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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: gennaio 2013

Un’imprevedibile calma…

31 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, consapevolezza, crescere con l'amore, dolore che guarisce, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, libertà, poesia

≈ 22 commenti

Tag

amore, bellezza, il cielo, imparato, musica, poesia, scrittura, serenità, tempo

LE NEBBIE(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Un’imprevedibile calma, conoscendomi

conseguenza, forse, chi può dire? di quel cielo

 

quella gran pagina pronta alla scrittura dei voli

dal basso verso l’alto, come in Oriente

Conseguenza forse di quello strano tepore

e sì che siamo a febbraio!

Sebbene ci sarebbe forse di che preoccuparsene

un tepore così, a febbraio, no?

 

Ma adesso non abbiamo tempo né voglia di preoccupazione

Niente più crocette sul calendario, adesso

Niente cerchiolini

Niente più conte da che o da chi.

 

Abbiamo imparato, foss’anche solo per oggi, lo sguardo avanti.

Dai e dai…

 

Quasi non ci fa più paura la macchia nera

 

(sono qui…hai scritto. Qui dove?)

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ci si domandava, adesso …

30 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, inverno, le cose importanti, poesia, vecchiaia

≈ 6 commenti

Tag

amore, domande, futuro, girasoli, il cielo, poesia, speranza

i girasole ridotta

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Ci si domandava, adesso che a balzi alti ampi elastici

il cane nero s’avvicinava

a un niente dalla gola, ormai,

sebbene il nostro passo risultasse ancora sciolto

fluttuante, sicuro, lievemente oscillante

di spiga di tenda di pizzo di ramo di salice

sebbene i colori, ancora il rosa e il rosso e il nero e il verde

sebbene per strada ancora sguardi come girasoli, calamitati,

rapaci

 

ci si domandava comunque quando

fra quanto, come?

e poi cosa e chi e chi se non

e se. E se invece no. E poi, allora? Ma, in ogni caso, alla fin fine…

 

Ci si interrogava così, tanto per non stare senza pensare

(camminando)

 

Essendo tuttavia perfettamente a conoscenza della totale

inutilità di certi interrogativi.

Pare inevitabili, purtroppo.

 

Stupita, frattanto, di come il cielo fosse

così splendidamente, vivacemente azzurro

non ostante il meteo avesse predetto tutt’altro.

Persino rovesci, a tratti inevitabili.

 

Altrettanto inevitabilmente c’era parso opportuno, comunque

rifiutare saccenti pseudoilluminate soluzioni.

 

E poi, diciamolo, tra un passo e l’altro,

tra un passo e l’altro s’era convenuto che in fondo s’andava avanti.

 

Amen, dunque! Poi si vedrà, no?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ricordava benissimo come da …

29 martedì Gen 2013

Posted by poetella in attesa, biografia..., consapevolezza, crescere con l'amore, empatia, foto mie..., le cose importanti, padri e figli, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

≈ 30 commenti

Tag

crescere, femmina, Ricordi, toccarsi

IMG_2253

(poetella piccola)

 

Ascolta poetella

 

 

Ricordava benissimo come da bambina non tollerasse la vicinanza di altri corpi.

Foss’anche sua madre. Sua nonna, sua zia. Suo padre.

Il gatto.

Un’insofferenza. Uno sgusciar via al sospetto di un probabile contatto.

Si scostava, si contraeva cercando di ridursi di volume.

Pensava piano piano. Quasi non respirava.

 

Seduta composta su un divanetto, o nel vagone di un treno, quei vecchi treni con gli scompartimenti chiusi, lei piccola che poteva occupare anche mezzo posto, seduta si rimpiccioliva.

Scostava le mani, le gambe, le cosce. Sedeva più in  là, al limite dello spazio residuo.

Si vergognava. Vergogna o schifo?

 

Avrebbe voluto un limpido, incolmabile distacco.

Distacco.

Sterilizzazione dell’aria frapposta.

 

E vedeva cuginetti, cuginette strofinarsi addosso a nonni, zii, spalmarsi baci e braccia e gambe.

Invidiava? Difficile, adesso, dirlo. Forse.

 

Ma niente. Lei, sempre lontana. Imprendibile.

Non  sapeva, non sapeva proprio se le sarebbe piaciuto un abbraccio.

Inoltre non aveva proprio avuto modo di verificarlo.

Sua madre non l’aveva mai abbracciata. Eravate due, diceva per scusarsi. Non potevo abbracciare tutte e due. Perché no, poi?

Suo padre, non ne parliamo nemmeno.

Forse, se avesse avuto il tanto desiderato maschio, forse. O forse no. Neanche lui.

E sua nonna, sua nonna! I bambini non si abbracciano ché se no si viziano.

 

Con sua sorella faceva a botte. Da femmina, ovvio. E raramente.

