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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: luglio 2013

Portava via con lei…

31 mercoledì Lug 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, empatia, foto di poetella, le cose importanti, libertà, poesia, ricordi, sorelle gemelle

≈ 6 commenti

Tag

giardino zen

il giardino zenPortava via con lei

[come ninnava il treno!]

le lucine del giardino zen

e gli occhi dell’altra

a specchio.

 

Portava via i profumi di salvia

rosmarino e santoreggia

e origano e riedificata infanzia

cartoccetto odoroso in fondo

ma proprio in fondo in fondo alla valigia dei giorni

E miti e dee e fiabe a cerchio

nel moto dei campi fuori del finestrino

 

E come tutto s’era sdraiato come

lago tiepido. Condivisa complicità.

Pensa e ripensa. Tutun tutun.

La vedete sorridere?

 

Pensa e ripensa ricaricato il cuore di piccolo carillon

Tornava,  ritornava

a spostare i grani

del consueto pallottoliere delle ore

tirato fuori dalle tasche

e lucidato un po’

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

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Torneranno anche quest’anno le tortore?

27 sabato Lug 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, emozione, empatia, poesia, sorelle gemelle

≈ 10 commenti

Valigie(foto dal web)

 

 

 

Torneranno anche quest’anno le tortore?

Ma sì, sul muretto al confine del giardino.

Metterai la ciotolina con l’acqua?

per la loro colazione, dicevi.

Noi si  beveva caffè mangiando crostata di albicocche

E saggezza a mollichelle…

 

Mi piaceva quella comunanza di cinguettii

Le chiacchiere, le piumette

il viso allegro

O serio. Lo stesso.

 

Arrivo, sorella. Domenica.

Prepara pure la stanza

nel cuore.

Bella grande.

 

Ho molto bagaglio. Tutte parole e regali. Quasi.

…

…

…

(by poetella)

Shostakovich – Preludi op 34 – n°12-

poetella saluta tutti…

a presto!

 

 

 

 

 

.

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Imparo a tenere le mani in grembo…

26 venerdì Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, desiderio, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, nostalgia, poesia

≈ 19 commenti

Tag

amore, gioia, luce

isola(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Imparo a tenere le mani in grembo

l’attesa immobile del moto del cielo

del cammino generoso degli astri

Ne misuro diligente lo spostamento minimo

ascolto il ronzio del proseguire

attutito dal sussurro dell’estate.

 

Magnolie e oleandri e tigli e passeri

in festa – preparativi d’un generoso fruttificare

dei giorni.

 

Ma è un’altra

è un’altra l’estate, lo sai, che m’è cara

è un’altra che sveglia la festa di questo mio cuore

di papavero e grano.

 

Se ne sta lì

e c’è luce, c’è gioia, rincorse coi piedi nell’acqua

C’è la vela e il gabbiano

E c’è il prato la fragola la felce

E scroscia il ruscello

E si tuffa il delfino

E si bagnano ippopotami ed elefanti

 

E danzano le gru quella loro strana danza d’amore

E pure le lucciole, anche loro. pensa!

 

Se ne sta lì, silenziosa segreta custodita

da serrande abbassate

la mia estate

in quella tua-nostra incantata camera

che s’allaga d’amore

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Impagabile, certo…

25 giovedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, foto di poetella, le cose importanti, libertà, poesia

≈ 30 commenti

Tag

aria fresca, benedetti, preludio, shostakovich

SAM_0027(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Impagabile, certo.

Nell’aria, fresca, benedetti condizionatori! un preludio di Shostakovich. 

Tutto il resto

silenzio.

La casa solo mia.

Sensazione di totale disponibilità di tempo e spazio.

Poter sostare o andare.

Poter pensare, o magari no.

 

Sfoltire il superfluo ripescare riconsiderare

Condensare

 

Allora andare indietro o avanti

Rotolare tra una nota e l’altra

Galleggiare  sdraiarsi sul nulla

Sul vuoto denso.

Niente  richieste. Niente sì, niente no.

 

E tu, tu, pensiero di luce, vieni!

Scollegami dall’adesso

Riconnettimi al sempre.

 

Giocami attorno. Lieve.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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L’anima. Ancora…

24 mercoledì Lug 2013

Posted by poetella in alchimia, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, diario, emozione, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti

≈ 17 commenti

Tag

discorsi

i colli(foto di poetella)

 

ascolta poetella

L’anima. Ancora?

Lasciami parlare. No, lasciami parlare. Adesso. A parte che con questa giornata, guarda che cielo. Ma come ti viene di metterti a fare questi discorsi dell’anima. E l’eterno. E ci si reincarna. Per compiersi. Ma quando la pianti con tutte queste storie? Ti ci diverti?

Tutti vorremmo avere un filino di speranza, certo, certo. Certo. Chi ti dice di no?

Tutti ci si attacca a improbabili costruzioni più o meno condivise, più o meno articolate.

A me basta questo cielo. Invece. Sì. Certo. Mi basta.

Eterno, non eterno. Sicuramente lui è eterno. No. Non  hai capito. Per quanto mi riguarda è eterno. Non credo proprio possa sparire finche resto viva. Eterno è tutto quello che continuerà ad esserci per il tempo in cui potrò percepirlo. L’aria, il sole, il primo tepore della primavera. I sogni. I desideri.

