C’era uno strano silenzio dove
solo poco prima
a ventaglio
si sparpagliavano teste e grida e zaini
e corse. La scuola riempiva le sue stanze di buio
si ritraeva nel suo mondo sospeso
in attesa. E quell’unica foglia in cortile
tremolante,
come spinta ancora dal tumulto appena passato
restava salda, unica, ancora lì a godersi la pace.
Io con lei.
Fino all’arrivo del merlo.
Una presenza vibrante nell’immobilità dei rami.
Testa a destra, a sinistra, piccoli scatti.
Un verso.
Poi, via!
Avrebbe voluto comunicare con la foglia?
chi lo sa. Forse.
Ma parlavano lingue troppo diverse.
…
…
…
(by poetella)
.