Una tirata di capelli, una spinta.

Un altrettanto raro schiaffo.

Sfioramenti.

 

Il primo contatto a quattordici anni. Un ragazzo, alla sua prima festa. Ballando.

Una strana sensazione. Una voglia di serrare, fermare, trattenere. Scoprire. Trasalire.

Le era piaciuto.

Forse anche più che ai suoi cuginetti e cuginette.

Aveva scoperto di avere fame. Di corpi.

A quattordici anni.

 

Conseguenza inevitabile del prolungato digiuno. Forse.

 

Che poi, come si dice? L’appetito vien mangiando. No?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

 

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grazie a tutti!

27 domenica Gen 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

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grazie!

poetella è felice!

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E mentre riponeva l’ultima …

27 domenica Gen 2013

Posted by poetella in attesa, basta!, Bellezza che salva, consapevolezza, desideri..., dolore che guarisce, foto di poetella, indipendenza, le cose importanti, libertà, musica, nostalgia, notturno, pazienza, quasi racconti, sigaretta

≈ 20 commenti

Tag

Calcio, desiderio di libertà, israel kamakawiwoole, rabbia, televisori, voglia di scrivere

cucina di notte

(foto di poetella)

 

E mentre riponeva l’ultima pentola, l’ultimo coperchio, ben asciugati che se no le goccioline, il calcare, l’opacità triste e scialba, mentre asciugava con energia il lavello d’acciaio, controllando ombre ed eventuali malinconie residue, dandoci dentro per vincere la battaglia della lucentezza assoluta,

mentre s’asciugava le mani  sperando per l’ultima volta, in quella giornata con quei suoni, quelle parole da due televisori in due stanze diverse, e in una era lei e doveva stare la e non poteva volatilizzarsi, nebulizzarsi, scomparire, evaporare, con quei discorsi che le trapanavano le orecchie di scialberie totalmente estranee al suo pensare, al suo sentire, mentre pensava che tra poco, finalmente si sarebbe seduta, avrebbe acceso la sua sigaretta e si sarebbe isolata da tutto quel ciarlare di palloni, azioni, scuse, esaltate urla per esaltanti azioni impossibile, ma poi possibili,

quel domandare di quanti punti, che postazioni in classifica, quello è un venduto, quello non ci capisce niente, ma perché non lo cacciano, tutti quei discorsi, e non mi venite a rompere le scatole che ormai è successo, tutti quei discorsi, io dico semplicemente che il discorso è molto particolare (ma che discorso? Ma quali discorsi?)

mentre si isolava completamente, ci provava almeno, da tutto quello che aveva fatto, sistemato, preparato, archiviato, congelato, riposto, ripulito, controllato, da tutto quello che non aveva fatto e avrebbe voluto fare

aveva pensato

 

oggi, niente leggere, niente scrivere, niente musica,  niente niente

mentre pensava così  aspirando lenta il fumo saporito della sua sigaretta serale, aveva concluso, ok! rimediamo.

Adesso si scrive. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

Over the Rainbow – Israel Kamakawiwoole.

 

 

 

 

 

 

 

 

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un po’ di coccole, va…

26 sabato Gen 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 20 commenti

Tag

coccole

coccole...(foto di poetella)

deciso.

me le faccio da sola. Belle le rose, vero?

Il miglior modo per autococcolarmi!

.

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Stamattina, sì? Ancora si pensava…

25 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, diario, empatia, foto di poetella, musica, notturno, pensieri sparsi, poesia, quasi racconti

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Tag

alba, amore, amore vero, il cielo, musica, poesia

IMG_4912

(foto di poetella)

 

 

 

 

Stamattina, sì? Ancora si pensava… i lampioni!

Quando li vedo, esco presto la mattina, quando li vedo sono ancora tutti accesi.

Una ventina, nella piazza, li ho contati, poi quelli sulla strada.  Tutti accesi.

Aspettavo guardandoli appostata, camminando, aspettavo si spegnessero.

 

E poi, la gente. Frettolosa, distratta, certi a coppie, certi a gruppi, altri soli. Veloci.

Luce giallina dall’alto. Niente nebbia.

Belli, i colori.

Fondale grigio compatto leggermente bluastro, in lontananza, e quel giallo dall’alto.

Chissà come saranno state le città secoli fa. Prima dell’elettricità.

Chissà come saranno stati i colori della notte. Con le torce.

Tutti riflessi mobili, rossastri. Ombre tremolanti nere nere. Lunghe.

Bagliori improvvisi.

 

Chissà se ci pensa mai nessuno.

Ecco. Questo pensiero.

Chissà se ci pensa mai nessuno,

m’è venuto in testa come un folletto, uno scherzo. Un gioco.