Quella è la mia eternità.

Le tombe Medicee a Firenze. Ci sono e ci saranno. Se qualche pazzo non le distrugge nel frattempo, ma non credo. Ci saranno e potrò vederle, se mi andrà. Se ce la farò ad andare a Firenze. Quelle, per me, sono eterne. L’anima.

Io non lo so cos’è l’anima. Se esiste qualcosa oltre le molecole. Gli atomi nervosi e mobili. O immobili. Cinica? Dici? Ma che cinica. Non sono cinica. E poi basta appiccicare definizioni! Etichette. Che ne so come sono. So che non mi voglio prendere in giro. Io. Ecco.

Guarda che cavolo di cielo, stamattina. Ma che mi frega dell’eterno.

La Bellezza. La Bellezza. Effimera  Bellezza. Fugace, inafferrabile, stupefacente Bellezza.

Il mio desiderio di bellezza è eterno. Il mio stupore davanti alla Bellezza. È eterno. Non mi lascerà finché vivo.

Tutto il resto…

 

Guarda quei vapori sui colli. Guarda quel mondo di fate all’orizzonte. Quei grigi, quei rosa. Spariranno.  Li  guardi ti giri li riguardi non ci sono più.

Cos’è eterno?

 

Il mio cuore veloce e la sua infinita fame d’amore. Ecco. È eterno. Sarà così fino a che si fermerà. Ma quando si fermerà, che mi frega. Non sentirò certo l’eterno silenzio del tutto. Non sentirò più niente.

L’anima?

È il corpo, non l’anima.

Infinite connessioni. Elettricità. Flussi di elettroni sollecitati, solleticati, spronati.

Tutti a vibrare  a girare a spostarsi a cercarsi a trovarsi… connessioni

Due occhi che ti guardano e scatta o non scatta

Fammi parlare. Ma sì, sto parlando solo io. Parli sempre tu. Fammi parlare. A che servono le sorelle, scusa?

Mica scatta sempre. Dici che è l’anima che si riconosce? Ma quale anima. È  solo magnetismo. Attrazione. Poli positivi e negativi. Sesso. Voglia. Vita.

L’eternità?

Un desiderio è eterno. Uno struggimento. È eterno.

Uno sguardo è eterno. Quando spegne tutto il mondo. Quando annulla l’orrore del mondo. Quando colora il buio del mondo. Questo è eterno. Dentro di me.

 

L’attesa di un orgasmo è eterna.

La voglia di innamorarsi è eterna.

Bach è eterno.

Non conosco la tua eternità. Non conosco la tua anima. Di cosa mi parli, ancora?

Conosco solo il tic tac dell’orologio e la sua carica…che prima o poi si scaricherà. E fine della corsa.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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[GUEST STAR] Poetella legge Mariangela Gualtieri

23 martedì Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

poetella su…i discutibili…
chi viene a sentirla?

i discutibili

Bestia di gioia

Per tutte le costole bastonate e rotte.
Per ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo d’amore.
Per tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla caduta
e all’abbaglio. Per i miei fratelli
nelle tane. E le mie sorelle
nelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capanne
e rinchiuse e martoriate. Per le bambine
mie strappate. E le perle nel fondale
marino. Per l’inverno che mi piace
e l’urlo della ragazza
quel suo tentare la fuga invano.

Per tutto questo conoscere e amare
eccomi. Per tutto penetrare e accogliere
eccomi. Per ondeggiare col tutto
e forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottiti
si farà in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro.

Che qualunque dolore verrà
puntualmente cantato, e poi anche
quella leggerezza di certe
ore, di certe mani delicate, tutto sarà
guardato…

View original post 43 altre parole

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Curioso come m’ostini …

23 martedì Lug 2013

Posted by poetella in attesa, biografia..., consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., diario, foto di poetella, il nodo Nord, indipendenza, nuvole

≈ 13 commenti

img_4839ridotta(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

Curioso come m’ostini a credere, a lasciarmi convincere d’essere sulla buona strada verso quel richiamo, indubbiamente forte, impellente, certo, quel richiamo ad andare a testa bassa verso il mio Nodo Nord.

In  Acquario.

Ancora?

Sì, sì, ancora quell’indicazione. Quella direzione di marcia.

 

Curioso come m’ostini a crederlo connaturato, fortemente strutturato, dentro, solo da rivelare, da assecondare, da prediligere come l’unica via. L’unica possibile salvezza.

Come se ci possa essere una salvezza.

Che poi, salvezza da che?

Ma sì, lo so da che.

 

Comunque è indubbio che gran parte della strada io l’abbia fatta.

Siamo più distaccati. Più leggeri.

Siamo più ariosi. Vaporosi.

 

Eppure ci sono istanti, solo istanti, magari minuti, ecco, ma niente di più, in cui ancora vorremmo tenere, serrare, stringere, accumulare, possedere e verificare ogni momento il possesso.

Ogni momento aprire il forziere e guardarci dentro.

 

Ma l’ho detto, sono istanti. Minuti, magari. Al massimo, ore…

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

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Tanto ce la faccio…

22 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in basta!, consapevolezza, diario, dolore che guarisce, forza, foto di poetella, le cose importanti

≈ 17 commenti

Tag

calma, luce, maestro, Pierangelo Bertoli

SAM_0055_1(foto di poetella)

 

 

Tanto ce la faccio.

