Ma tu, tu pellegrino
tra le mille parole
– mie mille parole –
di miele di roccia di sole di sale
di nuvola
di pioggia fina fina
che tutto l’assorbe e beve e vive e tu
tu, di venti forti stranieri coi bei nomi
che spostano vela
gonfiano storie
spezzano timoni
e cambiano rotte di destini
Tu di sapore dolce
in bocca
Tu di sete, mia sete
infinita, ah! mia sete
di sempre da sempre
tu che affami e sazi
tu che indichi e strazi e scrivi
sulla pietra inciso a fuoco
la mia radice d’esistere
tu! Tu che non so dire
e dico e non so
e ancora dico
tu mia ultima primavera
ultimo cambio di pelle
ultimo canto prima
del silenzio delle eterne notti
tu, mio tu
ascoltami.
Sono io che ti metto essenze
nell’aria. E note
Accendo lucette. Sono io
che lucido lo specchio. Per vedertici brillare
…
…
…
(by poetella)