Chissà se, in questo sconfinato pianeta accade mai che, contemporaneamente,

due o magari tre, via, quattro?persone, abbiano lo stesso pensiero.

Ma proprio lo stesso.

Formulato con le stesse frasi. Con gli stessi interrogativi.

Tutto sommato credo sia proprio impossibile.

 

Tuttavia, ci sono momenti in cui sento che tu stai pensandomi.

Una percezione quasi fisica. Tattile.

Ed esattamente come io sto pensando a te.

Con le stesse frasi.

Formulate nello stesso modo.

Sbaglierò?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion – Piazzolla

.

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Ma io lo salverò?

24 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, desideri..., felicità, foto di poetella, passione, poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, gioia, luce, paura, poesia, ti amo

fuoco1

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

Ma io lo salverò? Lo salverò

proverò a salvare

lancerò tutto il peso pesante

Il greve il grave  tutte le paure i disordinati inganni

 

Salverò questa luce doratura di ore

inaspettata  sbucata così

senza chiamarla arrivata a vestirmi

quest’orizzonte liscio e piatto

senza curvature questa desolata piana senza vento.

 

Io la curerò ci metterò un pannetto per riparo

Ci metterò legnetti piccole pigne

Soffierò con tutto il fiato

soffia e soffia

 

non ti fermare questa lucina falla più grande

falla più viva ardente

Ardente di gioie regalate alla bimba malata

Guarita.

 

Canterò senza pregare solo bevendo mangiando

 

 

l’amore.  Fino a quando c’è. Giuro.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 

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E adesso c’è la notte…

23 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, passione, poesia

≈ 14 commenti

Tag

amore, amore vero, bella da morire, gioia, passione, poesia, scriabin, ti amo

fragole

(foto di poetella)

 

 

E adesso c’è la notte.

Adesso. Dopo i fuochi

Fuoco d’incastrate anime

Fuoco di  pietre roventi di ritrovamenti

quante volte m’hai detto sei bella?

Di scontro d’incontro d’incastro

fuoco di fucina di Vulcano

 

C’è stato un evento in cielo, vero?

rivoluzione del mondo.

Eravamo lì, io e te. Gemelli.

E tutto  sbriciolava s’allontanava

s’avvicinava s’inorgogliva  s’incatenava

Era lontano era vicino

Era dentro il dentro di noi

il fuoco

nucleo pulsante di stella

ganglio stupito stupendo raggiante scorreva

scioglieva le ore

 

andavano le ore passando

scomposte in battiti forgiate

ricomposte in minuti in secondi in frazioni di secondi con dentro

l’eterno perenne

in eterno per sempre. Amandoci.

……

…

(by poetella)

Scriabin Etude op.8 no.12

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Si volesse davvero sviscerare…

22 martedì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore clandestino, amore?, atmosfere magice, Bellezza della natura, consapevolezza, crescere con l'amore, emozione, felicità, le cose importanti, passione, poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore vero, anima, consapevolezza, gioia, poesia, ti amo

fumo

(foto dal web)

ascolta poetella

Si volesse davvero sviscerare

chiedo aiuto certe volte

si volesse davvero stabilire

ma dovremmo, poi? Sarà bene o no?

 

Si volesse matematicamente attribuire dunque

il vanto di questa festa che continua

queste nozze celesti

questa leggerezza che spoglia di panni consumati

che riveste di luce di attese di risa di bambini

di viaggi in Oriente o Occidente

che colora di zucchero filato e cioccolata e gelato al limone

alla fragola  alle mandorle amare

chiedo aiuto certe volte

 

si dovesse, sì, si volesse si potesse davvero

una volta per tutte  riconoscere

chi è il telamone del tempio

il custode del fuoco

che  ravviva e ci soffia ci si spacca i polmoni

fino a creparsi le labbra

scottarsi le mani e portare negli occhi la fiamma

di questo nostro misterioso amore

disconosciuto amore rinnegato amore

[nonostante me, hai detto]

no. Non è mai nonostante.

 

Anche un niente

vedi il castello di cristallo come scintilla?

anche un niente,  sai,  anche tutto questo niente

che dici di dare, credo basti.

 

Qualcosa sarà pure

se pure leggero

inconsapevole

rubato al destino

 

qualcosa sarà che trasforma le nuvole in grazia

…

…

…

(by poetella)

.