Reggo gli sputi del destinaccio.

Tanto poi mi lavo.

E non mi sbavo..

Scalcio, sbraito un po’. Poi scatta la calma.

Lo sai, vero? Lo sai. Me l’hai insegnato tu, Maestro.

Non serve, dici. Mettiti buona e aspetta che passi. Se non ci puoi fare niente.

Ok, mi metto buona.

Tanto ce la faccio.

Posso sempre tirare fuori i miei giocattoli dal cesto.

Ricordi minuti. Cianfrusaglie. Musichette di carillon.

Posso sempre mettermi ad attorcigliare capelli attorno al dito.

O dondolare sulla sdraia in balcone. Pure se non ce l’ho.

La sdraia, dico. Il balcone, sì.

Posso guardarmi allo specchio coi tuoi occhi. Sognati.

E aspettare.

Tanto ce la faccio.

Sono cresciuta a forza di sberle.

Non mi fa paura niente.

Basta organizzarsi.

Nessuna sa organizzarsi come me.

Magari qualcuna sì, ma il fatto non pregiudica.

 

Nessuna sa pescare mollichelle di luce nella notte.

piccole come occhi di lucciole.

 

E continuare a leggere i sogni a quel chiarore.

…

…

…

(by poetella)

 

Pierangelo Bertoli – Eppure soffia

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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poetella legge Cesare Pavese…

22 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in foto di poetella, Pavese, poetella legge i classici

≈ 10 commenti

Tag

bacca, orfeo

sam_00321(foto di poetella)

 

Ascolta poetella


Parlano Orfeo e Bacca…

 

Orfeo. È andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano già lontani Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti. S’intravvedeva tra le foglie il barlume del cielo. Mi sentivo alle spalle il fruscio del suo passo. Ma io ero ancora laggiù e avevo addosso ancora quel freddo. Pensavo che un giorno avrei dovuto tornarci. Che ciò che è stato sarà ancora. Pensavo alla vita con lei, com’era prima; che un’altra volta sarebbe finita. Ciò che è stato sarà. Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che avevo attraversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue.

Valeva la pena di riviere ancora? Ci pensai e intravvidi il barlume del giorno. Allora dissi”Sia finita” e mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela. Sentii soltanto un cigolio, come di topo che si salva.

Bacca. Strane parole, Orfeo. Quasi non posso crederci. Qui si diceva che eri caro agli dei e alle muse. Molte di noi ti seguono perché ti sanno innamorato e infelice. Eri tanto innamorato che – solo tra gli uomini- hai varcato le porte del nulla. No, non ci credo Orfeo. Non è stata tua colpa se il destino ti ha tradito.

Orfeo. Che c’entra il destino? Il mio destino non tradisce. Ridicolo che dopo quel viaggio, dopo aver visto in faccia il nulla io mi voltassi per errore o per capriccio.

Bacca. Qui si dice che fu per amore.

Orfeo. Non si ama chi è morto.

Bacca. Eppure hai pianto per monti e colline- l’hai cercata e chiamata- sei disceso nell’Ade. Questo cos’era?

Orfeo. Tu dici che sei come un uomo. Sappi dunque che un uomo non sa che farsi della morte. L’Euridice che ho pianto era una stagione della vita. Io cercavo ben altro laggiù che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa. L’ho capito tra i morti mentre cantavo il mio canto. Ho visto le ombre irrigidirsi e guardar vuoto, i lamenti cessare. Persefone nascondersi il volto. Lo stesso tenebroso-impassibile Ade protendersi come un mortale e ascoltare. Ho capito che i morti non sono più nulla.

Bacca. Il dolore ti ha stravolto, Orfeo. Chi non rivorrebbe il passato? Euridice era quasi rinata.

Orfeo. Per poi morire un’altra volta, Bacca. Per portarsi nel sangue l’orrore dell’Ade e tremare con me giorno e notte. Tu non sai cos’è il nulla.

Bacca. E così tu che cantando avevi riavuto il passato l’hai respinto e distrutto. No, non ci posso credere.

Orfeo. Capiscimi Bacca. Fu un vero passato soltanto nel canto. L’Ade vide se stesso soltanto ascoltandomi. Già salendo il sentiero quel passato svaniva, si faceva ricordo, sapeva di morte. Quando mi giunse il primo barlume di cielo trasalii come un ragazzo, felice e incredulo, trasalii per me solo, per il mondo dei vivi. La stagione che avevo cercato era là in quel barlume. Non m’importò nulla di lei che mi seguiva. Il mio passato fu il chiarore, fu il canto e il mattino. E mi voltai.

Bacca. Come hai potuto rassegnarti, Orfeo? Chi ti ha visto al ritorno, facevi paura. Euridice era stata per te un’esistenza.

Orfeo. Sciocchezze. Euridice, morendo, divenne altra cosa. Quell’Orfeo che discese nell’Ade non era più sposo né vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.

Bacca. Molte di noi ti vengono dietro perché credevano a questo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?

Orfeo.  O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo.

Bacca. Qui noi siamo più semplici, Orfeo. Qui noi crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le nostre feste più gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.

Orfeo. Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti…non vale la pena.

