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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: gennaio 2014

pioggia…

31 venerdì Gen 2014

Posted by poetella in foto di poetella

≈ 20 commenti

Tag

fotografia, pioggia

gocciolineimmaginamisotto l'acqua

 

e buona notte!

 

 

 

 

.

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Immaginami tra vent’anni…

31 venerdì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza, cosa sarà di noi?, crescere con l'amore, foto di poetella, la forza dell'amore, pace, poesia, vecchiaia

≈ 18 commenti

Tag

amore, anima, bellezza, crescere, fotografia, poesia, vecchiaia

immaginami(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Immaginami tra vent’anni, puoi? E poi

raccontami il sorriso che vedrai, dimmi

dimmi che sarà come il santino sulla mensola

con la lucina davanti

 

Dimmi che sarà copia di quello

che m’allaga il viso quando

mi guardi, adesso, che ancora mi fai

bella e tua

Ancora mi fai ragazza, ogni volta

E ogni volta sposa.

…

…

…

(by poetella)

.

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Quando mi chiami…

30 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, foto di poetella, poesia

≈ 18 commenti

Tag

amore, poesia

IMG_4003ridotta

(foto di poetella)

 

 

Qui la voce di poetella

 

 

Quando mi chiami

quando tagliuzzi lo spazio e il lontano

quando lasci andare a mani aperte le rondini nel mio cielo d’inverno

con quella tua voce di girasole

 

io, senti, mai, mai, mai quando mi chiami

potrei continuare a fare quello che faccio

mai potrei continuare a dire quello che dico.

 

Quando mi chiami devo fermarmi

come ci si ferma se si sente rombare il  tuono

e si guarda su, o fuori se si è chiusi in cucina o in camera  o chissà dove

chiusi, farfalla imbozzolata

 

si guarda il cielo, fermi.

 

E s’aspetta.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina…

30 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, diario, la forza dell'amore, le cose importanti, vecchie mie...

≈ 8 commenti

Tag

amiche, amore, fede, ma tu ci credi?, pioggia, sto bene, ti amo

balcone-pioggia

(foto di poetella)

.

Apre la porta e Bello! vieni, vieni in cucina, dice, mentre chiude. Sto stirando.

Niente di meglio, pensa. Fuori che piove bene bene, l’amichetta, le chiacchiere, che neanche t’accorgi che stiri. A ciccio.

 

Beh? Guarda la camicia, stira bene il colletto, poi lo spallone, poi poggia il ferro, la guarda e ancora Beh?scuotendo piano la testa. Indagando.

Al solito. Risposta secca. Smorfietta  della bocca. Accavalla le gambe. Accende una sigaretta.

Nessuna nuova, buona nuova. Tu?

Io? Iiiio? Ci  mette parecchie i e gli occhi sgranati come avesse aperto un forziere dei pirati.

Io alla grande! Cristì, proprio alla grande.

Ti si vede, sa’? bella faccia. E sorride, Cristina, niente invidiosa. Sono amiche da tanto.

Porca miseria, sessantun anni e mica ti si vedono. Ma come cacchio fai?

Come? Intanto riprende a stirare. Allegramente, come una Cenerentola serena. Infaticabile.

Come faccio? Cremette. Cammino parecchio. Mangio poco. Prendo l’Aloe.

Te lo dico io che prendi te, fa Cristina. Ridono.

 

Fuori rinforza. Proprio un bel diluvio. Pure la grandine. Si sente il rumore saltellante. Angeli che scrivono a macchina. Tutti insieme. Come ci fosse una consegna, a breve. Diluvia.

Viene giù tutto il cielo.

Battaglia di dei, fa lei, tra gli sbruffi di vapore.

Ma tu ci credi? Se ne esce Cristina.

A che?

Agli Dei. A Dio.

Ma come ti vengono?discorsi teologici, oggi? Propensione al filosofeggiamento? Ha preso un tono di scherzoso sfottimento. Sorride. E stira. Pare che da un momento all’altro si metta a cantare.

Se fosse sola lo farebbe sicuro.

Comunque no, direi di no. Non ci credo.

Cristina va alla finestra e guarda il diluvio. Magari cerca qualche luce che esca dalle nubi. Tipo film biblico. Ma  niente. Tutto nero nero. Compatto.