 

 

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Per tutta quella pioggia…

21 lunedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, crescere con l'amore, emozione, felicità, foto di poetella, inverno, le cose importanti, Mahler, passione, poesia, speranza

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Tag

amore, amore vero, attesa, bella da morire, gioia, mahler, poesia, sto bene

Foto di poetella

(foto di poetella)

 Ascolta poetella

Per tutta quella pioggia

la sarabanda di nubi e nubi e nubi

sul grigio

per la pesantezza degli occhi

un certo ritegno d’affacciarci e sperare

su fondali abitati da cornacchie

e rami spogli stecchiti ritorti soli

 

per il canto del freddo

imperatore con lo strascico che sfila

e si vanta

dietro i doppi vetri

chiusi – chiuse le porte – chiuse le serrande

chiuse le attese

apparentemente

 

Persino per il bianco dei fiocchi, quest’anno

 

Per quelle giornate io

per quelle giornate esaurite

già a primo pomeriggio nella misericordia

d’una lampadina a basso consumo

 

per questo gravame d’inverno

per questo penare d’inverno [io]

che sembra evaporare come antica

nostalgia al tempo degli incontri

 

per tutto questo io, adesso benedico

io benedico e benedico e canto

l’ingresso

segreto, anticipato

[zitta zitta in punta di piedi

Una bimba con le scarpe della mamma]

io canto e benedico l’ingresso

di questa tenera

giovane

trepida

profumata

scapigliata

 

dolce primavera dei miei giorni

…

…

…

(by poetella)

–

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Cuscino di piume immersione lenzuola …

20 domenica Gen 2013

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, desideri..., foto di poetella, musica, nostalgia, notturno, poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, brahms lullaby, musica, nostalgia, piacere, poesia

SAM_0014

(foto di poetella)

 

 

Cuscino di piume immersione lenzuola pulite appena messe

bianco rasatello di cotone lisce lisce come crescere

da bimbi come bere alla borraccia nel bosco

durante la salita

lisce pelle di ragazzo o di uomo eterno bambino

 

ci giriamo e rigiriamo per testarle tastarle provarle

fingendo presenze impossibili

presenti. Come fumo. O  respiro

di minuscolo insetto

invisibile.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Brahms Lullaby

 

 

 

 

 

 

.

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di un anno fa…

19 sabato Gen 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, atmosfere magice, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., emozione, empatia, foto di poetella, Mahler, poesia, vecchie mie...

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Tag

amore, mahler, musica, poesia, sogni, ti amo

Foto di poetella

(foto di poetella)

 

Non mi parlare più come ieri,
 
no. Come alla tua amica, con quella voce dolce, un po’ sconsolata, come a un’amica. No.
Mentre mi accarezzi la mano, la testa sul cuscino tirato su, una gamba sollevata come un Endimione che riposa, non farlo più.
 
Non mi raccontare le tue paure, le speranze. Certe volte sono così stanco, dici, vorrei fermarmi e pensare un po’ a me. Non devi, capisci. Io non sono la tua amica.
Io sono l’onda che ti prende, ti trasporta
Sono la fiamma e il tuono
La burrasca
L’aria che manca
L’acqua che sommerge
il fremito della terra sotto di te
L’abisso
 
Non mi parlare più come ieri,
 
non devi farlo più. Non è per questo. Non si cerca conforto, noi. Tra di noi, no.
Noi cerchiamo lo sconfinamento, il tumulto, la luce che acceca, niente mezze tinte, niente morbidezze. Cerchiamo lo schianto, noi. La vertigine.
 
Te lo dico ancora e te lo ridico
Non mi parlare più come ieri,
 
con quell’infinita tenerezza, quella voce rilassata e liscia come la seta del mio vestito afflosciato per terra, come la penombra della tua stanza profumata di noi, con quegli occhi così larghi, così larghi con dentro tutta la fiducia del mondo. La riconoscenza. Non sono la tua amica, sai?
 
Non farmi sperare di esserlo. Mi uccidi.
…
…
…
(by poetella)
(e scusate per la musica riproposta, ma…)
 
 
Mahler- Adagietto della 5a Sinfonia
.
.
.
.
.
.
 

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vagare…

19 sabato Gen 2013

Posted by poetella in assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura, emozione, libertà, musica, poesia

≈ 1 Commento

Tag

poesia, universo

 

e una buona notte serena a tutti…

da poetella

.

 

 

 

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poetella …legge…

19 sabato Gen 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Agota Kristof, J.S.Bach, leggere

sul comodino...ieri

(foto di poetella)

visto che non può scrivere…

troppa gente in mezzo…

e…Musica!

J.S.Bach-PartitaNo.2 in c minor-Sarabande

.

.

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Ma che ne sapete voi…

18 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, arte, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., felicità, hard..., musica, passione, poesia

≈ 35 commenti

Tag

amore, cambiare aria, colleghi, Giove ed Io Correggio, Oblivion Piazzolla, poesia, scuola

correggio-giove_ed_io

(foto dal web)

 

Ma che ne sapete voi

tutte infiocchettate fasciate come insaccati troppo unti, troppo pepati, troppo salati, mascherate da donne cannone coi lustrini ed i nastri- costume in lamè, tutte imbrillantate, tutte scintillanti, tintinnanti di campanelli luccicanti richiamo pietoso di allodole cieche o inesistenti in questa sala dei professori con questo tavolone da obitorio tutto carico di carte e cartacce che nessuno legge e io mi sarei pure stufata di selezionare sistemare riordinare, lavoro ingrato di Sisifo.

