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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: giugno 2013

e adesso…musica!

09 domenica Giu 2013

Posted by poetella in musica

≈ 17 commenti

 

 

buon ascolto!

…

…

…

(by poetella)

.

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sempre a naso in su… quasi sempre…

09 domenica Giu 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

SAM_1005 SAM_1006 SAM_1007 SAM_1008 SAM_1010(foto di poetella)

 

 

 

 

.

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un ripescaggio…(poco più di un anno fa…)

08 sabato Giu 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, Bellezza della natura

≈ 15 commenti

Tag

fiocchi, inverno, misericordia, quest anno

Foto di poetella

(foto di poetella)

Ascolta poetella

Per tutta quella pioggia

la sarabanda di nubi e nubi e nubi

sul grigio

per la pesantezza degli occhi

un certo ritegno d’affacciarci e sperare

su fondali abitati da cornacchie

e rami spogli stecchiti ritorti soli

 

per il canto del freddo

imperatore con lo strascico che sfila

e si vanta

dietro i doppi vetri

chiusi – chiuse le porte – chiuse le serrande

chiuse le attese

apparentemente

 

Persino per il bianco dei fiocchi, quest’anno

 

Per quelle giornate io

per quelle giornate esaurite

già a primo pomeriggio nella misericordia

d’una lampadina a basso consumo

 

per questo gravame d’inverno

per questo penare d’inverno [io]

che sembra evaporare come antica

nostalgia al tempo degli incontri

 

per tutto questo io, adesso benedico

io benedico e benedico e canto

l’ingresso

segreto, anticipato

[zitta zitta in punta di piedi

Una bimba con le scarpe della mamma]

io canto e benedico l’ingresso

di questa tenera

giovane

trepida

profumata

scapigliata

 

dolce primavera dei miei giorni

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

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Le loro donne. Con le bustone…

07 venerdì Giu 2013

Posted by poetella in amore?, carcere, diario, foto di poetella, libertà, nostalgia, poesia

≈ 25 commenti

nubi al tramonto

(foto di poetella)

 

 

 

Le loro donne. Con le bustone.

di carta, di plastica, di materiale biodegradabile [sarà vero?], e di Ikea, le loro bustone di Marango Sport, di Lidl. Le bustone gonfie gonfie di attese, di pazienza, ché la pazienza ci deve stare per forza, no? Di speranza e di paura della speranza, di disperazione [levane un po’ che ce n’è troppa!].

Di rabbia, di rabbia, di rabbia!

Piene di Tanto ci sono io che ti aspetto, tranquillo!

 

 

Le loro donne. Con le bustone.

di carta, di plastica, di materiale biodegradabile[sarà proprio vero?], di Ikea, le loro bustone di Marango Sport, di Lidl. Gonfie gonfie di chissà se, chissà se ce la faccio ad aspettare. Chissà quanto ancora da aspettare che già è troppo, già è…

Le loro bustone piene di cose, di magliette bianche bianche profumate con l’ammorbidente, profumo di pane del forno là vicino, appena sfornato, profumo di qualcosa di umano, di tiepido, di tenero, profumo di casa, di qualcosa da casa, qualcosa che odora di casa. Ti ricordi l’odore di casa?

Io mi ricordo l’odore di te. Sempre me lo ricordo.

No, no sempre. Ma non te lo dico che qualche volta me lo scordo. Per difendermi. Per sentirmi viva. Per lasciarti vivere.

 

Le loro donne. Con le bustone.

di carta, di plastica, di materiale biodegradabile [ma mica ci credo che è vero], di Ikea, le loro bustone di Marango Sport, di Lidl. Piene di Non ti preoccupare che aspetto. Non ti preoccupare che anche se non aspetto non te lo dico adesso. Adesso no. Non ti preoccupare che non mi viene voglia di vendicarmi di chissà chi, chissà che, del destino, della vita, di Dio? Ma quale Dio!.

Di vendicarmi di me, povera scema che mi sono messa con te.

 

Le loro donne con i bambini vicini vicini, tutti sistemati pettinati profumati infiocchettati e le scarpette pulite e pure loro con le bustone pesanti, troppo pesanti, ad aspettare, davanti al cancello, alle sette di mattina, che il carcere apra.

 

E il cancello si richiuda. E io a passare. Veloce. A testa bassa.

…

…

…

(by poetella)

Presley- Cant Help Falling In Love

 

 

 

 

 

 

.

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Che non ti venga in mente sia una mancanza di…

06 giovedì Giu 2013

Posted by poetella in amore?

