Ho provato a convincermi che bastasse
di giorno, per tutto il giorno
occupare ogni spazietto, ogni avanzamento di lancetta d’orologio,
sì, lo porto ancora con le lancette, io, non mi piace il digitale
occupare al meglio ogni avanzare della luce e ogni indietreggiare fino a sera
fino al buio fino alla fine stop pausa
riposati!
Occupare
con questo e quello,
ma sì, viaggetti
belle chiese da guardare e giardini e archi rampanti e porticati
e volte
e vicoli in salita o in discesa
però quelli in salita li vedo meglio
tendo a scivolare, in discesa io.
Ho provato a convincermi che bastasse
quel bel vassoietto di Meissen, ‘735-40
spade incrociate sotto vetrina
intatto perfetto e guarda che fiorellini guarda che pennellate
guarda che dorature che lobature che garbo
e guarda che fiori, in balcone
senti che profumo
senti che cinguettii
senti come rispondono alle note che escono dal pc
come cantano in coro
senti come canta la ragazzina del quinto piano
senti come cantano Borgatti e Zenatello
insomma, ho provato a convincermi che bastasse
tutto questo turbinio di bellezza fino a sera
ma a sera, tutte le sere, immancabilmente tutte le sere
tutte le stramaledette sere
tardi, presto
tutte le sere le notti mettendomi a letto ho sempre detto piano piano
buona notte, amore mio. E tu non hai sentito.
…
…
…
(by poetella)
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