Eppure, dice, una volta…

Eh, una volta. Ora no.

Cioè, aspetta, aspetta, fammi capire. Cristina scandisce le parole. Sei diventata atea?

Senti, fa lei. Posa  il ferro, appoggia tutte e due le mani sulla tavola da stiro, se la guarda e Senti.

Atea, non atea. Che ne so. Io non ci penso. Messo via. Accantonato. Altro da pensare. Fine.

 

E non preghi mai? Cristina pare quasi addolorata. Quasi costernata. Incredula. Spaventata da quest’ammissione. Inquieta, come davanti a un niente nero, con qualcosa in faccia che non si sa che è.

Pregare? Certo che prego.

Ah, ecco. Si tranquillizza.

E certo che prego. Prego lui…ti prego! Dammi un bacio. Subito. Adesso. Che se no mi calano gli zuccheri!

Scema, sbotta Cristina, sconsolata. Facciamoci il caffè, va’…che amica scema che c’ho.

..

…

…

(by poetella)

e, per chi volesse un bel temporale in sottofondo…qui!

.

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Comunque forse se mi metto a scrivere…

29 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, poesia, vecchie mie...

≈ 18 commenti

Tag

amore, bellezza, poesia

SAM_1181

(foto di poetella)

.

qui la voce di poetella

.

Comunque forse se mi metto a scrivere
se mi metto a scrivere

forse, dico forse, certo,

ma magari riesco a riprendere un po’

di me, a raccogliermi

ché m’ero persa, sciolta come colore

nell’acqua, a onde concentriche


prima un piccolo punto vibrante

sospeso, come un’esclamazione

un richiamo di tortora

un’idea, un sorriso ancora nella mente

poi un’espandersi di vortici

di rimescolamenti di sogni

e di carne

un aspettare certi del dono

un cedere al tocco bruciante del dio

tremando
                                          [tu sei una Dea, hai detto]


Zitto. Non parlare.

Le parole che voglio non le hanno ancora inventate

Le parole degli amanti sono aria

vapore, zitto


Ho dimenticato le cambiali della vita

sul tuo cuscino verde

le ho bruciate, forse.

E sorridevi, sulle labbra una mia lacrima


Che anche un’estasi può far piangere.

Non serve essere santi

per sbigottirsi del paradiso

…

…

…


(by poetella)

(29.12.2011)

.

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Le cose stanno così…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, cosa sarà di noi?, fedeltà, felicità, foto di poetella, indipendenza, innamorata pazza, la forza dell'amore, libertà, morire d'amore, poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, amore vero, bellezza, crescere, passione, sto bene, ti amo

isola

(foto di poetella)

.

Lo so bene. Ormai conosco tutti i percorsi. L’andata e il ritorno.

Il crescere e il calare. E quel galleggiare come di foglia sull’acqua. Come di ramo spezzato.

Di barchetta di carta. Via. Per la corrente.

Conosco l’evoluzione del percorso. I picchi. Le cadute.

 

Lo so come vanno le cose.

Quel senso di ubriachezza sazia.  Di luce. Di abbaglio. Di spossatezza infinita.

Il passo lento. Che tanto, dove devo mai correre, dopo? Quell’andare tra mille gambe su per le scale della metro. Salire, scendere. Con le labbra che bruciano per i troppi baci.

Camminare da sonnambula.

 

So come mi lascio scivolare addosso il suono dei battiti cardiaci dell’orologio, il vento delle cose da fare. La pioggia della noia.

So come, per un po’, la prima settimana, diciamo? sarà tutto un ricordare, un intrecciare scene e scenette, fino a consumarle come foto troppo stropicciate, prese e rimesse via, riprese e rimesse via, fino a vederle quasi evaporare, scolorare, sbriciolare.

E i miei pallidi richiami d’amore, magari. Ogni tanto.

Messaggini. Qualche mail. Qualche foto.

Cinguettii di colibrì, ogni tanto.

Ché non mi piace fare troppo fracasso. Preferisco sparire come una nebbia. Te l’ho detto, no? La tua isola si vela di nebbia, adesso. E sparisce. Per un po’.

 

Le isole che si rispettino non devono essere troppo grandi. Troppo affollate. Troppo note.

Meglio se non se ne conosce l’esatta collocazione sulla mappa. Meglio trovarsele davanti all’improvviso, all’alzarsi della nebbia.

