È indubbio che tu non sia [non sia mai?]
non sia più nelle mie consuetudini.
In quel racimolare schede traforate di giorni
catalogare mansioni e missioni
riordinare armadi e previsioni.
Ascoltare fruscii o concerti interi dedicati
da non so chi, non so perché.
Ma va bene così.
È indubbio che tu non sia [non sia mai?]
non sia più nelle mie consuetudini.
Cosa potrebbe mai essere consueto in questo
lampo che ogni tanto m’abbaglia
e non per la mia rinomata miopia
né per un mai imparato corretto uso
d’occhiali da sole.
Ho imparato invece a barcamenarmi
tra una nota e l’altra, un fiore, una voce
che non è la tua, lontana
ma la mia, che, stranamente
non ostante…
ancora e sempre canta. Di te.
…
…
…
(by poetella)
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