Senza costrutto.

E  mi ritaglio un cantuccio e sto buona lì e cerco di non sentire questi vostri discorsi, questa vostra inutile, manifesta perizia nel preparare marmellate di fogli di quaderno a righe, ma anche a quadretti, anche se comunque dice che a righe viene meglio. Sarà! E senza buccia di limone ché se no diventa amaro, e senza chiodo di garofano, ché tanto come glielo ficchi in testa?

 

Che ne sapete voi, dico io

che state lì con quelle bocche pasticciate di rossetto troppo rosso per generare credibili teorie, assolute verità, o magari anche verità relative, che basterebbe e ve ne state lì a programmare campi scuola su Andromeda sperando in sovvenzioni extraplanetarie.

Che non arriveranno mai!

 

Che ne sapete, che ne sapete voi

inacidite dalla polvere nera di registri intrisi di vendicative rabbie inalate per anni e anni e anni, senza cambiare aria, senza almeno socchiudere il cuore, senza mai aprire la finestra e guardare il cielo

che ne sapete di me e del mio cielo

Quel cielo dove Io se ne sta abbandonata, molle di languore e desiderio, avvolta dal fremito della sua tiepida nuvola/amante.

 

E tutto, quasi tutto galleggia così lontano. Così in basso…

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Oblivion – Piazzolla

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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poetella …riposta…che oggi c’azzecca…. ;-)

17 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., dolore che guarisce, felicità, foto di poetella, passione, poesia, vecchie mie...

≈ 7 commenti

Tag

amore, poesia

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

E sarà meraviglioso, vedrai, come

sempre è meraviglioso guardare

la pioggia scendere impetuosa da dietro i vetri

per un bambino che non ha paura

per chi è bambino sempre

e non ha paura

quasi più.

 

Sarà meraviglioso come guardarsi

le mani pulite    lavate via tutte le scorie

del passato

le mani aperte verso il cielo

 

lo so. Sentimi. Sarà meraviglioso

per noi che conosciamo la grandezza

che sappiamo lo stupore

che ci accende la musica

di questa nostra libertà

di prigioni slegati

ritrovata la casa

il fuoco  e lo specchio.

 

Sarà un cantico      una laude al destino

generoso e benevolo

ritrovarti

sapiente la trama che ha steso i giorni

sapienti gli occhi che hanno visto

riconosciuto

intrecciato

queste nostre anime di seta e oro

splendente veste di festa

attorno ai passi di danza. Insieme.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

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La pioggia spazzava via …

17 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, dolore che guarisce, felicità, foto di poetella, J.S:Bach, pioggia, poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, cuore azzurro, gioia, poesia, ti amo

acqua dal vetro ridotta

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

La pioggia spazzava via ogni granello di passato

Forse anche di futuro

 

Lavava lucidava ravvivava.

La pioggia mi piace perché non da retta a nessuno.

Va dove vuole. Fa quel che vuole.

Cambia il mondo che lui voglia o no.

Poi se ne va.

 

E non riuscivo a non cantare sotto quell’acqua

Era come un invito alla gioia

O forse ero io che

 

Non riuscivo a camminare buona e diligente.

Quasi danzavo, cantando.  Cantando forte.

 

Tanto chi ti sente, nella pioggia?

col rumore delle macchine e del vento

E poi  chi mi sente mi sente pensavo.

 

Pensavo e cantavo. Camminavo

l’ombrello ben saldo nel vento

senza paura. Senza più paura in quella città tutta in grigio

col cuore azzurro. Sì, azzurro.

 

Ancora l’azzurro. Fino a che notte non ci separi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

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la Bellezza…

16 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, emozione, felicità, Mahler

≈ 13 commenti

poetella è stregata…

dalla Bellezza e da chi ne è portatore…

come…chi lei sa

.

.

.

.

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Prenderlo come un dono…

16 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella, inverno, musica, pioggia, poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, bellezza, gioia, luce, nuvola, pizzo nero, poesia, sensuale, ti amo

piove

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

 

Prenderlo come un dono.

Quello spicchio di luce fuori dal grigio

dal soffice omogeneo compatto grigio

lastra di onice traslucida

coperchio del giorno

 

e non si vede fessura.

La finestra, la sua cornice

d’alluminio rosso m’impedisce di curiosare

oltre il paesaggio che porge

mosso appena appena dal vento.

 

 

Si muovono larghe le chiome dei pini

Un valzer malinconico. Resistenti, loro. tenaci

Eppure si muovono.

