Tag

, ,

(foto di poetella)

 

Lo faccio spesso, sai? ti faccio qualche domanda.

Cammino. Interrogo. E tu non ci sei. Visibile, per lo meno.

 

Curioso come succeda che la risposta arrivi, che so, da un colore, da un suono.

Da qualche parola di una canzone sbucata da un’auto in corsa.

Da un gatto. Magari dal fruscio del vento tra i rami. Parla, sa’?

Sentito, oggi, che vento? Come turbinava, come s’affannava, galoppava. Una fiera vorace. Sentito?

 

Siamo tutti collegati, mio caro, in fondo, no?in questa strana danza. Coreografie sapienti.

Anche se non, anche se non vediamo, non leggiamo mai bene la trama fitta di fili,

il disegno  di passi a terra,

 il ricamo ad ago a piccoli punti che ci avvolge.

Non vediamo, ma c’è, non trovi?

Forse se respirassi a pieni polmoni e poi buttassi fuori l’aria, calda di me, forse,

nel vapore denso visualizzerei la ragnatela d’argento a inchiostro simpatico.

 Miliardi di tremolii magici. Forse.

Comunque lo faccio spesso, sai? ti parlo piano piano.

Cammino e ti parlo. Sussurro. E tu non ci sei. Visibilmente, per lo meno.

 

Le parole seguono strade misteriose, viaggiano nell’aria, dicevi l’altro giorno.

da me a te.

Da te a me. Vapore. Parrebbe.

Che ne sappiamo noi?

 

Oggi, poi, così, in un lampo, camminavo e in cielo mille e mille puntolini scuri veloci, lievi, determinati. Liberi.

 

Ho sorriso. Avresti sorriso anche tu. Forse l’hai fatto.

Siamo sotto lo stesso cielo. E  come mi consola questo…

(by poetella)

 

 

Claude Debussy – Arabesque

 

 

 

 

 

.

 

.