(foto di poetella)
Stanotte sentivo il temporale. La stanza al buio
Ogni tanto lampi azzurrini. Un attimo
Giusto per sospettare i confini del mondo
Giusto per marcare le idee. O i ricordi.
Ché sempre, quando diluvia così, mi ricordo.
Ma non mi va di raccontare, adesso.
Me ne stavo al calduccio
a sentire quel baccano. Quella furia
Una collera d’uomo.
Il temporale è maschio, pensavo.
Senti che vocione. Che rabbie.
Che putiferio
E intanto, sommessa, la pioggia.
Come un pianto di donna. Continuo. Accorato.
O una preghiera.
Non so.
…
…
…
(by poetella)
.
cartaresistente ha detto:
Bello il temporale, belle le tue parole.
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poetella ha detto:
sì, adoro il temporale…
(forse perché …è maschio?)
😉
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massimobotturi ha detto:
il temporale è maschio, vedi, basta una cosa così semplice a spalancare la bellezza
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poetella ha detto:
oh, Massimo…
che bella cosa hai detto!
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bakanek0 ha detto:
Mi è piaciuta davvero tanto!
Il temporale è maschio col vocione, ma l’acqua è femmina, e sa essere anche cascate di risate cristalline.
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poetella ha detto:
sono contenta ti sia piaciuta.
Proprio contenta.
Non sto ridendo cristallinamente…ma sorrido,
come un lieto gorgoglio….
😉
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tamatoni ha detto:
…i pensieri…fili capaci di attraversare pioggia e temporali….quando poi sono così tranquilli ed accovacciati che bello scriverli….
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poetella ha detto:
tama…
vero…
i pensieri se ne vanno in giro…
chissà se qualcuno li prende al volo…e sorride.
mi sa di sì…
un bacio al mio amico più…”antico”
🙂
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