Dev’essere forte il vento.

 

Ha sollevato la gonna ad un nuvola.

 

Credo d’aver sentito lo strillo stizzito.

Poi s’è scoperta una luce come di coscia bianca

incorniciata di pizzo. Nero.

Sensuale trasalimento.

Guarda! Un attimo.

 

Poi tutto di nuovo grigio. Silente. Quieto.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Non che vorrei ti inorgoglissi…

15 martedì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, emozione, empatia, fedeltà, foto di poetella, le cose importanti, Monteverdi, musica, passione, pensieri sparsi, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, eri tu, gioia, monteverdi, orfeo, poesia, serenità, ti amo

l'isolaridotta(foto di poetella)

 

Non che vorrei ti inorgoglissi, caro. Benché, magari, forse…

 

Comunque, dicevo, c’è stato un periodo, sai? un’era della mia storia, in cui ho amato particolarmente i gioielli.

Non so, il loro luccichio, la loro presunta inalterabilità. La loro preziosità.

Avevo una gran voglia di possederne. Di ogni tipo.

Di ogni materia.

Oro, pietre, argenti. Perle.

Da indossare e guardare.

E riporre. E custodire.

E andare a riprendere e guardare. E pulire. E mostrare. Miei.

Non ricordo quanto sia durato.

Periodo strano. Di fame di Bellezza.

Ma non era che l’ombra, quella bellezza. Questo adesso lo so.

Il riflesso di un più intenso splendore che, ancora, ignoravo. E cercavo.

 

Poi è stato come un lampo.

Un risveglio. Uno sbigottimento. Era Maggio. Un lontano Maggio.

E ancora adesso la meraviglia.

Ancora adesso quasi non riesco a farmene una ragione.

Ancora adesso questa sensazione di squisito privilegio.

 

Gli anni passano. Segnano. Rubano speranze. Stingono qualsiasi legittima aspettativa.

Si galleggia in una specie di pozzanghera piuttosto sicura, senza fondali pericolosi.

Senza insidie.

E si pensa che l’andazzo sia quello, ormai.

Uno scivolare quieto verso il silenzio.

 

E invece no.

Invece no.

Quel giorno, quel giorno che comincia ad essere lontano, ormai, c’eri tu. Per me.

 

Le rivoluzioni sono sempre possibili. Dunque.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Monteverdi – Toccata – Orfeo

 

 

 

 

.

 

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una lettera…a…

15 martedì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, Liszt, musica, passione, poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, lettere, liszt, poesia

azalearidotta

(foto di poetella)

…e mi sembra un miracolo l’essere riuscito a creare un legame così forte,

nonostante me, hai scritto.

Che sia un miracolo è certo.

Ma non nonostante te.

Sono sempre due i fattori di un rapporto ed il risultato dipende da entrambi.

 E noi sappiamo bene che appunto per entrambi, per una straordinaria alchimia fatta di idee sospettate e ancora mai sperimentate, aspirazioni quasi impossibili, ideali fino al quel momento magico pensati  irraggiungibili, grazie a questo e a tanto altro è successo.

 

Il legame c’è.

Convalidato. Sperimentato. In grado, probabilmente di superare ostacoli di ogni tipo, immaginabili o no. Dico probabilmente, per non essere troppo categorica.

 

Certo, non rispetta i canoni tradizionali.

Ma ci siamo mai accontentati di vivere stretti in canoni tradizionali, noi?

Fare così perché si fa così…

Dire così perché si dice così. No. Non è da noi.

 

Non nascondo che all’inizio è stato, diciamo, un po’ insolito. Forse faticoso. Per me, per lo meno.

Troppo frastornata da voci fuori scena.

Troppo facilmente influenzabile da aspettative inculcate dalla, posso dire? letteratura rosa o rosea filmografia o rosei, infantili, e altrettanto sciocchi sogni. E dalla confusione consequenziale.

 

Ma si cresce. Soprattutto se si hanno maestri affidabili. Che hanno percorso il cammino da pionieri e segnano la via.

Soprattutto se la via è luminosa e solitaria e dritta verso la consapevolezza. E impregnata di fiducia, ammirazione. Amore. Sì. Amore.

 

L’amore che guida il fiume al mare.

Che fa girare astri attorno ad astri.

Che muove ossigeno e azoto e idrogeno e fuoco.

Che sprigiona luce e sapienza.

 

Che colma valli, spiana deserti e innalza montagne.

Amore per la vita.

Amore per l’amore

 

di cui il nostro cuore stupefatto, diciamolo, è pieno.

…

…

…

(by poetella)

 

Liszt – Sogno d’amore

 

 

.