Ti piace questo gioco. Anche a me.

 

Poi, in fondo, la mappa ce l’hai.

 

La prima settimana scorrerà via così. Poi comincerà la discesa. Giù, giù, giù, un pozzo nero.

Rocce sedimentarie, basalti, rocce metamorfiche, giù, giù, giù, graniti, ossidiane, verso il centro della nostalgia.

Un buco nero fondo come il più fondo dei pozzi petroliferi.  E anche di più. Oltre 6.000 kilometri.

Fino al centro della terra, infocato d’amore.

La seconda settimana sarà così.

E niente cinguettii, niente richiami di colibrì. Silenzio.

 

Infine, magari, ci sarà ancora un’altra settimana. (ma sì, che ne sai? hai detto, non si può mai dire!)

E sarà quieta. Lo so. Di una calma distratta. Noncurante. Volutamente scordarella.

E libri, e musica e faccende. E viaggi e incontri. E magari pure scontri. No! Non con te. Mai con te. Mai più con te.

Nebbia fitta attorno all’isola.

 

Niente vento. Niente pesca di perle.

Silenzio.

 

Fino a che si vedrà all’orizzonte la vela della tua nave.

Senza  fil di fumo, che quello non è mai stato di buon auspicio.

 

E l’isola uscirà dalla nebbia. Ci sarà vento forte. Gran turbinio di rami. Gran movimento d’onde.

Profumo di terra.

 

Ti accoglierà nella sua baia, l’isola,  tiepida di sole.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

.

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e ora è notte…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?

≈ 8 commenti

Tag

amore

1625735_10202406261310132_513843980_n

tempo di ricordi…

.

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la nebbia…stamattina

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, foto di poetella, nebbia

≈ 2 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, luce, nebbia, Ricordi

1011121_10202406325671741_146010453_n

avvolgeva attese

morbidamente

.

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pensando e ripensando(ti)…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?

≈ 11 commenti

Tag

amore, ti amo

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.

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… Ecco.

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si ballaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

27 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in si balla!

≈ 15 commenti

Tag

Let's twist again

scateniamoci!

😉

e per chi volesse scaricarsela… qui!

.

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Per non dimenticare (a ciascuno la sua memoria)

27 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in la memoria

≈ 6 commenti

Tag

giorno della memoria

Già…
a ciascuno la sua memoria.
La violenza, la coercizione, le torture, le prevaricazioni, sono merda, Da qualsiasi parte vengano.

i discutibili

blog-bds-wissam-nassar-maanimages

Non mi sono mai fidata delle ideologie, nemmeno della retorica, anche se vi cado spesso. Per evitare questi pericoli, ripetol’ideologia e la retorica, mi presterò a elencare sfilze di dati, innocui dati, in modo che nessuno, come ogni anno, possa accusarmi di “sconvenienza”.

Alcuni dati sono volutamente vecchi di qualche anno, perché ciò che mi preme (e che galvanizza anche tutti voi oggi) è il senso della MEMORIA, e non vogliono essere esaustivi, perché volendo, troppo ci sarebbe da ricordare.

Eventuali opinioni personali sono in rosso, come quella che segue, cioè che se questa storia inizia con un paese che può fare 21.000 morti in Sei giorni, pensate cosa può aver fatto in quasi 50 annidi guerra.

Dal Rapporto Amnesty 2005:

– Negli ultimi anni più di 3800 palestinesi (tra cui oltre 600 bambini) sono stati uccisi dai soldati israeliani nel corso di operazioni militari e…

View original post 2.001 altre parole

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il cielo, stamattina…

26 domenica Gen 2014

Posted by poetella in foto di poetella

≈ 2 commenti

Tag

Ashkenazy, bellezza, Chopin, fotografia, il cielo, luce, musica

il cielo stamattina

(foto di poetella)

.

e, lontano, quelle nebbie…

.

.

Ashkenazy plays Chopin Etude op.10-1

.

..

.

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Porto dentro agli occhi…

25 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza, desiderio, foto di poetella, morire d'amore, nostalgia, passione, poesia, tracy Chapman

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, nostalgia, passione, poesia, Tracy Chapman

occhi

(foto di poetella)

 

 

Porto dentro agli occhi

un vuoto di te

da colmare – quanto prima, dico, almeno –

da colmare e accendere.

