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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: settembre 2012

Che poi piove! Piove, finalmente…

30 domenica Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa, autunno, desideri..., dolore che guarisce, emozione, foto di poetella, le cose importanti, pensieri sparsi, pioggia, poesia

≈ 29 commenti

Tag

israel kamakawiwoole, pioggia, tazza, valle giulia

 

(foto di poetella)

 

 

Che poi piove! Piove, finalmente

Tutta la terra ne aveva voglia, la terra, le piante, le panchine polverose del parco, anche il cemento, forse, e la pelle e gli occhi. La faccia, le mani. Le idee. I sogni.

Anche se poi si dice Basta pioggia, no? La pioggia, Uffa la pioggia!

Se poi si dice Peccato la pioggia, dovevo uscire e la pioggia.

 

Ma la senti? La senti l’aria che fa la doccia? Senti come si muove con la spugna in mano?

Come oscilla e si pavoneggia, si rinfresca e si fa bella. Come aspetta che poi, il sole…

 

E adesso,  poi, piove! Adesso piove, finalmente

 

Non trovi che ci venga più voglia di stare a guardare il mondo ora che è tutto lucido, tutto pulito.

Non pensi che le scale di piazza di Spagna, le cupole, i ponti siano una festa  così bianchi e scintillanti? E gli alberi di Valle Giulia, lisci  lisci, quasi fosforescenti come in una foresta tropicale…

E gli occhi dei gatti, visti mai  da sotto le macchine? schegge di luce, impuniti e sornioni.

 

Che poi piove! Adesso piove, piove, finalmente!

 

Non lo so, una tazza di tè alla vaniglia, il ticchettio dei tasti, una sigaretta e fuori tutti i malanni che si sciolgono nell’acqua, chiedendo perdono. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Over the Rainbow – Israel Kamakawiwoole

 

 

 

.

 

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Gleen Gould…l’irraggiungibile!

29 sabato Set 2012

Posted by poetella in Glenn Gould plays Bach, musica

≈ 2 commenti

Tag

Bach, Gleen Gould

straordinario!

.

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ancora un video di poetella…e…Musica!

29 sabato Set 2012

Posted by poetella in musica, video di poetella

≈ 5 commenti

Tag

musica, ricordi di viaggio

.

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la vie en rose…

29 sabato Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, Edit Piaf, emozione, poesia, video di poetella

≈ 6 commenti

Tag

amore, Edit Piaf, musica, poesia

 

un brano indimenticabile…

e le foto di poetella…

.

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poetella…cuochella!

28 venerdì Set 2012

Posted by poetella in foto di poetella, poesia, ricettinine

≈ 20 commenti

Tag

le cose che contano, ricettine, sto bene

 

beh…

trigliette, calamaretti, pannocchie…

piace?

e niente musica!

.

 

 

.

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primo avviso…(ne seguiranno altri…)

28 venerdì Set 2012

Posted by poetella in attesa, comunicazione di servizio, felicità, foto di poetella, le cose importanti

≈ 12 commenti

Tag

IL MIO ROMANZO, monteverdi, musica, orfeo, Presentazione

PER TUTTI GLI AMICI ROMANI… E ANCHE PER GLI ALTRI!

MUSICA!

Monteverdi-Toccata Orfeo

.

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Rosso…

27 giovedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, attesa, desideri..., foto di poetella, passione, poesia, Scriabin

≈ 13 commenti

Tag

amore, baci, scriabin, ti penso, vento, voglia di te

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Rosso, rosso ti penso ti voglio

spoglio le ore le conto e riconto

sconto l’attesa nel grigio del giorno

Torno  ritorno a pensarti in tondo.

 

Rosso

Rosso di brace di fiamma di fiore

di foglia che vola sfuggita all’autunno

tardivo furtivo sognato sperato

ché troppo troppo infocato è questo

rosso

 

canto di carne assetata

di pioggia di baci di vento

di pelle di febbre che avvampa di rosso

 

velata del bianco impaziente che aspetta

te.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

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Giornata pesantuccia….