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[…] …mi ripeto un’altra volta ancora …

14 lunedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, Chopin, crescere con l'amore, dolore che guarisce, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, musica, pioggia, poesia

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Tag

amore, gioia, il cielo, musica, piccole parole, poesia, raindrop prelude, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 ascolta poetella

[…]

…mi ripeto un’altra volta ancora che non bisogna tormentarsi prima del tempo, né lasciarsi assillare da ciò che non è, per quanto minaccioso, per quanto imminente possa essere.”

[…]

 

Da E, tuttavia

Di Philippe Jaccottet

 

 

Giusto. Non me lo ripeto sempre anche io?

Ci perdo parecchio tempo a ripetermelo. Perdo?

poi, in genere, ma non sempre, no, direi di no, comunque in genere

non mi do retta.

Ma come si fa? Vedi quello slargo di nubi

nere nere, veloci

tutto quel corrusco, in cielo,

quell’intorpidimento di colori

metallo e sabbia e cenere

come si fa a non pensare al peggio?

 

Che poi oggi,

poco dopo le dieci del mattino

(com’è largo quel cielo sui miei passi

quanto spazio c’è per ogni tipo di pensiero

a starlo a guardare

come c’infilo facile il sì e il no e il forse…)

oggi, anche se addirittura si sentiva lontano il rombo del tuono

scuoteva l’aria per chilometri, credo

anche se a un certo punto uno, due, tre

mille goccioloni m’hanno costretto a capitolare

ad aprire l’ombrello

anche se veniva giù come un fiume a rovescio da monti invisibili

e in un attimo la strada è diventata d’argento

e i rami secchi d’argento come vestiti a festa inghirlandati

infiocchettati di goccioloni sonori

e tutto frusciava e scrocchiava carta di caramelle

chicchi di riso sugli sposi

 

oggi quel temporale, che poi me lo sono preso tutto!

chi l’ha sentito?

Ché in petto, come in un nido, come in una culla

piena di pizzi se ne stavano quelle tue frasi

piccole piccole come quei baci che mi soffi sulle tempie, dopo

che mi spolveri sui capelli, dopo

Piccole piccole parole d’infinita tenerezza

Meglio, molto meglio del più grande degli ombrelli da pastore, tu

 

guidi i miei passi. Guidi i miei sorrisi. E mostri la via

…

…

…

(by poetella)

 

 

Raindrop  Prelude by Chopin

–

 

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Che si possa conservare…

13 domenica Gen 2013

Posted by poetella in amore?, arte, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., dolore che guarisce, fine di un amore, foto di poetella, le cose importanti, Liszt, malinconia, musica, nostalgia, paura di non amore, poesia

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Tag

amore, anima, genio della lampada, poesia, Ricordi

IMG_4987

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Che si possa conservare

pietosa memoria, compassionevole memoria

crudele memoria

che si possano conservare intatti in tasca

i colori della felicità

che c’avvampavano l’anima

l’hanno fatto, ricordi?

Che ci scaldavano la scena di questo teatro tragico

che ce la popolavano di fili d’oro

 d’argento e di malachite e lapislazzuli

e turchesi.

 

Che si possa conservare come in una scatolina

sigillata, o magari solo chiusa, socchiusa, ecco

da poter aprire a piacimento

per lasciar uscire come un fumino, come un sospiro

di quelli che fanno i vecchi e un po’ sorridono

 

un fumino da genio della lampada

che s’inchina, quando esce e dice Eccomi! Cosa vuoi, padrone?

 

Cosa voglio?

Rivoglio tutto quello che ricordo. Ridammelo. Adesso. Vuoi? Puoi?

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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per Mads…

13 domenica Gen 2013

Posted by poetella in amiche, pianoforte

≈ 15 commenti

Tag

amiche, bellezza, musica, poesia

SAM_0639IMG_3807

ecco qui il mio Bluthner….

promessa mantenuta…

ciao, Mads!

 

(by poetella)

 

 

 

.

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Ecco, chiara luce oggi…

12 sabato Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, dolore che guarisce, fine di un amore, foto di poetella, inverno, Musica Antiqua, poesia, speranza

≈ 31 commenti

Tag

amore, chiara luce, fine di un amore, giovinezza, il cielo, luce, minstrel melodies, musica antiqua, osmosi, poesia

SAM_0321

(foto di poetella)

 

 

Ecco, chiara luce oggi.

Quella luce come di carta argentata.

Un cielo vestito d’organza azzurra.

Senza sbruffi. Senza volant.

Semplice e pulito abitino di ragazza

alla messa di Pasqua.

 

Luce come piccoli fiori sui capelli.

Luce belletto di giovinezza.

Luce che penso Mai!

Nessuno mai, mai più come te!

 

E come si può, ma come si può temere

come si può sospirare tantomeno piangere

sotto questo distillarsi di felicità

quasi sonora.