Lampada votiva all’amore

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – Give Me One Reason

 

 

 

 

 

 

.

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“no way to say goodbye”

25 sabato Gen 2014

Posted by poetella in poesia

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Una meraviglia di Sergio Pasquandrea- blog gusci di noce…

gusci di noce - blog di poesia (di Sergio Pasquandrea)

tumblr_mwk49biEB71s3dtfqo4_500

I love you in the morning
Our kisses deep and warm
Your head upon the pillow
Like a sleepy golden storm…
(Leonard Cohen)

Oggi è una di quelle mattine
che devo abbandonarti immersa
nella materia densa del sonno

svuotato il palmo destro non posso
più valutare con accuratezza
le sfumature agogiche del tuo cuore

ho già ripassato a sufficienza
le isoipse dei fianchi i grafemi
delle vertebre – il distacco insomma

è ormai quasi completo
solo il respiro si interrompe un attimo
una parola affiora alla coscienza

indecifrata nel fragore della luce.

 

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La verità è che, non so se …

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, allegria!, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, messaggi, morire d'amore, passione, poesia

≈ 31 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, Chopin, fotografia, gioia, messaggini al cellulare, passione, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

La verità è che, non so se sia il caso di dirlo

la verità, comunque è che davvero non saprei cosa inventarmi

per essere felice, per camminare quasi volando su queste

grigie strade di periferia se

non avessi queste tue parole che mi raggiungono

improvvise come una pioggia d’agosto

e m’inzuppano da testa a piedi e meno male che ho scarponcini

belli comodi e antiacqua

e meno male che ho un ombrello di saggezza

tenuto chiuso in borsetta

piccolo piccolo, ma basterà per non montarmi la testa

ché chi non lo farebbe

a leggere dei messaggi così chiari, che

meno male che c’è un po’ di riverbero del sole

sul display del cellulare

che se no mi lascerei abbagliare, mi sentirei arrossire

sarebbe sciocco vedermi arrossire così,

così, camminando, alla mia età

passando come un’ombra davanti alla macelleria

al negozio di calzature, col telefono in mano

lo  sguardo imbambolato

davanti al piccolo  bar sempre pieno

di giocatori di gratta e vinci che non vincono mai

 

e io, io sì. Ho vinto la storia più bella del mondo.

 

E ne scrivo e ne scriverò. Contaci. Ammalata di te.

…

…

…

(by poetella)

Chopin opera22 – Andante spianato

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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beh…

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in allegria!, comunicazione di servizio

≈ 17 commenti

Tag

allegria, buongiorno!, fotografia, speranza

20140106_104657

buongiorno a tutti!

oggi sono di ottimo umore…

speriamo duri…

.

.

.

Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia

..

.

.

.

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Quando cammino per …

22 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, Bellezza della natura, dolore che guarisce, foto di poetella, poesia, serenità, speranza, vecchiaia

≈ 21 commenti

Tag

amore, Andres Gide, crescere, fotografia, giovinezza e vecchiaia, poesia, speriamo bene...

SAM_1008

(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

Quando cammino per giardini

proprio non posso fare a meno di pensare a Gide.

A quelli che ha  raccontato così amorevolmente

a quei fruscii che uscivano dalle pagine

quei verdi cupi e rossi e gialli in autunno

e i rosa e i viola, e i carminio e i verdolini chiari in primavera

e gli abbagli tra i rami in estate

e il vento fresco le panche di pietra

e i neri in inverno e gli uccelli e i silenzi

e gli zampilli di fontane e lo scricchiolio delle foglie.

 

Me li gusto di più, i giardini, pensando a Gide.

A quando m’ha riportato alla vita, tanti anni fa

coi suoi Nutrimenti terrestri

pagina dopo pagina mi cancellava il dolore

 

pagina dopo pagina mi tirava la manica

col suo guardare affamato

col suo sentire di malato che guarisce.

E io con lui.

 

Anche ieri, passeggiavo e ci pensavo.

E quando ho visto quelle due anziane signore

sulla panchina, che ridevano! Ridevano di cuore

tutte eleganti, coi cappellini e le borsette intonate alle scarpe

i capelli in ordine e non c’era neanche vento

e i foulard scintillanti nel sole del pomeriggio

ridevano e mangiavano pastarelle. Ognuna la sua.