Bacca.  Un tempo non eri così. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dei. Tu stesso insegnavi che un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani. Tu hai veduto la festa.

Orfeo.  Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.

Bacca. Senza di noi saresti nulla, Orfeo.

Orfeo. Lo dicevo e lo so. Ma poi che importa? Senza voi sono disceso nell’Ade…

Bacca. Sei disceso a cercarci.

Orfeo. Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.

Bacca. Un tempo cantavi Euridice sui monti…

Orfeo. Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è più Euridice. Queste cose hanno un nome e si chiamano uomo. Invocare gli dei della festa qui non serve…

Bacca. Anche tu li invocavi.

Orfeo. Tutto fa un uomo, nella vita. Tutto crede, nei giorni. Crede perfino che il suo sangue scorra alle volte  in vene altrui. O che quello che è stato si possa disfare. Crede di rompere il destino con l’ebbrezza. Tutto questo lo so, e non è nulla.

Bacca. Non sai che farti della morte, Orfeo, e il tuo pensiero è solo morte. Ci fu un tempo che la festa ci rendeva immortali.

Orfeo. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L’orgia del mio destino è finita nell’Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.

Bacca. E che vuol dire che un destino non tradisce?

Orfeo.  Vuol dire che è dentro di te. Cosa tua. Più profondo del sangue, di la da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.

Bacca. Può darsi, Orfeo, ma noi non cerchiamo nessuna Euridice. Com’è dunque che scendiamo all’inferno anche noi?

Orfeo. Tutte le volte che s’invoca un dio si conosce la morte. E si scende nell’Ade a strappare qualcosa, a violare un destino. Non si vince la notte e si perde la luce. Ci si dibatte come ossessi.

Bacca. Dici cose cattive. Dunque hai perso la luce anche tu?

Orfeo. Ero quasi perduto e cantavo… comprendendo ho trovato me stesso.

Bacca. Vale la pena di trovarsi in questo modo? C’è una strada più semplice d’ignoranza e di gioia. Il dio è come un signore tra la vita e la morte. Ci si abbandona alla sua ebbrezza. Si dilania o si vien dilaniate. Si rinasce ogni volta e ci si risveglia come te nel giorno.

Orfeo. Non parlare di giorno, di risveglio. Pochi uomini sanno. Nessuna donna come te sa cosa sia.

Bacca. Forse è per questo che ti seguono, le donne della Tracia. Tu sei per loro come il dio. sei disceso dai monti. Canti versi d’amore e di morte.

Orfeo. Sciocca. Con te si può parlare, almeno. Forse un giorno sarai come un uomo.

Bacca. Purché prima le donne di Tracia…

Orfeo. Dì.

Bacca. Purché non sbranino il dio.

 

 

 

Dai dialoghi con Leucò- di Cesare Pavese

L’inconsolabile

 

 

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oggi è meravigliosa!

21 domenica Lug 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, emozione, felicità, foto di poetella

≈ 28 commenti

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mahler, sinfonia

dio, che luna oggi la luna

(foto di poetella)

sarà per questo che…

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Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia

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Il tempo a loro disposizione probabilmente …

21 domenica Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, diario, foto di poetella, Grossman, la forza dell'amore, le cose importanti, quasi racconti

≈ 14 commenti

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imparato

gabbiani(foto di poetella)

 

 

Il tempo a loro disposizione probabilmente era quasi agli sgoccioli.

Quanto?

Mesi? Un anno. Due?

Quanto era il tempo, tutto il tempo che sarebbe stato loro concesso, ancora?

Quanta vita sarebbero riusciti a condensare, a bruciare fino allo spasimo, tutta serrata nelle ore che restavano?

Ogni minuto era stato vissuto così. Da sempre.

Dall’inizio. Tutto concentrato, contratto nel poco tempo disponibile.

Forse questo il segreto di quella medicina che era arrivata al posto che doleva, sanandolo.

Forse questo il segreto del loro ritrovarsi sempre accesi, affamati. Gonfi d’attesa.

Bombe innescate, programmate per esplodere.

 

Sì può vivere esaltati ogni istante se si sa che ci sarà un susseguirsi d’istanti, ore, mesi, giorni, anni, ancora. E ancora?

 

Loro non volevano questo. Non l’avevano mai chiesto. Mai richiesto.

Sì, all’inizio lei, forse, s’era spaventata della fine. Aveva protestato, sperato in proroghe, aveva anche pianto nella paura del mostro che si sarebbe materializzato, un giorno. Dell’addio.

Ma poi, poi, no. Poi no.

 

Aveva imparato da lui. E lui da lei, che quello che volevano era esattamente quello che avevano.

E sapevano, avevano saputo ottenerlo. E conservarlo. Erano stati bravi.

In un libro lei aveva letto “…forse non gli ha insegnato nulla, sì è limitata a soffiare via la polvere da un testo antico chiuso dentro di lui”* e aveva scambiato i pronomi. Poi li aveva rimessi a posto.

Lei, lui. Insegnare, imparare, soffiare via.

Scoprire il nocciolo della loro vera natura.

Esternarsi senza ombre.

 

“ci lasciamo sempre con un seme di desiderio. E lui germoglia” aveva detto lui.

Ma avrebbe potuto dirlo anche lei.

E quando finirà, finirà.

