Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,
non è perché le ore si snodano lente e larghe, fiumi di pianura, scandite da filari di alberi e ombre
non è perché si vorrebbe il salto, la caduta libera, invece di questo rettilineo scorrere senza intoppi e incontri, questo sorridere alle nubi, oscurato il sole, ma presente.
Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,
non basta questo motivo per andare a cercarsi i picchi di montagne innevate, le rapide, il ribollire d’onde. Si sta quieti.
Non si lanciano segnali di fumo e richiami d’aquila.
Non si cerca di tirarsi dietro fronde dalla riva, per muovere un po’ l’acqua.
C’è un tempo per lo schianto e un tempo per la quiete. Che lo si voglia o no.
S’impara a bastarci. Senza stare a chiedere soccorsi. Mai piaciute le persone che troppo chiedono.
Figuriamoci se…
Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,
che stiamo ad implorare le tue parole e le labbra, le braccia, i tuoi occhi. Ce li teniamo in mente, gemme di grotta, e sappiamo la via. Conosciamo la mappa. Presto si riapriranno le chiuse.
E sarà cascata. Selvaggia.
…
…
…
(by poetella)
e niente musica. Ecco. Silenzio.
(P.s.
è una cosa di quasi un anno fa…Ora non ho moto tempo per scrivere. E me ne dispiace. Ma lo ritroverò…Giuro!)
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