≈ 16 commenti

Tag

pensieri di pace

SAM_0727(foto di poetella)

 

 

 

Che non ti venga in mente  sia una mancanza di…

 

Guarda, neanche la scrivo la parola. ché non c’entra affatto questo. È che ci si dispone sempre, sempre di più a guardare le nuvole che passano. A stupirsene. Ci si dispone a spiare le nuove nascite rosa sulla buganvillea e quel minuscolo rigonfiamento che mi sa che è un bocciolo, mi sa che sì, l’azalea sta rifiorendo!

E ci si lascia spalancare il cuore ascoltando ballate rinascimentali e poi, ancora, quel gatto nero, quel gattino che mi sa che stava male, che erano un po’ di giorni che non mi miagolava più a vedermi passare sotto l’androne e oggi, miao! Un miao festoso. Di saluto. Di coccola.

 

È che ci si dispone sempre, sempre più a farsi allagare gli occhi da questo cielo finalmente azzurro, che è giugno, diavolo! È giugno. Basta pioggia!

 

E dunque, che non ti venga in mente  sia una mancanza di…

 

Che davvero non c’entra affatto questo. Come potrebbe mai essere, no? Che io lo sento, sai? lo sento questo ruscello che mi scorre dentro e saltella e si ferma e scende e allaga i pensieri di pace, di grazia, di dolce serena attesa di fronte a questa straripante meraviglia del mondo. Hai visto, quest’anno, gli alberi? Anche i platani di via Nomentana mi pare stiano meglio. È tutto uno sventolare di fronde. E quante tonalità al vivaio sulla Tiburtina, e verdi e rosa e viola e gialli e fucsia e rossi! 

Quanto, quanto gocciolare di profumi.

 

Ci si dispone a farci bastare [potrebbe servirci presto, no?] la molteplice varietà di Bellezza che ci circonda. E ce n’è! Se ce n’è! Avevi ragione, amato mio. La Bellezza è ovunque.

 

Non dico sia un allenamento. Una tattica. Un padroneggiato metodo di studio. È qualcosa di più fluido. Senza spigoli. Senza sforzi.  Viene da sé, come imparare a camminare o a respirare.

Certo, il primo respiro sarà stato faticoso, ci sarà voluto uno schiaffetto d’avvio, ma poi…[schiaffetto?]

 

Quindi, che non ti venga in mente  sia una mancanza di

Ma sì, diciamolo, d’amore. Diciamolo e ridiciamolo.  D’amore.

 

Certo. Sono serena anche se.

E lo sarò sicuramente anche quando.

 

In fondo me l’hai insegnato tu.  No? Imparo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

-Musica Antiqua – Minstrel Melodies

 

 

 

 

 

 

.

 

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E quindi ancora e sempre conserviamo…

05 mercoledì Giu 2013

Posted by poetella in a scuola, attesa, biografia..., crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, musica, Musica Antiqua, poesia, vecchiaia

≈ 25 commenti

Tag

fiocco rosa, fotina, raso

la mia rosellina per te...(foto di poetella)

 

 

 

 

E quindi ancora e sempre conserviamo

quell’immagine di noi, dentro, e attorno e avanti e il tempo non la consuma, i suoi piccoli dispettosi disegni articolati in lineette, in curve, in assenze, in aggiunte e sostituzioni. Ancora conserviamo gli stupori, i sobbalzi, le piccole astuzie di quando…

[quando non ti trucchi sembri da piccola, in quella foto, diceva suo figlio]

 

Sì, quella foto, quella col grembiulino nero e il fiocco rosa, che tutte bianco, e lei e sua sorella rosa, ché le suore avevano detto che sì, la mamma poteva, rosa. Si faceva un’eccezione, per lei, signora.

Quella foto con  lo sguardo così fiero e dietro lo sguardo fiero la paura, no, non la paura, mai paura lei [mai, poi, dai, esagerata!].  Dico meglio. Mai a far vedere d’avere paura, lei. Ecco.

 

[quando non ti trucchi sembri da piccola, in quella foto, diceva suo figlio]

 

Quella foto, seduta nella poltrona del salotto nuovo, di raso con quelle rose, quelle rose! Mica ci si poteva sedere senza il lenzuolo sopra! Ma per la foto, sì.

– Attenta, stai buona, eh? Ti sei lavata le manine?

Seduta composta, solo il vezzo della gamba flessa sull’altra,

– …Sempre fanatica, diceva suo figlio

solo il vezzo della mano a sorreggere il viso [il viso?]

