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IMG_3947ridotta(foto di poetella)

 

 

Sarà perché è mattina presto e piove piano e la strada è seta cruda, liscia, scorrevole, appena sfocata come una vecchia foto d’inizio secolo. Scorso. Devo imparare a dire scorso.

Devo imparare a tollerare il tempo che passa. Farmene una ragione.

 

Sarà che, di lato, nel cantiere abbandonato sulla Tiburtina,su un cumulo di terra rossa è sbucato un fiorellino viola, forse nella notte, così viola, così viola che pare dica Guardami, guardami, guardami!

Ok, ti guardo.

 

Sarà che le suole di gomma anatomiche, ergonomiche, delle mie scarpette da pioggia mi spingono in alto, parecchio in alto, forse troppo in alto, si sente profumo di nuvole,

 

sarà che è appena passato un ragazzo che spinge una carrozzina, con dentro, sotto al cellophane,

ci tremolano le gocce, una bimbetta che sembra un regalo, lei col ciuccio appeso al collo, un lecca lecca in mano e una bomboletta di pezza coi capelli rossi spiaccicata sulla pancia, lei con una manina rosea e grassoccia che la tiene forte. Tesoro da conservare e sentire che c’è.

 

Sarà che è passato, silenzioso come un gatto, il camion dei pompieri con la lucina lampeggiante, allegra come quelle delle giostre, e la scala ripiegata. E sembra un giocattolo.

Tic tac, come piove!

Giochiamo? ci  mettiamo a giocare, anche se sono le sette e il lavoro aspetta?

Ci mettiamo a cantare tutti insieme?

 

Sarà per questo tic e tac intermittente delle gocce sull’ombrello rosso, o sarà perché l’ombrello è rosso e sotto la trama dell’acqua anche i pensieri sono rossi, stamattina, fruscianti come taftà,

 

sarà magari questo mio mescolare al canto del cielo quella tua voce che poco fa mi regalava il buongiorno. Buongiorno, buon giorno ragazzaccio! Voce d’allodola, di passero, di pettirosso.

 

Sarà che prendo certe piccole cose sempre piuttosto sul serio

 

non lo so che sarà. Però è bello.

(by poetella)

Miles Davis – Blue in green

 

 

 

 

 

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