“bello come in sogno o come nei templi indiani”* così era, per loro.

 

E quando finirà, finirà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

*da “Col corpo capisco” di David Grossman

 

 

.

Oblivion – Piazzolla

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….

20 sabato Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 22 commenti

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.sono strafeliceeeeeeeeeeeeeeeee!

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Ma sì, lo so, a una certa età certe cose si sanno…

20 sabato Lug 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Chopin, diario, emozione, foto di poetella, pensieri sparsi, pioggia

≈ 20 commenti

Tag

maestranza, nonno, pioggia, primo 900, profumo

IMG_3963ridotta(foto di poetella)

 

 

 

Ma sì, lo so, a una certa età certe cose si sanno!

 

lo so bene che la pioggia, quella che picchia forte sul tavolino del balcone (che non piace proprio a tutti, ma a me sì), lo so bene che invece la pioggia che picchia come fosse tutta una maestranza al lavoro sulle volte di una cattedrale, e tic e tac e tic tic tic e tac e toc e tic e toc

lo so che la pioggia che tira già la tenda grigia che si porta via la città, quasi tutta quella che prima se ne stava lì, laboriosa, affaccendata e sfaccendata come una grande, maestosa, unica, straordinaria città che Roma sa essere,  vista dal settimo piano

 

ma sì, lo so, a una certa età certe cose si sanno!

 

Lo so  bene che la pioggia, quella che ti fa pensare che tutto potrebbe forse tornare pulito, originale, senza stratificazioni di sbagli su sbagli, pronto a ripartire, luccicante, profumato di pioggia, che quel profumo piace a tutti, che da piccola dicevo  a nonno Profumi di pioggia! ed era vero, io ce lo sentivo quel profumo, ma magari era il dopobarba, ma io adesso, quando sento profumo di pioggia penso sempre a nonno mio, che era alto alto, che il militare l’aveva fatto nei Corazzieri, (mica facile uno alto uno e novanta, nel primo ‘900!), ma ora che c’entra nonno, dicevo

 

dicevo, appunto che sì, lo so, a una certa età certe cose si sanno!

 

Lo so bene che la pioggia, quella che pensi Meno male che sto a casa e me la gusto col naso al vetro e, guarda gli alberi! Guarda le righine fitte fitte d’argento, guarda i gerani come protestano e la ringhiera del balcone che sembra uno xilofono! E  guarda che fulmine, e senti il tuono e di nuovo il fulmine e io che sto qui, al coperto, finalmente al coperto, almeno una volta al coperto, senza prima linea, senza dover attaccare, difendersi, e farsi fare prigioniera, al coperto a guardare la battaglia che infuria e io, neutrale, che ho vinto in partenza e quindi, certo, certo che lo so

 

ma sì, lo so, a una certa età certe cose si sanno!

L

Lo so bene che la pioggia, la pioggia piace a tutti. Ma a me, mi sa

 

un pochettino di più. Forse. O forse no

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

Raindrop – Prelude by Chopin – Summer Sonatina

 

 

 

 

 

.

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Se non fosse…

19 venerdì Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, biografia..., consapevolezza, foto di poetella, poesia

≈ 8 commenti

Tag

fossile, la vita, vento

SAM_1060

(foto di poetella)

Ascolta poetella

.

Se non fosse

che come un suono

un vento

 

i pensieri attraversati da

[intanto ripetere piccoli gesti

mansioni note

ingenui inganni]

Non ferisce nel suo viaggio

non spacca, non muta

il mondo

la nota

solo smuove un po’

fa vibrare

 

Se non fosse che di te

mi trema tutta la rete dei progetti

trema e s’assesta attorno

la scaglio avanti – ridisegno – rileggo

intrecci e luci e percorsi

Sedimento traguardi

 

Se non fosse

Se non fosse per

me ne starei probabilmente

immota

come un fossile che ha dimenticato

 

Che non sa più la vita

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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ri-post “E sarà meraviglioso…”

18 giovedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, attesa, Bellezza che salva, crescere con l'amore, desideri..., fedeltà, libertà, nostalgia, poesia, speranza, vecchie mie...

≈ 10 commenti

Tag

anime, conosciamo, lo specchio

Michelangelo e il Marmo(foto dal web)

Ascolta poetella

 

 

 

E sarà meraviglioso, vedrai, come

sempre è meraviglioso guardare

la pioggia scendere impetuosa da dietro i vetri

per un bambino che non ha paura

per chi è bambino sempre

e non ha paura

quasi più.

 

Sarà meraviglioso come guardarsi

le mani pulite    lavate via tutte le scorie

del passato

le mani aperte verso il cielo

 

lo so. Sentimi. Sarà meraviglioso

per noi che conosciamo la grandezza

che sappiamo lo stupore

che ci accende la musica

di questa nostra libertà

di prigioni slegati

ritrovata la casa

il fuoco  e lo specchio.

 

Sarà un cantico      una laude al destino

generoso e benevolo

ritrovarti

sapiente la trama che ha steso i giorni

sapienti gli occhi che hanno visto

riconosciuto

intrecciato

queste nostre anime di seta e oro

splendente veste di festa

attorno ai passi di danza. Insieme.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

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In libreria: “Amori amari” di Lucia Piombo

16 martedì Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 33 commenti

ecco qui…
ce l’abbiamo fatta…
e ora, a voi!
Leggere, please!