26 mercoledì Set 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, poesia, Scriabin

≈ 19 commenti

Tag

luce, presenza assenza, scriabin

(foto di poetella)

 

Giornata pesantuccia.

L’affastellarsi dei devi, degli ora, dei subito che se no.

L’aggrovigliarsi delle sensazioni negative,

caldo, appiccicume, umidità collosa e invadente,

rumori del fuori eccessivi, profusi a larghe mani ovunque.

 

Il dentro che voleva cantare e veniva zittito da una mano enorme di obblighi e prescrizioni.

Altrui.

L’assenza di uno spazio mio, solo mio, reale, dove andarmi a rifugiare per sfuggire al cumulo d’inseguitori famelici, voci, richieste, incombenze noiose, ordini.

 

Tutto un bagaglio disordinato di eventi imprescindibili, gravosi e mal tollerati.

Fatica e sudore, senza giovamento. O forse sì, ma a quale prezzo?

 

E, in tutto questo, la mia stella che brillava come un’epifania di bellezza promessa.

Consolava. Dava forza e luce.

Tu.

 

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Scriabin – Etude op.8 no.12

 

 

 

 

.

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Glenn Gould plays Bach …

26 mercoledì Set 2012

Posted by poetella in Bellezza che salva, emozione, Glenn Gould plays Bach, le cose importanti, musica, poesia

≈ 13 commenti

Tag

Gleen Gould, J.S.Bach, Música

 

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ecco. Altro, non serve.

.

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la mia piccola azalea…

25 martedì Set 2012

Posted by poetella in foto di poetella

≈ 21 commenti

Tag

bella da morire, festa, fiori, gioia

che festa!

.

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così….

25 martedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, Gino Paoli, musica

≈ 16 commenti

Tag

amore, Gino Paoli

 

 

 

 

 

 

.

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Comunque lei lo pensava in quei giorni…

24 lunedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, crescere con l'amore, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, le cose importanti, poesia

≈ 23 commenti

Tag

acqua e farina, amore, fuoco, gioia, vento

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Comunque lei lo pensava in quei giorni

e in altri prima e in altri avrebbe ancora

lo pensava come l’impasto di sale

L’acqua e farina il lievito delle ore

La mano che forma.

 

La firma dei sogni

Lo pensava fabbro a forgiare

piegare spianare col fuoco

Di fuoco lo pensava a nutrire scaldare riunire

plasmare lo pensava, lei

 

lo vedeva piedistallo alla statua di vento

vanto del cuore agghindato di sonagli

fermaglio del futuro che vola via lasciando segni

tracce scritte

tratti intrisi di ricordi. Fugaci.

Ma con lui, saldamente, no.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

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potremmo forse mai dire….

24 lunedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, poesia, saggezza, speranza

≈ 27 commenti

Tag

amore, Bach, crescere, fantasia, serenità

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Potremmo forse dire d’essere arrivati?

Noi che ce ne stiamo qui, a guardare, come dalla terrazza sulla  vasta baia.

Noi che osserviamo e sorridiamo del calmo piatto e delle creste d’onda

Del sorgere, del tramontare.

Noi che sorridiamo anche del buio e della pioggia.

E dello scirocco e del maestrale.

 

Noi che sorridiamo come una statua del Budda, il sereno. Il lago.

potremmo mai forse dire d’essere arrivati?

Noi  che il dolore, la gioia, la paura, la fantasia.

Noi che la speranza e la pace

della totale sua assenza.

Noi che non aspettiamo, aspettando.

Non cerchiamo, cercando.

Noi che sì e no. E forse.

potremmo forse mai dire d’essere arrivati?

 

Non credo. Ce n’è di strada da fare.

Anche solo riuscire a non prendersela per quelli

che non lasciano il bagno come vorrebbero trovarlo.

Come faccio io. Come fai

tu.

