C’è un vento, sentissi, adesso.
Schianti.
Battaglie di schiere feroci.
E resiste, resiste quel grigio dei palazzi
(che gl’importa mai?)
ma le chiome degli alberi, loro
ah loro, che grida! E singhiozzi.
.
Cammino a contrasto. Spavalda.
Mi lascio colpire. Sempre l’ho fatto. Non scappo.
Prese di raffiche negli anni!
.
E tu?
Dove sei?
C’è vento da te? T’arriva?
Ti chiamo tra i verdi squassati di foglie,
un foglio che vola. Un giornale.
Chissà dove va. Lontano.
.
Arriverà l’autunno, che credi. Lo so.
Sappiamo. E vorremmo che no. O sì?
Primavera sempre, dai. Neanche estate, che poi.
Primavera sempre di gemme e germogli
Sorrisi. Timidi o sfacciati. Maliziosi.
Ti piacciono, che dici di no! Lo so. Ti so.
.
Dai, dimmi che senti anche tu questo vento. Mio.
.
Oppure no. Zitto. Lascia che soffi
…
…
…
(by poetella settembre 2010)
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