Matisklo Edizioni - blog

La prima volta che capita di leggere Lucia Piombo (o Poetella, per chi la conosce attraverso il suo blog) è sempre una bella sorpresa.
Sarà per la freschezza che attraversa la pagina, sarà per il linguaggio preciso ma mai avvitato su se stesso, o forse perché in un mondo sempre troppo popolato da scrittori che si sentono “arrivati” Lucia è una che non se la tira, non si pone sul poetico piedistallo, non sbatte in faccia al suo lettore le sue capacità come a dire “guarda qui come sono brava”. Anche se potrebbe benissimo farlo, e sarebbe perdonabilissima, perché brava lo è veramente.
Ma a lei sembra non interessata a sentirselo dire, quello che le importa è comunicare attraverso la sua poesia. Raccontare, anzi mostrare, un pensiero, un’emozione, una situazione.
amoriamariIn Amori amari – monologhetti e dialoghetti di amori infelici Lucia Piombo colpisce dritto nel centro del suo bersaglio:…

View original post 837 altre parole

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Non è supporto di sicurezze…

16 martedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, poesia

≈ 11 commenti

Tag

aria, casa, il tempo, porta, vento

(foto di poetella)

ascolta poetella

Non è supporto di sicurezze

[sta’ sicuro] che cerco

in quei tuoi occhi

di millenarie onde di vento non c’è

stabilità nell’aria c’è azzurro

c’è moto e immota quiete

ignora feretri di fantasie il cielo diffonde

meraviglia e tu, tu

i tuoi occhi che nessuno vedrà accanto ai miei

non si faranno epifanie tu io

ma imparerò

imparerò a nascondere il disordine

di questa casa cuore ai miei occhi nei tuoi occhi

mi basterà basterebbe ci basterà

la bolla di sapone che specchia il mondo

dal suo dentro d’aria e d’amore

 

 

ché  ho svuotato stanze e stanze

sgombrato armadi e ripostigli in questo mio

ora mio solo mio spazio dei sogni

 

e aspettiamo adesso cosa ci porta il tempo

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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Entra luce a tratti

15 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Borodin, consapevolezza, crescere con l'amore, desideri..., emozione, foto di poetella, musica, notturno, poesia

≈ 8 commenti

Tag

azalea, borodin, luce, nubi, petite suite, pianto

IMG_4596(foto di poetella)

 

 

Entra luce a tratti

in questa mia cattedrale

di desiderio

e se poi mi sporgo

[e mi sporgo certo]

dalle sue guglie oltre me

oltre noi presenti assenti al tempo

al tempio del mio cercarti

in ogni stupore in ogni bagliore

d’imprevedibile bellezza

allora

ce n’è, ce n’è che sale su

dalle note di Borodin che ascolto scende

dalle nubi gonfie di pianto [di pianto?]

respira traspira

dai piccoli fiori di una  giovane azalea

generosa. Due, nuovi, vedi?

 

Intanto imparo a conservare intatti

quei filamenti di luce

luce per quando (inarrestabile) scenderà

la notte

sul nostro essere noi.

…

…

…

(by poetella)

Borodin-Petite Suite-Nocturne

 

 

 

 

 

.

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Lenta lenta …

15 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa

≈ 16 commenti

Tag

luce, pace, pozzo

andrè beuchat-acquaforte

(tempo sospendi il tuo volo)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Lenta lenta lascio fluire

questo sciame di minuti senza rintocchi senza

candela che consumi

acqua che finisca, nel mio pozzo

di luce chiara di luna piena

pieno di pace a onde     a onde attorno

al sasso che lancia il mio cuore fino al fondo

affonda e s’imbeve di luce

se ricordo e ricordo e aspetto

armonica

 

immersa sommersa spersa

nel pensiero di te

che mi sai

e lo so che lontano ogni tanto sorridi

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

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Eccoti! Sei tornata dal lungo viaggio, dirai…

14 domenica Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, passione

≈ 13 commenti

Tag

la voce, luce, lungo viaggio, sequoia

IMG_3758(foto di poetella)

 

 

Eccoti!

Sei tornata dal lungo viaggio, dirai.

Dove sei stata?

Settantasette volte sette ho girato il mondo

[le mie parole sul tuo collo]

in un giorno, in due, in sette, in dieci

Settantasette volte sette ho visto nascere

e morire il sole

 

ho aspettato ansiosa la luna  

e le sue sorelle stelle

in un giorno, in due, in sette, in dieci

[bevi le mie parole, adesso. Respirale!]

e la voce del cielo

 

Settantasette volte sette ho guardato gli abissi

e le vette delle montagne e oltre e oltre

[il tuo corpo è il mio tronco di sequoia. Racchiudimi!]

e contato i grani di sabbia

stesi sui miei ricordi

 

 

Settantasette volte sette

ho cercato i passi del ritorno

e s’infiammavano di luce le ore

sulla scia azzurra dei tuoi occhi di quarzo.

 Eccomi, adesso. Tornata.

Fammi stare in po’ con te. Dai.

…

…

…

(by poetella)

.

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E si comincia!

14 domenica Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Evviva! tra poco on line…. il nuovo libro di poetella…e altre belle cose da leggere!