 

Cosa pesa sul cuore di una bambina così piccola,

al suo primo giorno di scuola, o quasi il primo, non ricordo, poi non ha importanza, no? Una bambina che vuole sembrare…vuole sembrare.

 

C’è un’immagine nel suo cuore, c’è un’immaginetta che le fa da specchio. E lei l’aggiusta, la lucida, ci si guarda e riguarda e la sistema, ci leva via il vapore che le viene su dal troppo, dall’infocata sorgente di luce che le consuma [o le alimenta?] il  sognare forsennato.

C’è un’immagine di sé ancora non ben delineata, la dentro, come una fotina sbiadita, ma no perché antica, no. Perché sta venendo su, si sta formando. Sta prendendo forma nell’acido dei giorni.

 

[quando non ti trucchi sembri da piccola, in quella foto, diceva suo figlio]

 

E quindi ancora e sempre conserviamo

quell’immagine di noi, dentro, e attorno e avanti e il tempo non la consuma, i suoi piccoli dispettosi disegni articolati in lineette, in curve, in assenze, in aggiunte e sostituzioni. Ancora conserviamo gli stupori, i sobbalzi, le piccole astuzie di quando…

 

Quando qualcosa se la porterà via, anche noi, via! Ma…

 

Ma no. Niente se la porterà via, mai. Credo di no.

…

…

…

(by poetella)

 

O rosa bella – ballata (1480)

(e scusate se mi ripeto…ma oggi questa musica…beh…)

.

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John Bedingham: O rosa bella

05 mercoledì Giu 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

jd_orosabellacominciare la giornata ascoltando meraviglie…
Impagabile!

ecco il testo

O rosa bella

O rosa bella, o dolze anima mia,


Non mi lassar morire in cortesia.


Ay lasso me dolente; dezo finire


Per ben servire e lealmente amare?


Soccorimi ormay del mio languire


Cor del mio non mi lassar penare.


Oi dio d’amor che pena è questa amare,


Vide ch’io mor’ tut’hora per quest’iudea.


O rosa bella, o dolze anima mia,


Non mi lassar morire in cortesia.

 

e, per chi volesse scaricarsela, in versione strumentale,

eccola qua

buon ascolto!

.

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Ma chissà se sarei capace…

04 martedì Giu 2013

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, le cose importanti, pensieri sparsi

≈ 23 commenti

Tag

di se, eddievedder, mai

avanzano le nubi(foto di poetella)

 

 

 

Ma chissà se sarei capace,

all’occorrenza. No, diciamo meglio, chissà se avrei mai il coraggio d’essere capace [metto coraggio. Coraggio è la parola. Va bene coraggio]

chissà se, anzi, meglio ancora così,

chissà se avrò [sì, avrò. Non avrei. Niente condizionali]

chissà se avrò il coraggio d’essere capace, all’occorrenza,  d’accettare la vecchiaia.

Con tutto quello che mi porterà via.

O mi porterà. Come un ventaccio.

…

…

…

(by poetella)

EddieVedder- Into The Wild –Guaranteed

 

 

 

 

 

.

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E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

03 lunedì Giu 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, emozione, felicità, foto di poetella

≈ 37 commenti

Tag

ti ricordi

nuvola2(foto di poetella)

 

 

 

E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

Tutto fermo. Gli oggetti dimenticati che riprendevano forma. Riaffioravano alla coscienza.

Un cuscino a terra. L’altro, no. Parte del lenzuolo sopra. I telefonini, uno accanto all’altro. Spenti, sul comodino. Risalita in superficie di tutto il reale come una bolla d’aria nell’acquario.

Pluf, pluf, pluf. Su, fino al tangibile.

Ai pochi rumori dell’intorno.

Al fri fri della veneziana in balcone, canterina al vento. Come un grilletto. Che pareva contenta.

 

Ancora immobili, noi. A tendone del teatro abbassato. Danza  finita.

Cuore lento, lento. Respiro di brezza.

Finito il maestrale e la bora

e il libeccio. Finite le onde, la burrasca. E i flutti.

 

Solo il fri fri della veneziana verdolina in balcone. I suoi palpiti.

I miei jeans sui tuoi jeans, sulla camicia bianca. Tua? Mia?

 

– io non sono un passionale, hai detto.

– No, ho detto io.

– Io non sono di quelli che uccidono, che inscenano drammi. Che sbranano. Straziano.

– No, ho detto io. Tu non sei un passionale.