 

Ma questa è un’altra storia. Certo, dico io.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Eddie Vedder – Guaranteed

22 sabato Set 2012

Posted by poetella in Eddie Vedder, Guaranteed, le cose importanti, libertà, musica, poesia

≈ 18 commenti

 

 

TRADUZIONE DEL TESTO
Inginocchiato non c’è modo di essere libero
sollevando una tazza vuota, chiedo silenziosamente
che tutte le mie destinazioni accettino quello che sono io
così riesco a respirare…

dei cerchi si espandono e ingoiano le persone per intero
per metà delle loro vite dicono buonanotte
a mogli che non conosceranno mai
ho una mente piena di domande
ed un insegnante nella mia anima, va così…

non venire più vicino o dovrò andarmene
i posti che tirano mi attirano come la gravità
se mai ci fosse qualcuno per cui restare a casa
quel qualcuno saresti tu…

tutti quelli che incontro, in gabbie che hanno comprato
pensano a me e al mio vagare,
ma io non sono mai quello che pensavano
ho la mia indignazione ma sono puro in tutti i mei pensieri
io sono vivo…

il vento è tra i miei capelli, mi sento parte di ogni posto
al di sotto del mio essere c’è una strada che è scomparsa
a notte fonda sento gli alberi,
stanno cantando con i morti, lassù…

lascia che sia io a trovare un modo di essere
considerami un satellite sempre in orbita
conoscevo tutte le regole, ma le regole non mi conoscevano
garantito…

.

.

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Ormai nove lunghi giorni…

21 venerdì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, libertà, musica, notturno, poesia

≈ 22 commenti

Tag

amore vero, borodin, gioia, impara, l universo, luce

(foto di poetella)

 

 

Ormai nove lunghi giorni, mio caro. Una bella prova. Superata.

I passi più o meno disinvolti. La strada, fortunatamente, conosciuta. Si prosegue.

Riuscendo persino a superare imprevisti.

Beh, nove giorni. Silenziosi. Operosi.

S’è imparato che non è certo il cinguettio forsennato a farsi canto.

Basta una melodia lontana, scritta nello spartito dei ricordi. Chiuso. Sul pianoforte.

La certezza di un possibile preludio.

Il tendone del palco chiuso. Con dietro ombre.

Basta, questo.

 

Tutto senza troppa fatica, direi.

Sorpreso? L’allieva impara.

L’immensa, mutevole, straordinaria varietà dell’accadere, il fiore, l’ocra e il rosso e il bruno, le nubi, il vibrare della luce.

E gli incontri, gli scontri, gli scambi e il dire, il dare, il fare

L’immensa, la davvero immensa e mutevole varietà dell’accadere ha riempito ogni fessura, ogni crepa, ogni varco, ogni bocca che avrebbe altrimenti cantato, o gridato o piagnucolato il tuo dolcissimo nome.

Che sia questo il vero segreto?

 

Lo sai? c’è una stanza vasta, in me, dove posso sostare ormai senza angosce,

senza pretese, senza spropositate attese,

senza sconsiderati desideri, semplicemente colma di luce.

 

E s’è imparato a cantare in polifonia. In accordi in tonalità minore.

Una corale accorata con la voce di tutte le cose. Armonica. L’universo intero danzante. L’universo di cui noi, noi due, io e te, mio caro,  

non siamo che minuscoli punti di luce accoccolati tra le stelle.

 

Ci sarà l’incontro. So che ci sarà. Ma il coro festante mi distrae.

M’invita alla partecipazione gaia.

Si caricherà la nostra energia quando… Certo. Si caricherà, si farà più potente, vicini.

Ma, sai? sospetto che non sia indispensabile.

Non dico che, quando avverrà il contatto non sarà ovviamente meraviglioso.

Ma, e questa è la grande conquista che ti devo, mio caro,

tutto è già meraviglioso anche così.

Grazie a te sono sole. Carico di potenza luminosa.

E brillerò, fino a che avrò energia bastante.

 

Poi verrà il silenzio dell’universo quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Borodin. String quartet n° 2 in D major- Notturno

 

 

 

.