 

Una laude, proprio una laude alla vita che

perpetua

da uno all’altro da uno all’altro

inarrestabile, continua. Per osmosi.

…

…

…

(by poetella)

 

Musica Antiqua – Minstrel Melodies

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Faber…

11 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, Fabrizio De Andrè, fiabe, musica, poesia

≈ 18 commenti

Tag

faber, poesia

 

caro Faber… sei in noi… resti in noi. Ricordo di giovinezza

 

(by poetella, grata)

 

 

.

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…piace?

11 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in acquistini di maniaca..., arte, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella, passione, poesia, regalo

≈ 12 commenti

Tag

amore, antiquariato, bellezza, porcellana di Meissen

Meissen

Porcellana di Meissen

Caffettiera.

1740 circa

grande caffettiera realizzata in porcellana monocroma porpora, blu sotto vetrina e riprese in oro.

Questo tipo di decoro, chiamato Tischemnuster (decoro a tavolino) è un tipico decoro orientalizzante che raffigura un tavolino da te con fiori fortemente stilizzati.

Decoro utilizzato dalla manifattura di Meissen nel primo periodo di produzione.

marcha: spade incrociate corte blu, sotto vetrina

 

Stupendissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

 

 

(by poetella)

 

 

 

.

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Andare a cercare il …

11 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, dolore che guarisce, foto di poetella, inverno, nebbia, poesia, speranza

≈ 14 commenti

Tag

amore, il cielo, luce, nebbia, passeggiata, poesia, serenità, silenzio

nebbie

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Andare a cercare il nocciolo. Il cuore invisibile.

Il remoto principio del tutto.

Guardinghi, nel lucore della nebbia.

 

Stamattina, camminare, davvero una sfida.

Si può procedere, comunque, anche senza distinguere nettamente i contorni del destino.

Anzi, forse proprio per questo.

L’indeterminatezza è certo fonte di allerta.

Di sensibilizzata attenzione.

Una percezione di vento sulla pelle bagnata.

Oltre all’innegabile bellezza del paesaggio che sfuma dolce, attorno.

Delle sue svariate, ignote potenzialità.

 

Persino il cinguettio di un invisibile abitante di un invisibile albero

può contenere un indubbio fascino sottile.

Senti le note, tintinnanti, unica certezza nitida, senti?

in un vaporare di tutte le questioni del mondo.

 

Eppure davvero devo riconoscere che quella mia passeggiata

in un quasi niente grigio-bianco

acceso qua e là di luci giallognole fisse o rosse o bianche mobili

quella mia passeggiata m’ha ammorbidito il cuore. Inzuccherato.

Placata la sua inestinguibile fame di certezze.

 

Ho accolto quei colori sfocati come premessa alla luce.

 

È che la nebbia, è come se la nebbia mi facesse pensare ad un prossimo, promesso, possibile, atteso, sempre mi facesse pensare a un delicato, morbido, fremente risveglio di bimbo.

 

Ancora possiamo aspettare, dunque. In silenzio.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Dunque, passato il dubbio primario

09 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, inverno, J.S:Bach, le cose importanti, musica, paura di non amore, poesia

≈ 25 commenti

Immagine

(foto di poetella)

 

 

Dunque, passato il dubbio primario. Schiarito. Svanito.

Entri in una stanza buia. Pigi l’interruttore.

Ancora un attimo di buio. Poi, luce.

Va.

Ci si vede.

Tuttavia a volte non basta.

Pur vedendo, è quello che si vede che contiene in sé una certa mancanza.

Un’inadeguatezza.

Un’insufficienza.

 

Quello che si vede non basta.

Vorremmo occhi d’aquila. Di gatto. Di mago, di guru.

Occhi sovrumani.

La luce chiara dell’onnisciente divinità.

O un cannocchiale, magari. Che ingrandisse frammenti di mondo.

Di vita.

Fino a svelarne i particolari più minuti. Quasi insignificanti.

 

Un frammento del tuo pensiero. Parlavo di quello, se non si fosse capito.

Il tuo pensiero così lontano da me. Sconosciuto.

Eppure così urgente, quasi una febbre, questo mio desiderio.

Il tuo pensiero, sospettato, sì, ma in fondo sconosciuto.

I fondali marini, pensa! Con la loro vita inarrestabile e silente. M’hanno sempre affascinato.

E dire che ci sono stati giorni in cui c’è quasi parso di scorgerci un chiarore azzurrino. Addirittura.

 

Comunque, impossibile. La chiara conoscenza del tutto ci è negata.

Dobbiamo farci bastare quel click. Quel barlume.

La luce, pur tardando, poi s’è accesa.

 

Ci basta. Ci basta, dai. Amore ci basta. E ci conduce

…

…

…

(by poetella)

J.S.Bach – Prelude

 

 

 

 

 

 

.

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