Il fioraio m’ha regalato un fiore
oggi. Ero andata per del concime e una piantina.
piccole roselle salmone, che poi è una begonia, la piantina, ma bella
bella come una giovanetta a Pasqua, col vestitino rosa
che non si porta più.
Attorno c’era una festa, un gozzovigliare di colori
Un parapiglia.
C’erano ciclamini, è la stagione, orchidee altere e gloriose
bianche rosa panna
affogate nel verde lucido dei benjamin e delle yucche e delle gardenie
tutte che si stringevano compatte
tutte a vantarsi del profumo
e garofani e rose, ah! Le rose,e i gigli e quello strano fiore che m’ha regalato
appunto, profumo da stordire
sembrava una fresia, ma no. Non so. E lui non sapeva.
Piace a mia moglie, dice. Io porto a lei tutti i giorni. Parla così.
Mica tutti i fiorai conoscono i nomi dei fiori.
Che importa il nome?
Se non do il nome a quello che provo per te
non importa, no?
Ché io lo so cos’è. Com’è. Quant’è.
…
…
…
(by poetella)
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