 

.

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per oggi…

20 giovedì Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Borodin, emozione, foto di poetella

≈ 12 commenti

(foto di poetella)

e per oggi, dicevo…

mi basta questa bellezza d’aria e vastità…

…

…

…

(by poetella)

Keller Quartets. String Quartets n° 2-Anime et tres decide. Borodin

.

.

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– senti ‘sto giochetto…

19 mercoledì Set 2012

Posted by poetella in amiche, amore?, camminare guardando, crescere con l'amore, le cose importanti, musica, pioggia, poesia, quasi racconti, vecchiaia

≈ 22 commenti

Tag

borodin, gioco, giovinezza, sogni, ti amo

(foto di poetella)

 

 

.

– senti ‘sto giochetto

– mh?

– guardi la targa di una macchina che passa

– beh?

– se c’è l’iniziale dell’amore tuo…

– (…)

– guardi il numero vicino

– ok, beh?

– se è un uno…ti pensa

Camminano. Sta per cominciare a piovere

 

– se è un due, ti ama. E se è un tre, gli sei indifferente. Mi segui?

 

Si guardano.

– vai…

– se è un  quattro ti detesta!

– addirittura!

– e zitta! Senti. Se è un cinque…

– un cinque?

– vuole…

– vuole?

– beh…

– e parla!

– portarti a letto

 

Pioviccica. Aprono gli ombrelli

 

– se è un sei… ti amerà per sempre. Un sette, vi vedrete a breve. Un otto, è cotto…un nove, ha nostalgia di te. E uno zero…ti mette le corna!

– hai finito?

– oh yes!

– quanti anni hai te?

– cinquantaquattro.

– Ecco. Io, ieri, fatti sessanta

– beh?

– ma fammi il piacere, va! Scema!

 

Ridono. Camminano veloci. Piove. Quasi arrivate

– ma…

– che?

– vale anche per le macchine parcheggiate?

…

..

..

(by poetella)

 

 

Borodin-PetiteSuite-

 

 

 

 

.

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Ma noi, noi non …

19 mercoledì Set 2012

Posted by poetella in amore?, attesa, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, pensieri sparsi, poesia

≈ 22 commenti

Tag

ali, amore, da soli, il cielo, Riflessioni, sogni

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

Ma noi, noi non siamo trapezisti, no?

 

E poi, anche loro, loro quando lasciano la presa, loro lo sanno che c’è qualcos’altro da serrare,

da afferrare, a cui aggrapparsi per continuare ad oscillare in questa giostra che gira, gira, gira.

E poi si ferma.

Tengono saldo, loro, oscillano, poi lasciano.

E quel vortice di istanti, quel minuscolo groviglio di attimi liberi, quel sorvolare il mondo,

 i pensieri, i sogni, le attese, i progetti, le certezze,

quello spasimo d’eternità impercettibile,

anche se apparentemente infinito, finisce.

 

Ma noi, noi non siamo trapezisti, no?

 

Noi non siamo avvezzi a lasciare, neanche se vediamo la presa di qualcos’altro vicina.

La soppesiamo, la controlliamo.

Reggerà il peso, sarà salda, abbastanza flessibile?

Farà male alle mani?

E il materiale? Liscio e brillante come l’altro?

O ruvido, scolorito, arrugginito.

E se non ci si arrivasse?

Noi temiamo il vuoto, il baratro, il nulla.

Noi non riusciamo a lasciare un sogno, un vizio, un amore. Un riconoscimento. Un applauso.

Noi non riusciamo.

Ché noi, noi non siamo trapezisti, no?

 

Eppure sarebbe così straordinariamente bello, così straordinariamente utile, così straordinariamente divino

imparare, da soli,  a volare.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

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ok…oggi è….

18 martedì Set 2012

Posted by poetella in compleanno, musica

≈ 36 commenti

Tag

gioia, informazioni, monteverdi, sto bene, toccata

il compleanno di poetellaaaaaaaaaaaaaaa!

ecco qua!