Ridevano, mangiavano e chiacchieravano

chissà di che? Magari d’amore? Ma no, dai!

Beh,  allora, mentre me ne andavo a passo lento tra quei verdi profumati

nella pausa pranzo col mio panino da finire prima della sigaretta

la prima della giornata, eh!

allora, guarda un po’, ho pensato

Vedi? C’è sempre tempo per ridere.

 

Non ti spaventare dell’inverno che avanza, cara mia.

…

…

…

(by poetella)

FELIX MENDELSSOHN – BARTHOLDY – Spring song

 

 

 

 

 

 

.

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a spasso per giardini… in pausa pranzo…

21 martedì Gen 2014

Posted by poetella in foto di poetella

≈ 9 commenti

Tag

fotografia, serenità, silenzio

1609790_10202360256280035_1776235832_n

…pensando a te

che stai pensando a me

A spasso a ristorarsi occhi e cuore…

.

.

.

Johann Sebastian BACH  – Adagio, BWV 974.

.

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Ci facciamo bastare poche parole…

20 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, parole, tracy Chapman

≈ 11 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, luce, passione, poesia, ti amo

rami(foto di poetella)

Ci facciamo bastare poche parole

 

Oppure no. Magari cerchiamo la coda invisibile. Devono avere certo una coda invisibile.

Come la scia che lascia un pensiero. Ecco.

Devono avere un seguito nascosto, uno strascico di seta azzurra, un profumo che impregni a lungo, anche a finestre aperte.

Quando un desiderio s’espande oltremisura ogni cosa prende i suoi connotati.

Tutto si colora e scolora e colora ancora del suo abbagliante colore.

C’è riverbero.

C’è riflesso.

Ci si specchia, ci si potrebbe specchiare nel suo riflesso.

 

E allora

 noi ci facciamo bastare poche parole.

Ci saziamo della traccia che lasciano nell’aria e ce la scriviamo in petto. Come un marchio, come un sigillo. Un riconoscimento.

Ce le ripetiamo e ripetiamo per sciogliere il gusto in bocca. Anche se non riesce ad arrivare in gola.

Troppo poco. Troppa fame. Alcune, poi, particolarmente dolci, si dissolvono come grumetti di meringa.

Ma la bocca resta dolce, dopo.

Così dolce che anche quel lievissimo gusto amaro, ce n’è di gusto amarognolo, no? Anche quello, beh, via!

Va giù.

Dunque, noi, sempre affamati, ma tanto chi ci toglierà mai quella fame, chi potrà mai saziare la nostra sconfinata ingordigia, la nostra golosità?comunque, noi, almeno proviamo e

 

ci facciamo bastare poche parole

 

senza andare troppo per il sottile, senza indagare, senza chiedere. Sarà, sicuro che sarà, deve proprio essere paura. Saggi quelli che dicevano

chi si contenta gode. Certo. Ma quando?

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

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una fiaba…con le ali…

19 domenica Gen 2014

Posted by poetella in fiabe

≈ 22 commenti

Tag

amore, fiabe, ti amo

nuvole1

(foto di poetella)

 

 

C’era una volta, in un paese lontano lontano che non ricordo, tuttavia, quale fosse, ma in fondo non ha importanza, no?

Dicevo, c’era una volta una Bellaprincipessa. La principessa delle farfalle.

 

Viveva, la poverina, in una splendida reggia stracolma di meraviglie, ma così umida, così terribilmente impregnata di muffe gocciolanti, che le ali, le sue belle ali di mille e mille colori,

preziose e profumate s’erano irrimediabilmente, inesorabilmente, inguaribilmente bagnate talmente tanto che lei, la poverina, non poteva mica volare. Con quel peso addosso, passava ore e ore alla finestra, faceva timidi tentativi salendo su una sedia, ma…niente. Le ali gocciolavano pesanti e molli e non se ne parlava proprio di alzarla in volo. Scendeva dalla sedia, con un saltello e si rimetteva alla finestra.

Triste triste. Sospirando.

Tutt’attorno muffe e gocciolii sui bei tappeti, sulle porcellane e sugli arazzi, sugli avori e sugli argenti appannati e sui cristalli lucidi e sui broccati freddi e zuppi, sui legni intagliati e dorati.

