, reading...

≈ 2 commenti

Tag

piano, voce

Voce e piano: Luigi Maria Corsanico

poetella ha finalmente trovato chi…legge come si deve!

(e anche il piano!)

da ascoltare, davvero…

parola di poetella

 

 

 

 

 

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Ed io sono qui…

09 giovedì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, felicità, foto di poetella, libertà, poesia, quasi racconti

≈ 6 commenti

Tag

dolcezza, lavanda, profumo

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella 

 

 

 

Ed io sono qui…che conto i giorni, hai scritto.

 

Ma a me piace pensare che, mentre conti, l’infinita dolcezza del profumo della lavanda, lo splendore rosso dei tuoi pomodorini, il tremare delle foglie degli alberi del “pensatoio” e  il bagliore tiepido che viene su da quel tuo straordinario pavimento di cotto, all’alba, ti aiutino a mettere un’ora in fila all’altra e sorridere.

Ché noi ci stiamo aspettando, come negarlo, ma sempre col sorriso.

 

Con la meravigliosa consapevolezza, me lì’hai insegnato tu, ricordi? che la Bellezza sia ovunque.

E che ci venga incontro, se solo si sappia guardare.

 

Sappiamo guardare. Noi sappiamo.

 

E t’assicuro che non so, proprio non so se tu sia stato per me una specie di lente, un dispositivo d’ingrandimento di tutta la Bellezza che c’è nel mondo, o se solo perché la tua, di Bellezza che, nota, profondamente assimilata e continuamente presente ai miei occhi, sia poi una specie di voragine che m’attira addosso tutta l’altra possibile Bellezza.

Non lo so.

Ma tant’è.

Mi segui, vero?

 

Stamattina, ero poco dopo l’alba, e in balcone, la strada sotto deserta, mi sembrava che anche le foglioline di salvia parlassero la loro lingua profumata…

Ma forse perché avevo appena letto una tua mail…

 

Alla quale, ma tu sai… alla quale non ho risposto . non ancora, fino adesso, perché è bene che si sia aria, tra noi. Aria.

Ché così si possa riempire di libertà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

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No, vedi…

08 mercoledì Ago 2012

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, attesa, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, nostalgia, poesia, quasi racconti

≈ 18 commenti

Tag

grossman

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

No, vedi, non è che sia nostalgia.

Sebbene è indubbio che la nostalgia sia un sentimento così dolce, così tiepido e avvolgente, a volte. Ed anche bruciante e stringente e straziante, massacrante, direi. Certe altre.

Non è che sia nostalgia.

Sto leggendo “Che tu sia per me il coltello”, di Grossman, lo sai.

 

Beh, una frase ha scatenato tutto.

“Per aiutarci l’un l’altro ed essere tutto quello e tutti coloro che siamo”.

Ecco.

Quindi, direi piuttosto, una sensazione d’incompiutezza.

No, non nostalgia.

Come mi mancasse un buon pezzo di me.

In fondo non è mistero che tu sia l’unico che conosca ogni mio essere.

Ogni molteplice espressione di me.

Con te non tengo dentro niente.

Non filtro. Non nascondo.

Questo libero palesarmi è forse l’esperienza più strabiliante ch’io abbia mai fatto.

Una cosa sorprendente. Mai provata con nessuno.

 

Dunque è questo.

Mi sento privata dell’esprimermi.

Sono, ogni volta, così… e così… e poi così. In funzione della compagnia del momento.

Ma mai tutta.

Mai malinconica quando lo sono davvero e mai allegra quando mi sento l’allegria addosso.

E spudorata e timida e altera e gentile e spericolata e indomita e vanitosa e umile e dispettosa,  ruggente e sospirosa e…

Mai completamente. Sempre a metà. Trattenuta. Censurata.

 

E con te, no.

 

Con te sempre tutto fuori.

Tutto genuino. Aperto e schietto. Senza paura.

Questo è.

 

Non è nostalgia di te, dunque.

È il noi che mi manca.

Sono io che mi manco.

Io, come sono con te. Totale.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

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poetella legge…Bum! Petrarca!

08 mercoledì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, Petrarca, poesia

≈ 3 commenti

 

 

 

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poetella legge (povera me!) Foscolo… (sorry, se…)

07 martedì Ago 2012

Posted by poetella in Mahler, poesia, Ugo Foscolo, video di poetella

≈ 4 commenti

Tag

nbsp

 

 

 

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C’è una parte di me…

05 domenica Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, desideri..., foto di poetella, le cose importanti, nostalgia, notturno, poesia

≈ 8 commenti

Tag

luce, oblivion

(foto di poetella)

 

 

C’è una parte di me

di noi in giro per il mondo

in giro chissà lontano

raggira i sogni

                   -non ne so niente mio dio-

tra chi cosa dove

un nucleo azzurro di me di noi

chissà cosa attorno cosa negli occhi       tuoi occhi

e spargono richiami sinuose melodie fruscio

d’acque desiderio. Dove sei?

 

C’è una stilla di me in te trasportata

evaporata vagante libera. Libera?

chiara luce insinuata in qualunque buio

luce che sposa la luce

che crea ricrea la luce in te in noi

 

Aspetto ritorni

fumo che ritrova il camino

– soffiaci su

E aspetto la notte

un mondo più semplice.

Sento. Senti? La notte qualcosa riprendo

di me di noi

ridispongo tovaglia e ciotola

depongo la rosa la notte

 

qualcosa consola il silenzio. Dolce.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion (Piazzolla)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 

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poetella legge Cesare Pavese…

05 domenica Ago 2012

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, Cesare Pavese, Debussy, poesia, video di poetella

≈ 4 commenti

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haiku?

04 sabato Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, emozione, foto di poetella, haiku?, poesia, viaggi

≈ 14 commenti

Tag

aria, chet baker, overthe, rainbow

(foto di poetella)

 

Piume in aria

noi    al soffio leggero

di frusciante amore

…

…

…

(by poetella)

 

Chet Baker – OverThe Rainbow

 

 

 

 

.

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Non è che …

03 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, desideri..., foto di poetella, nostalgia, poesia

≈ 8 commenti

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

 

Non è che –alla finestra del giorno-

non è che non si aspetti sempre

un sempre che davvero perduri

davvero torni e non vada per mari e per

monti montando su picchi di parole svettanti al cielo

celesti e rosse di rosso che

macchi di adesso e poi

e ancora e ancora.

 

Non è che si stia assorti a guardare

l’assenza di sguardi racchiusi in petto

schiusi ai sogni

chiusi alla notte  del mai

più.

 

Non è che si aspetti che finisca  di scandire

il silenzio la pendola delle ore

senza te.

 

Ma in fondo, sì. Forse.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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un po’ di jazz…

03 venerdì Ago 2012

Posted by poetella in musica

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