Monteverdi-Toccata Orfeo

Musica maestro!

.

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Non saprei. Non saprei proprio…

17 lunedì Set 2012

Posted by poetella in amiche, amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, fedeltà, foto di poetella, le cose importanti, libertà, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

≈ 8 commenti

Tag

amore vero, cattivi pensieri, Riflessioni, tutta la storia

 

(foto di poetella)

 

 

Non saprei. Non saprei proprio.

Tu, cara, dove diavolo trovi tutte le tue sicurezze? Le tue certezze?Hai un libro, che ne so, una mappa precisa dei luoghi e della giustizia, uno specchio magico, una sfera di cristallo di rocca?

Magari un saggio vecchio vestito di seta, con le unghie lunghissime ed i capelli sulla schiena che sussurra nell’armadio? E sorride?

Ah! Le tavole della legge.

Non si sono frantumate da un po’? no. Dici di no.

Ma io

non saprei. Non saprei proprio.

 

A volte, mia cara, ti trovo un po’ dura. Sì, categorica. Qualcosa di stratificato, di verniciato sopra, di sovrapposto neanche tanto bene, quel tuo sindacare, pontificare.

Suggellare con i tuoi E’ così. La morale dice che è così.

Via, cara! Rilassati.

C’è talmente tanto, tanto da considerare, da osservare, da assimilare, assimilare a fondo, poi rielaborare, ah! questo mondo sfaccettato, polimorfo, colorato, particelle d’universo, coriandoli!

e poi ancora osservare e magari interpretare e poi rivedere e confrontare e valutare con clemenza e sperimentare e comprendere, ammesso si riesca a comprendere, davvero a comprendere. Senza fingere di

 

No, non saprei. Non saprei proprio.

 

Guarda. Io no. Per me è tutto così inspiegabile. Anche solo il guardare l’azalea fiorita, guardarla commossi. Pensare che mai, mai, mai più una fioritura così incantevole, così straordinaria, così gaia di luce, di colore, d’armonia. Guardarla e pensare, pensarlo davvero, che credi? Pensare che è la cosa più straordinaria che si sia vista. Lei negli occhi, lei nel cuore giorni e giorni.

Pensarlo convinti. Innamorati. Ma poi, non dico quando, un’ora, un mese, un anno dopo, non so quando, poi, nel vivaio appena aperto, trovare quella strana piantina, quella carica di fiori rossi, sanguigni, caldi e appassionati, tremanti e splendenti, tutti girati verso di te, come fossi il loro sole e…

Scordarsi l’azalea. In un attimo. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

Liszt- La Campanella

 

 

 

 

 

–

 

 

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La senti? La senti questa musica?

16 domenica Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, desideri..., emozione, fiabe, foto di poetella, le cose importanti, musica, Musica Antiqua, poesia, quasi racconti

≈ 19 commenti

Tag

musica antiqua

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

La senti? La senti questa musica?

Non trovi ti entri nella pelle, nel sangue? Non trovi che smuova la polvere del tempo? soffi su come un mantice a spazzare via ore e giorni e anni. Ti inviti alla danza.

Sono forse pazza se ti dico che vedo scendere un sipario su tutto questo mondo greve, volgare e chiassoso. Sì,  se ascolto scende un sipario e oscura per poi rialzarsi, ecco,  con un bel cambio di scena.

Com’era? Le dame i cavalier l’arme e gli amori.

Sì. Questo. Radure infiocchettate, stendardi e cavalli. Giochi, danze.

Cortesie cortesi di cortigiani gentili.

Sorrisi garbati. Fiori. Menestrelli e ore quiete nel fresco delle mura. Le mura! Ah, le mura!

Nostalgia delle mura in una città di muri. Ho nostalgia. Di mura.

Nostalgia di spazi immensi. Pietra. Velluti. Sete. Preziosità di mani operose, esperte. Senza vanagloria.

Un fare giudizioso e contratto. Esigente. Attenzione al minuto. Anche all’infinitamente piccolo. Senza errori.