Matisklo Edizioni - blog

libriinizioblogDopo mesi di duro lavoro per preparare i libri, le copertine, il sito, il blog e tutto quel che riguarda l’aspetto legale, amministrativo, fiscale e contabile, finalmente ci siamo.

Da stanotte siamo ufficialmente on-line con Matisklo Edizioni, progetto per molti versi rivoluzionario e sicuramente originale: una casa editrice digitale impegnata nella costante ricerca di libri validi da pubblicare e diffondere.

Entro pochi giorni saranno disponibili i primi titoli:

  • Dente di cane di Ciro Vittorio Formisano
  • Amori amari di Lucia Piombo
  • Farfalle nel temporale di Anna Rossetto
  • Terra bruciata di mezzo di Mirko Servetti

Tutti i dettagli li trovate sul nostro sito e sulle nostre pagine Facebook e Twitter.

Ci teniamo solo a ribadire che abbiamo fondato Matisklo Edizioni perché crediamo che non tutte le risposte si possano trovare nei libri, ma un buon libro è un ottimo punto di partenza per iniziare a porsi delle domande…

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Ma che ne so se perché noi, mai…

13 sabato Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, atmosfere magice, attesa, diario, emozione, felicità, passione, pensieri sparsi, poesia

≈ 20 commenti

Tag

abbraccio, ardente, previsioni meteorologiche, specchi

lava 1(foto dal web)

 

 

Ma che ne so se perché noi, mai

– Che ti va per pranzo, oggi?

Noi mai, – Il pane è più buono. Dove l’hai preso?-

Che ne so se perché noi, mai, mai – Allora, dove si va in vacanza?-

O – Mi lavi la camicia azzurra?-

Mai questo o altro, come questo,

e il condividere

 e la faccia del mattino e i doloretti sparsi,

e la faccia della sera, stanca di fatiche innaturali. Noi, mai…

 

Ma che ne so se perché noi, mai

– E no! non mi va di andarci. Vacci da solo da tua madre-

 

Mai – Esco. Non lo so quanto ci metto.-

E mai, mai, mai – Apparecchi tu che intanto io annaffio il balcone ?-

 

Noi, niente balcone, niente tavola da apparecchiare.

E sparecchiare.

Niente camice da lavare e stirare.

Niente cassetti da riordinare e disordini da tollerare

Noi niente spesa da fare o rimandare

né programmi. Né progetti. Né previsioni

meteorologiche o no. Ché il tempo, che è il tempo?

non c’è tempo. Non  c’è mai tempo.

Non c’è più tempo.

 

Noi, niente – Lascia perdere che, meglio se faccio io –

 

Ma che ne so se perché noi, mai. Mai!

 

Noi solo – Domani puoi?-

 

E allora il cuore che si frantuma in mille specchi, in ognuno i tuoi occhi,

in ognuno i tuoi meravigliosi occhi,

incredibili occhi

solo per me, occhi di forziere di pirati

occhi di acquerello antico

 

e dentro gli specchi ci cavalcano gli angeli

al galoppo, al galoppo e gridano,

gridano scalmanati in tumulto e non si fermano, 

non si fermano fino a che ecco! Non l’accogli

tutti

e con loro me

 

in quel tuo ritrovato abbraccio ardente

 

che tutto rapprende, tutto annulla. Come lava.

…

…

…

(by poetella)

.

 

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E invece pensami grande grande, oggi…

12 venerdì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, desiderio, foto di poetella, passione, poesia

≈ 21 commenti

Tag

ghiaccio, nuvola

fuoco1(foto di poetella)

 

 

E invece pensami grande grande, oggi

Rosso rosso pensami

pensami affastellato

Uno sull’altro, uno sull’altro pensami pensieri roventi

pensami cubetto di ghiaccio che scivola

sulla schiena pensami trasalimento sobbalzo

brivido

ché lo sai come sono

anche,

lo sai

la nuvola bianca

diventa rosa, rossa e poi scroscia

 

le  sai le unghie e le ciglia che ti sfiorano il petto

il soffio di fata delle labbra

la morsa della voglia

 

e allora pensami fondo fondo, oggi

incatenato pensami

e chiamami

che corro e t’incendio, io. Ti sciolgo

…

…

…

(by poetella)

.

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Dice, no, l’azalea no…

11 giovedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, Bellezza della natura, la forza dell'amore

≈ 9 commenti

Tag

azalea, coccole

Dice, no, l’azalea no.

Quella è acidofila. E a Roma, con quell’acqua [buona, però, l’acqua di Roma] ma alle azalee no, non piace.

Che te la compri a fare. Sì, bella, tutta fiorita, tutta bianca. E poi?

Cadono i fiori e buona notte. La puoi pure buttare.

Ma io no.

Acqua senza calcare. Concime. Coccole. Luce buona. Sbocciolatura eseguita a regola d’arte.

Tutti i giorni a spiarla, a curarla. a sussurrarle paroline dolci. Mi ci vedi, vero?

A sperare.

 

E lei….

Tenera!

è fiorita! SAM_1068 SAM_1071

visto?

è rifiorita!

…

…

…

(by poetella)

.