 

[Con quelle spiagge negli occhi. Quelle baie. Quel respiro largo d’alberi alti. No. Tu no.

La   lentezza. Il lontano.]

 

– Tu non sei un passionale. No. Sei appassionato.

Sorridi? Questa la parola?

Fai sì? Come fai a sorridere così? Tu che ti butti in tutto quello che fai. Questa è passione. Questa.

Tutto quello che fai. Certo. Anche il piano di cottura della cucina a gas. Come lo lucidi.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche lo spiare i lamponi che crescono nel tuo campo. Arrossendo come adolescenti al primo ballo. Boccucce d’angelo di Giotto.

Anche quando scatti quelle meraviglie e fermi le nuvole e me le mandi.

Tutta passione.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche quando inventi un vialetto di pezzetti di maiolica, briciole di scarto, mosaico antico nelle tue mani a fare stradine per farci passare le fate. [e non me, che non ci verrò mai, lì, ma che fa?]

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai, tu. Sì.

 

Tutto fai con passione, amato mio. In tutto t’immergi a fondo. Sempre.

 

Anche in quel gioco che, sapiente, così bene conduci

 

in quel luogo oscuro tra le mie cosce.

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

 

 

 

 

 

.

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una splendida gita ad Arezzo…

02 domenica Giu 2013

Posted by poetella in antiquariato, Bellezza che salva, poesia, viaggi

≈ 15 commenti

Tag

minstrel melodies, musica antiqua

S.Maria della Pieve in corniceuna terrazzaS. Maria della Pieveancora S. Mariaal mercatino...ancora S. Maria e non piove guardando in su passeggiando piazza  grandesi compra in piazzatrattativeS.Francescostemmi tanti coloriecco qui…

Piaciuta la mia Arezzo?

A me…da matti!

 

 

Musica Antiqua – Minstrel Melodies

 

 

 

 

 

 

.

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un ritrovamento…

01 sabato Giu 2013

Posted by poetella in amore?, fine di un amore, poesia, vecchie mie...

≈ 22 commenti

Tag

passa passa

e niente foto.

E’ che, per caso, ho ritrovato questa vecchia mia, con un commento su un sitino dove postavo le mie cose, anni fa… (questa è di tre anni fa) e allora…ecco a voi…

poetella d’epoca!

buona lettura.

Tanto passa, passa, vedrai che passa

Sì, certo. Passa.
Ti ricordi? Come quella volta che t’era caduta
la tavola di legno pesante, con sopra
cinque chili di creta,
che stavi facendo il tuo più bel bassorilievo…
che s’è tutto schiacciato,
ti ricordi?
È caduta dal cavalletto, dritta dritta sul tuo piede.
Eri una ragazzina, ma già ce l’avevi la tendenza all’eroismo.

Ed era maggio. Maggio bello. Maggio di sole e di risate.
Maggio di vestitino a fiori.
Avevi i sandaletti rossi,
che ti piacevano tanto.
Che le compagne te l’invidiavano, ti ricordi? Si sono rotti.

E forse pure le dita s’erano fratturate.
Non lo sai. Mica hai controllato, allora.
Il piede s’era gonfiato tutto. Un cocomero rosso
era diventato.
E tu ti dicevi -passa, ora passa- e non riuscivi a camminare
e sei uguale andata a casa coll’auto.

Che tuo padre mica t’è venuto a prendere, a scuola. Ma va!

E ti faceva così male il piede
che ti sei levata i sandali e camminavi scalza.
Che ti guardavano tutti.
E uno t’aveva chiesto se volevi un passaggio, alla fermata.
Ma tu – No. Grazie –
Passa, passa…

Poi è passato.
Una settimana a letto ed è passato.
Senza dottore. Che tua madre ti ci aveva messo
la chiara dell’uovo, che faceva una specie di ingessatura.

È passato. Eri giovane.

Ma ora non sei giovane.
Mica lo sai se passa.

Mica è il piede che s’è rotto.
S’è rotto tutto il mondo.
Esploso e frantumato e sprofondato. E che rumore.
Come fa rumore il silenzio.
Come fa rumore un cuore impaurito.
Che lo senti nelle orecchie.
Sul collo, lo senti
E anche in bocca.
Assieme a quel sapore di sangue.
Di veleno nero. Che magari è il fegato che non va.

O magari no.

…

…

…

(by poetella)

(e, comunque…è passato!)

(di Arezzo parliamo dopo, ok?)

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sarà gradito!

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