E il tempo. tutto il tempo per un fare perfetto.

Cattedrali e mostri di pietra. Su, in alto. Precisi, magistrali, a farsi valutare solo dai piccioni.

 

La senti? La senti questa musica?

Non t’invita? Non senti i piedi che si muovono?

Guardami.  Sto ballando nel mio sogno antico. Con grazia.

Dov’è oggi la grazia? C’è ancora chi cerca la grazia?

C’è ancora chi cerca la maestria? L’idea ardita? L’assoluta impeccabile esecuzione

Mi prende questa malinconia, questo struggimento, in questo mondo di pressappochismo, di dilettantismo scialbo, d’improvvisazione banale. Mi prende questa nostalgia di bellezza.  Senza vanità.

Chi ha costruito, chi ha tessuto, chi ha dipinto, chi ha scolpito quelle meraviglie? Solo a Chartres

sono rimasti i nomi. Non serviva. Allora non serviva firmare. Lasciare scritto Sono io che l’ho fatto. Bastava il fare. Si doveva fare. E al meglio. Quello era il premio.

La ricompensa. Bastava. Senza cercare il plauso.

 

Che mi metto a pensare, oggi.

È la musica.

La senti? La senti questa musica?

 

Colpa della musica. Ecco. Sicuro.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

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ri-posto…

15 sabato Set 2012

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, assenza prersenza, consapevolezza, crescere con l'amore, le cose importanti, notturno, pensieri sparsi, poesia

≈ 22 commenti

Tag

buona fortuna, cinquanta anni, tempo fa, tutta la storia

una cosa di un po’ di tempo fa…

e niente foto. Ecco.

                                                 – Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                non  sono nata ieri, e neanche cinquanta anni fa, io. Anche se  Che vuoi che contino gli anni, dici. Le so queste cose.

 I legami, gli affetti benedetti da Dio e dagli uomini, se Dio vuole e che Dio li abbia in gloria. Lo so. Lo so. Accidenti se lo so.

[le scelte degli anni, un domino infinito]

E i collegamenti e i rimandi, da quello a quell’altro. E da quell’altro a quello.

Che poi contano su di te. Poi. Quanti sono. Quanti collegamenti e rimandi. Loro contano su di te.

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                        T’è mai capitato di pensare a quante siano le persone che contano su di te? Non dico solo l’indiano al supermercato, un euro e Buon giorno! buona fortuna! No, non solo quello. O la vicina che ti viene a suonare per un limone. E due, tre foglie di prezzemolo, che bastano, sa? bastano. Non dico quelle persone. Dico quelle che Hai promesso. Quelle che M’hai fatto credere che hai promesso. Adesso ci conto. Non puoi non.

 

                                               Come si fa a mollare per strada i libri di favole e quelli dei conti. Fatti e rifatti. Visti e rivisti. Certo, certo, caro. Come si fa? Anche se c’è chi lo fa. Altre categorie. Cuori pelosi. Quelli che passano sui cadaveri e se ne fregano. Mai passata sui cadaveri io. Neanche tu. Scanso pure le foglie secche io, pensa te. Che ti credi. Mando fuori le mosche e i ragnetti piano piano, senza toccarli, per non fare male.

 

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                                    Questa storia, tutta la storia che è  fatta di giorni e notti e volti, di ore, ore e ore. Passato. Passato diverso, accumulato, stratificato, concatenato. E quanti giorni, quante ore prima che noi. Quante  alle spalle prima di. Mica si possono sgrullare come i capelli sul collo e rimetterli a posto. E andare avanti. Ricominciare. Io no, comunque. Io no. E neanche tu.

Le strade si sono incrociate troppo tardi. E che bello che si siano incrociate. Che bello i tuoi occhi. Le  tue mani. Le tue labbra.