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Pensami. Piccolo piccolo pensami…

10 mercoledì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, desideri..., empatia, fedeltà, nostalgia

≈ 26 commenti

Ascolta poetella

 

 

 

Pensami. Piccolo piccolo pensami

poco poco,

mollichella di pane

che ho fame!

chicco di riso gocciolina di pioggia

pensami

che piove e s’asciuga la terra in un attimo.

 

Pensami

sospiro sottile di gatto che dorme

pensami, dai, ché

 

dorme l’estate fa sogni leggeri

e tu pensa co’ un filo di voce

 

sul filo dell’anima pensami

 bagnami un po’ le radici. Ho sete

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

 

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adesso, però…

09 martedì Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 32 commenti

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scrivimi! Dai…

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Come ci fossero mille occhi nascosti…

09 martedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, foto di poetella

≈ 14 commenti

Tag

occhi, ombra, silenzio

SAM_0054(foto di poetella)

 

 

Come ci fossero mille occhi nascosti

mille e mille che guardano e guardano

un po’ di sguincio, un po’ sotto sotto

 

e mille nascondigli.

O bocche mute.

Mica lo so perché ho avuto sempre questa impressione

specie di notte. A guardarli.

 

Quel loro silenzio che basta a se stesso

o il sommesso mormorio. Anche quello

 

che fa sgorgare i pensieri

gravidi di possibilità [come quasi tutti i pensieri. Almeno]

 

Alberi. Compagni discreti di questo mio faticoso

accaldato viaggio

vi benedico

grata dell’ombra.  Che non chiede.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

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Il punto è proprio questo…

08 lunedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, poesia

≈ 21 commenti

Tag

il tempo

SAM_0940(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Il punto è proprio questo.

Che poi, la Bellezza! La Bellezza!

Certo, vedersi ballonzolare attorno una figuretta [figuretta?] che pare uscita da un quadro di Bosch, solo alcuni particolari  trascurabili mancanti,

grande corpo tondo, una specie di sfera flaccida e traslucida,  con una testa disfatta ed in progressivo ulteriore disfacimento, e due fili di gambe tutte striate di sofferenza, di malattia, di malumore mescolato, impastato a paura

[come si cambia quando il tempo scava e gonfia disarmonico,

in armonia con la disarmonia della mente]

una figuretta [figuretta! ma quale figuretta] che s’aggira e chiede e pretende

mi senti? Mi guardi? Mi rispondi? Mi dai? Mi fai?

e s’intrufola, cerca d’intrufolarsi in ogni ora, in ogni minuto, solo il sonno no, magari vorrebbe anche il sonno,..

E sorride e cerca complicità, fa dispettucci, fa propostine, fa complimenti, fa …

 

ma quale complicità, quali dispettucci, quali propostine, quali complimenti,  ormai?

E poi il fare, poi,  e fare e fare. [se mi muovo in continuazione non penso]

 

Il mio sorridere falso [tutto bene, va tutto bene, dai, tutto ok]come un lago fondo che sotto ribolle.

È  un cratere di vulcano.

 

Il punto è proprio questo, comunque.

 

Provare, non provarci più, provare ancora e poi no, e poi ancora a smontare intere torri di Babele, ricostruendole sperando nel miracolo del linguaggio. Comune. Del comune sentire, o risentire, almeno

[ma è stato mai comune?]

Forse che ognuno non s’ascolta da sé, pensando di parlare? Non sono forse mai solo  tutti monologhi con  pubblico parlante? Che non ascolta che se stesso. Tra l’altro.

 

Certo, ascoltare, [ascolto e non  parlo] così, ascoltare dell’Europa League, del calcio mercato, tutto il giorno, tutto il giorno, e quello alla Roma, e quello non si sa, e quello perché non lo comprano, tutto il giorno, tutto il giorno,  e Dodò, e Balzaretti [ma che vogliono da me costoro?]

Tutto il giorno, tutto il giorno,

e lo spazzolino e il rasoio lasciato sul lavandino, il pigiama appeso alla porta del bagno, no, non all’attaccapanni, proprio a cavalcioni della porta, che non si chiude. E chiudi le finestre che entrano i pipistrelli! 

E il fresco della sera resta fuori, la fantasia, il vento, la casa che bolle come un paiolo di streghe.

Fossi una strega farei sparire tutto questo. Alacazar! Era quella la parola magica? Mi sa di no.

 

 

Ma sai che ti dico? Il  punto è proprio questo.

Altro in testa, basterà? Considerazioni, valutazioni. Ricordi.

Altro. Corpi? no, non corpi. Un corpo. Perfetto. che tiene su una testa perfetta, capelli perfetti, occhi perfetti

[dio, i tuoi occhi!]

bocca perfetta che dice parole perfette o perfettamente  tace, quando c’è da tacere, che non serve parlare. Con te.

 

E dunque sai?  sai che ti dico? Il  punto è proprio questo.

 

Non possiamo chiedere la luna! Abbiamo già le stelle!

 

O, per lo meno, le abbiamo avute. Contentiamoci.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

 

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ricordatelo, mia cara…

07 domenica Lug 2013

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

…”non dobbiamo chiedere la luna…

abbiamo già le stelle”

…

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niente parole: Musica!

07 domenica Lug 2013

Posted by poetella in Liszt, musica

≈ 7 commenti

 

 

 

 

 

 

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e questo il mio secondo…

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il terzo. Vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

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eccomi qui…

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