Sulle tele antiche sapientemente dipinte.

Tutto un grondare malinconico e sconsolato. Misto alle sue lacrime dolenti.

Addirittura il re, suo padre, aveva ordinato alla servitù che mai, mai s’aprissero le finestre, ché lei avrebbe potuto tentare il volo. E sarebbe di certo morta spiaccicata sulla regale corte interna.

E sì che lei avrebbe voluto conoscere il mondo, sorvolarlo dal tramonto all’alba, dal crepuscolo alla notte, affamata di stupore e conoscenza. Ma…niente da fare.

Oltre tutto quelle finestre serrate non facevano altro che peggiorare inesorabilmente la già compromessa atmosfera muffa della reggia.

 

Tuttavia un giorno arrivò, che arriva sempre qualcuno nelle fiabe, no? a scombussolare l’esistente, arrivò così nel cielo attorno al palazzo un giovane, libero gabbiano con gli occhi grandi e azzurri.

Volando volando passò davanti alla finestra chiusa della camera della Bellaprincipessa. E la vide.

E la vide e la amò. Subito. Come si conviene nelle fiabe che si rispettino.

L’amò e la guardò con quei suoi occhi grandi e azzurri volando volando e lei se ne accorse e sentì il calore di quello sguardo. Il bruciare di quello sguardo. Mai visto uno sguardo così.

E lui disegnava degli otto, in cielo, degli otto orizzontali, infiniti otto

e la guardava.

Ad ogni sguardo lei sentiva il calore passarle dagli occhi alle guance, alle braccia,  alle gambe, e poi su, al cuore.

E, certo, alle ali.

E le ali si asciugarono.

La Bellaprincipessa allora ordinò, ché era una principessa si o no? Poteva ordinare, sì o no, dico io! Certo che poteva. E così ordinò che s’aprisse

immediatamente la finestra della sua camera.

Immediatamente. E la finestra fu aperta. E lei mosse le ali, flap, flap, flap… uno, due, tre, fuori!

Immediatamente fu fuori e si posò sull’ala del gabbiano e lì rimase.

E non si sa bene se si mettesse a volargli accanto o rimanesse su quell’ala.

 

Si sa solo che sparirono insieme.

 

Si dice anche che, non ci crederete certo,

ma si dice che stiano ancora volando. Ecco.

…

…

…

(by poetella)

Over the Rainbow – Israel Kamakawiwoole

 

 

 

 

 

 

 

.

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Johann Sebastian BACH: Adagio, BWV 974

19 domenica Gen 2014

Posted by poetella in Bellezza, J.S:Bach, musica

≈ 7 commenti

Tag

bellezza, J.S.Bach, musica

per chi passa… una meraviglia…

trovata nel blog di

                                          Raul Bucciarelli

una meraviglia come la luce.

come l’amore

e la giovinezza.

e l’armonia infinita della Bellezza

Buon ascolto da poetella

.

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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…Sai come sto?

17 venerdì Gen 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 23 commenti

Tag

amore, destino incerto, figli, mi manchi, solitudine, tristezza

luna  nubi

(foto  di poetella)

 

 

Sai come sto?

Riesci a vedermi?

Scrivo. A sinistra una ciotolina di porcellana gialla

con un bordino verde. Noccioline.

Mangio noccioline. E scrivo.

 

Magari non si dovrebbe fare così.

Dice, la scrittura è una cosa seria.

Impegno, concentrazione. Fatica. Ricerca affannosa

che non si deve sospettare. Ché tutto deve apparire naturale, sciolto. acqua e sapone di Marsiglia. Dice. Gleen Gould che suona.

Non me ne frega niente, adesso.

Voglio scrivere e mangiare noccioline. Sentire come crocchiano

sotto i denti.

 

Mangiare e non pensare all’aria

densa di solitudine

e malinconia

che mi si appiccica ai vestiti, mi cola sugli occhi

m’impasta la bocca.

 

E non pensare al figlio

che ieri era un bel bambino

e non sapeva fare niente.

E oggi è un uomo di quasi due metri.

e non sa fare niente lo stesso.

E mi chiede ancora il permesso di prendere

una fetta di ciambellone.

Almeno è educato. Almeno. Sarò servita a qualcosa, no?