E le nostre, le nostre ore strappate al tempo, e il tempo in fiamme, quel nostro tempo fuori del tempo accecato, furente, le nostre ore chiuse in una bolla. Segrete. Segrete come la combinazione della cassaforte dei sogni. Che non si può sbandierare ai quattro venti. E come la sbandiererei io quella magia tra noi, come la griderei in giro per sentire, ripetendo, che è vero. Che non è fantasia. Che non è immaginazione. Che non è solo la materializzazione d’una speranza. La costruzione fantastica di un Anche io! Ma no, zitta e mosca. Solo noi lo dobbiamo sapere. Che poi, oltre tutto si sa, gli dei sono invidiosi.

 

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                           Che ci possiamo mai inventare per sfrondare il passato? Cancellarlo e ricominciare.

 Zac, zac, zac e solo noi a resistere. Solo noi a esistere.

Che mi posso mai inventare per riscrivere il libro? Cambiare le tessere. Rivoltare i cappotti?

 

                                 Ce ne stiamo a fantasticare, allora, sul filo dei sogni. Impossibili. A dondolare come panni stesi, secchi e bianchi. Aspettando che le forbici, ci sono sempre delle forbici in agguato, aspettando che zac!

Zac, zac, zac e niente a resistere. Più niente ad esistere. Neanche noi.

 

                                           E quando penso ai tuoi occhi sorridenti e sereni lontani da me, quegli occhi di mare, quegli occhi d’immenso,  in altri occhi, legittimi occhi, occhi che possono farsi guardare dai tuoi ovunque, senza velarsi di nuvole, senza schermarsi di ombre. Quando  penso ai tuoi occhi  che presto perderò. Che non per me. non per me.

– Certo, caro, ti pare che non lo so?

 

                                         Quando penso che sono straniera nella tua vita, che non c’è scritto il mio nome sul tuo libro, anche se è inciso nel tuo cuore e nel mio il tuo, quando ci penso,  lo sai? Quando penso, allora ecco, per me ti dico che sarai, mentre le nuvole continueranno a vagare fregandosene, fregandosene delle colpe e delle pene e del perdono, fregandosene delle lacrime e della gloria di Dio, le nuvole, loro, fregandosene della terra che geme, lontana, per me sarai, per me resterai un dolore alle dita del piede di una gamba amputata. Che non c’è e fa male lo stesso.

 

Eterno dolore.

Eterna assenza presenza.

E io, per te, non so. Proprio non so.

…

…

…

(by poetella)

 

Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

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al tramonto…

15 sabato Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, musica, poesia

≈ 9 commenti

Tag

il cielo, musica antiqua, renaissance, song and dance

 

dal mio balcone il cielo è davvero vasto…

uno spettacolo quasi inguardabile…

spaura.

Musica Antiqua – Renaissance Song And Dance

(grazie a Luigi per questo brano e tutti gli altri. Grazie davvero per la gioia)

(by poetella)

.

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…’n giorno!

15 sabato Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella

≈ 8 commenti

Tag

claude debussy, suite bergamasque

 

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude.Claude Debussy

 

 

 

.

 

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C’è da stare in allerta…

14 venerdì Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa, autunno, Bellezza della natura, camminare guardando, Mahler, pioggia, poesia

≈ 19 commenti

Tag

mahler, sinfonia

(foto di poetella)

 

Mahler – Adagietto della V sinfonia

 

 

C’è da stare in allerta

arriva. Sta arrivando

parrebbe correndo, non so

Insopportabile quella lunga infocata assenza

d’essenza intrisa di tenerezza

di quiete di garbo

di garbati accordati colori.

 

Arriva

Già cinque foglie gialle

al rampicante in balcone, sospirano. Vedi?

 

Tra poco la scena

sarà concerto di rossi di ocra di bruni.

 

Al mattino i passi si faranno veloci o magari più lenti

già oggi è andata così,

stretti nella ruggine dell’aria frizzante di pioggia.

 

Vedrai, cercheremo il tepore del tè alla vaniglia

vaporando ricordi, a casa

sorridendo

 

senza rimpianto del trascorso fulgore d’agosto. Mai.

…

…

…

(by poetella)

 

 

.

 

 

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ieri…l’acqua!

