(la mamma di poetella)
Leggevo…
Leggevo dell’Antonia, di Nino, di Faustino.
Leggevo e pensavo. Leggevo di Bruno Erminietto e della Jovanca, che “t’imparo io a fare li bracci”…leggevo della Este e delle “grande” e pensavo. Pensavo.
Di maestra Prospera, leggevo. E pensavo.
Ricordi.
Che nomi ricordo di quei miei tempi lontani?
Sì, Suor Francesca Agnese. Che entrava in classe, alta alta e leggera.
Che sembrava scivolare su quelle mattonelle quadrate di graniglia. Tutte lucide.
Chissà chi le puliva così bene.
Suor Francesca Agnese no, sicuro che no.
Dove tengono il petto, pensavo. A mamma si vedeva, bello prosperoso. Co’ quei reggipetto che si cuciva lei. Rosa. Di tessuto. Tutti a punta. Come mi sembravano misteriosi.
Che quando li provava, mi giravo dall’altra parte.
Ma le suore? Dove lo tenevano il petto. Erano così lisce. Lineari.
Suor Assunta no. Suor Assunta era fanatica.
A lei spuntava sempre una ciocchetta nera dal velo che faceva finta di non vedere.
E come brillavano quegli occhi azzurri. Ma il petto, quello no. Sigillato.
Tutto liscio, sotto quella veste e sopravveste, nere.
Piatte. Spianate, forse da S. Giuseppe.
Che il petto no, non sta bene mostrare.
Forse se lo schiacciavano con delle fasce.
Mi perdevo a pensarci, quando le guardavo. Mi scervellavo.
Poi mi ricacciavo col naso al quadernino nero. Coi bordi rossi. Non si fanno questi pensieri. Sei una bambina cattiva. Quando farai la comunione non li farai più. Giura.
Infatti non li ho più fatti.
Altri. Ne ho fatti altri.
Ma i pensieri, si sa, loro vanno dove vogliono. Mica chiedono permesso.
…
…
…
(by poetella)
(considerazioni, leggendo LIBERA NOS A MALO di Luigi Meneghello)
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Bello il testo, Bella la foto, Bellissima la mamma. Un abbraccio e buone feste.
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un abbraccio a te, carissimo Antonio…e auguri!
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..impertinente…libera pensatrice
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molto impertinente.
Sempre!
😉
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come ti assomiglia la tua mamma!
belle parole le tue!
i pensieri vanno dove vogliono!
e lasciamoli liberi…
gb
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lo dicevano sempre tutti che somigliavo a lei.
Molto simili.
Anche come…spirito artistico.
(mamma suonava, dipingeva…scriveva…cantava…Bella persona)
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tale madre, tale figlia! 🙂
ti abbraccio, Bella Persona!
gbina
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un bacetto a te, dolcissima gbina!
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ha il viso furbetto… adesso ho capito da chi ha preso Poetella
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naaaaaaaaaaaaaaa…
il furbetto era papà…
(gran monello! Se potesse smonellerebbe anche adesso!)
(ma sai com’è…94 anni!)
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caspita!! Auguri…
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grazie barman!
(ne passerò un po’ anche a papà!)
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Bella mamma…e quante passioni….!
Una somiglianza straordinaria….
Un sorriso e un buon anno!
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poetella…la Pasionaria!
Buon anno a te, carissima!
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La tua mamma è bella e il reggiseno le sta alla perfezione. Anche la mia mamma si ingegnava a cucire. La curiosità per l’appiattimento delle suore era venuta anche a me, da piccola, ma ho perduto subito interesse.
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gli interessi…mutano.
Si sa.
Certi.
E certi, no!
😉
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Belli i quadernini neri con i bordi rossi. Ce li aveva il mio compagno di banco, che veniva dal collegio, non aveva veri e propri mamma e papà. I suoi quaderni tutti neri mi facevano un po’ compassione.
Non mi ricordo neanche il suo nome, solo i capelli, gli occhi, e i quaderni neri neri.
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sai che io ne ho trovato uno ad un mercatino? Lo tengo religiosamente intatto.
Prima avevo deciso di usarlo…ma…poi non ho avuto il coraggio!
C’è ancora la carta assorbente rossa(un po’ impallidita) all’ultima pagina!
Stupendo!
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il quaderno nero mi data….ho scritto appunti e riassunti con il pennino ad inchiostro nero….erano quaderni di lusso e li ricoprivo con la carta blu che avvolgeva gli spaghetti Agnesi venduti sfusi e anche con le prime copertine di plastica!!!! Nel tuo ricordo il quaderno diventa il particolare di un quadro
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caro tama…abbiamo ricordi simili!
Quadernini, penne e pennini…calamaio che la maestra riempiva con cura, nel banco di legno…e gran macchie! tragedie indescrivibili!
Lutti! per noi che non conoscevamo bianchetto, ma solo gomma e olio di gomito e lacrime!
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