 

No. Non ci voglio pensare.

Voglio scrivere, mangiare noccioline

dalla bella ciotolina  gialla col bordino verde

sai che mi piacciono gli oggetti belli, no?

Mangiare e pensare che fuori è notte

c’è una splendida luna piena piena

che non ha figli.

solo sorelle, lei. Luminose e tremanti.

Col loro spazio attorno, tanto spazio

col loro fulgido destino

segnato.

Con la loro morte

che non vedrò. E non saprò. E tu? dove sei.

…

…

…

(by poetella)

.

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Forse un movimento d’astri…(replay)

16 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in astrologia, basta!, carcere, foto di poetella, il cielo, inverno, malinconia, nebbia, non ne posso più, poesia, quando finisce?

≈ 27 commenti

Tag

dove sei amore mio?, fotografia, rabbia, tristezza, voglia di libertà

il-cipresso

(foto di poetella)

qui la voce di poetella

.

Forse un movimento d’astri

strana congiunzione d’irrequietezze

a stanarle questo malanimo

 

Un incastro in cielo

di corpi mobili oscuri e riflettenti

e allora a dire no. Dire no e basta

mettere su il broncio

dire no e voltare le spalle

alzarle, scrollarle un po’

guardare di lato. Basso.

 

Forse è un movimento dispettoso d’astri

a portarsi via la sua condiscendenza

 

quell’accettazione composta

di statuetta di presepe

di ramo flesso. Che lascia fare.

 

E se ne sta lì tenacemente sola

come un cipresso

lungo lungo addolorato

rigido e scuro contro il vento

 

Puoi sentire scricchiolare

di rabbia

i suo rami

mentre testardo 

solletica il cielo

 

 

Che almeno lui, almeno lui rida

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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Per quanto, già…

15 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, Bellezza, cose consolanti, foto di poetella, il cielo, libertà, poesia

≈ 29 commenti

Tag

il cielo, libertà

SAM_1146(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Per quanto, già starsene a guardare

il cielo

beh, a poterlo fare con grande tranquillità

senza pressioni temporali

senza scansioni progettuali

starsene così, a guardare il cielo

i suoi impercettibili moti  i suoi inarrestabili sconfinamenti

 

potrebbe forse indurre moti d’invidia se non

ci sentissimo compresi

avvolti

immersi

 impastati

nella sua stessa materia

ogni volta tutte le volte che

alle spalle la fuliggine appiccicosa del fare

alle spalle il catrame sporco delle molteplici inderogabili incombenze

 

riuscissimo a guardare su e sorridere.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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ché se potessi, cancellerei tutto il mondo, meno…

14 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, Bellezza, cosa sarà di noi?, foto di poetella, innamorata pazza, la luna, morire d'amore, passione, pensieri sparsi

≈ 19 commenti

Tag

alba, amore, bellezza, fotografia, passione, ti amo

luna piena

(foto di poetella)

 

La tua camera. No, stammi a sentire. Anche se non ci sei. Anche se non ti vedo. Al solito. Quasi. Quasi al solito, dico.

Niente alberi per noi. Niente strade, giardini, fiori, supermercati, vetrine, per noi. Niente passi.

Niente vento. A che ci serve il vento? A che ci servono gli alberi? Che mi basti tu per fare ombra.   Ti basto io per contrastare lo sfacciato, accecante schiamazzo del mondo. E poi, anche il vento? L’ho detto, sì, a che ci serve? A niente. Basto io, basti tu, nella tua camera, a soffiare brezza sulla mia, sulla tua voglia di riconoscimenti, ritrovamenti, ricongiungimenti.

E le strade? Che ce ne facciamo delle strade se io non voglio andare da nessuna parte se non qui, da te, non voglio negozi, non voglio vetrine illuminate o no, non devo comprare niente, non voglio accumulare niente, non voglio accatastare inutilità che diano parvenza di ricchezza, la fuori, dove tutto già è un debordare di devi, non devi, di dimmi, di dammi. Di fammi.

No. Non mi interessa, grazie! Neanche a te, vero?