14 venerdì Set 2012

Posted by poetella in atmosfere magice, emozione, foto di poetella, Luigi Maria Corsanico, pioggia

≈ 4 commenti

e tutto, tutto ha brillato, ha cantato, s’è nutrito ed ha respirato.

Forse ha pianto…

Rain. al piano Luigi Maria Corsanico

.

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Dimmi anche tu se oggi…

13 giovedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella, poesia

≈ 20 commenti

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

Dimmi anche tu se

oggi a guardare queste carovane di nubi

a sbruffi a fiocchi

a vagare di greggi alate

dimmi anche tu se non ti sei sperso

non ti sei fermato un attimo appeso al concerto

benedetto invitato a questa festa di bianco di luce

Inatteso richiamo all’incontro divino

 

È un’adunata  degli dei che sanno giocare, lo sai?

come noi

come noi sorridere del fiore del gatto

del nastro rosso

 

Dell’attimo incendiato dai sogni

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

(foto sempre di poetella)

.

.

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Il Maestro le aveva insegnato…

12 mercoledì Set 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, consapevolezza, diario, foto di poetella, le cose importanti, pensieri sparsi, quasi racconti

≈ 32 commenti

(foto di poetella)

 ascolta poetella

 

Il Maestro le aveva insegnato.

Con una tecnica impareggiabile.

Passa il sapere con calma.  Il tuo sapere. In cui credi. Che hai assimilato e vissuto.

Lascia impregnare. Dai l’esempio.

Correggi.

Aspetta.

Dai ancora l’esempio.

Ancora correggi.

Aspetta.

Potenzia il sapere con  premi. Gratificazioni equilibrate.

Senza mai esagerare.

Stimola. Sveglia. Estrai le conoscenze già in lei.

Affondale nel suo sapere. Radicale. Arricchisci. Espandi.

Il Maestro era insuperabile. Preparato.

 

Lei imparava. Ogni tanto sbagliava.

C’erano state anche delle punizioni, quando s’era applicata poco, all’inizio.

Sentendosi preparata. E invece no. C’era da fare. Da studiare.

Anche dure. Durissime, le punizioni.

Da chiudersi in camera a piangere. Da provare rancore. Ti odio. Non voglio vederti più.

 

Ma il Maestro s’era dimostrato sempre pronto a rivedere il suo giudizio, ogni volta che lei gliene aveva dato motivo.

E lei ne aveva dati, di motivi.

Aveva dimostrato una grandissima voglia, una grandissima capacità d’imparare.

Dedizione assoluta al progetto. Fame di conoscenza. Di crescita.

 

Un’allieva modello. Forse perché amava il Maestro.

Ci vuole l’amore. S’impara meglio, con l’amore. E la fiducia.

Lei sapeva che il Maestro agiva con correttezza. Per lei. Per la giustizia. Per la consapevolezza.

 

Grande fortuna aver avuto un Maestro così.

Di quelli che trovano i talenti e, come semi, sanno concimarli. Fino a farne alberi giganteschi. Capaci di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse. Forti e fruttuosi anche in tempi di siccità.

Lei non aveva più paura della siccità, adesso.

Se anche fosse arrivata, e sarebbe arrivata, ne era certa, le sue radici fonde avrebbero attinto all’acqua della riserva, al centro del suo cuore.

 

Il Maestro sarebbe stato sempre la sua inesauribile sorgente.

Presente o assente.

Ormai era così. Ed era bello. Molto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 Charlie Parker & ChetBaker-Summertime

.

 

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haiku (che ho fretta…)

11 martedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, attesa, haiku?

≈ 5 commenti

Tag

miles davis, piuma, respiro

(foto dal web)

 

piacere piuma

sta appeso al soffio

del tuo respiro

 

Miles Davis – blue in green.

 

 

 

 

.

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oggi niente parole… solo…

11 martedì Set 2012

Posted by poetella in amore?, felicità, musica

≈ 9 commenti

 

 

[ ! ] e…

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