Non mi servono vetrine da guardare con gli occhi stupiti di desiderio, tu sei il mio desiderio cha nasce ogni volta, bambino ricciolino malizioso e impudente, non mi servono mercati e mercanti per comprare o barattare quello che ho già e che mi tengo gelosamente nei cassetti segreti del cuore, custodito, qui, con te. Nella tua, mia camera con le pareti celeste polvere e quella parete rossa, che è sempre una sorpresa, per me. Sempre uno schianto cromatico, un soprassalto, per me. Come te.

Niente passi, per noi, lo  sai, vero? Solo una passeggiata insieme, quasi sei anni fa. E basta. Ma a che mi servono i passi, insieme? E a te? Io che cammino ovunque col tuo marchio d’amore in fronte, con l’azzurro del tuo esistere che mi fa da lente per avvicinare o allontanare il mondo. All’occorrenza.

La tua camera, sentimi! Anche se non ci sei, anche se non ti vedo, proprio perché non ti vedo, adesso, eppure ti sento, ti sento ché lo so che sei qui, con me, e fuori non è ancora giorno, e ti sei svegliato da poco, ci siamo svegliati assieme, lontani, vicini sotto diversi soffitti, sotto diversi cieli, ma la luna, la luna piena la vedi anche tu, la guardi anche tu, anche tu come me, sempre come me, quante volte come me, diciamo?

La tua camera, sentimi, dai!  La tua camera, solo lei io amo, che è il pozzo dove ho gettato il mio passato, dove il presente emerge come la Signora del lago, con l’anello e la corona e ci inonda di una pioggia di luce. Che m’acceca.

Per non farmi guardare al futuro. Che non c’è.

Lontana da li.

…

…

…

(by poetella)

.

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Posso stare immobile…

12 domenica Gen 2014

Posted by poetella in cose consolanti, cose piacevoli, dolore che guarisce, foto di poetella, libertà, poesia

≈ 34 commenti

Tag

anima, bellezza, pace, poesia

nuvola grande

(foto di poetella)

 

 

Posso stare immobile

la guancia sulla mano sinistra

la destra che ogni tanto volta la pagina di questo

bel libro di poesie di Collins.

 

Posso stare immobile delegando tutto

il movimento

agli occhi che scorrono

senza fare rumore neanche d’acqua

neanche di vento

su quelle letterine nere, giù, fino al numero di pagina

infondo a destra.

 

Posso davvero stare immobile

preziosa perla rara questa stasi

fino ad alzare un attimo lo sguardo

osservare fuori le nuvole

che vanno, lente. Mai le stesse.

 

Poi prendere la penna che aspettava buona

piena di speranza

e scrivere qualcosa sul mo moleskine nero.

 

Rileggere. Quindi decidere che

prima o poi

si metterà tutto nel pc

per renderlo più stabile, più leggibile.

Più non so che.

 

Questa è pace.

Lentezza.

Assenza d’assillo.

Aria e respiro.

Rara, benedetta visita al paradiso.

 

E al diavolo tutto il resto.

…

…

…

(by poetella)

Handel’s Minuet

 

 

 

 

 

 

.

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Era ancora notte quando sono …

10 venerdì Gen 2014

Posted by poetella in abbagli, amore?, foto di poetella, luci, scintillare

≈ 24 commenti

Tag

alba, amore, bellezza, camminare guardando, fotografia, monteverdi, musica, orfeo, poesia, Ricordi

luci(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

 

Era ancora notte quando sono uscita oggi

mani in tasca borsa a tracolla passo veloce

e tutt’attorno un brillio da discoteca.

Prima i fanalini del giardino poi, fuori

lampioni e fari  e lucette direzionali e semafori e catadiottri bianchi rossi

pure uno verde sul fianco del 311 fermo al capolinea

un cerchiolino verde scintillante

pulsante come una stella lontana.

Brillava tutto contro un cielo di piombo fuso.

Che allora ho pensato all’oculista. Dice

– Ma le danno fastidio, adesso, gli abbagli dei fari, di notte, se guida?

E io che non guido, io che mai dato fastidio gli abbagli.

io che magari fosse tutto un abbaglio

magari tutta luce trillante e ombra cupa

magari un Caravaggio vivente

io ho detto No!

 

Stamattina era così.

 

Che poi, camminando, sono passata davanti al Motel

Lucette striminzite, due piantine spelacchiate davanti all’entrata

Qualche macchina e un camion parcheggiati nella piazzola solitaria

A fari spenti. Proprio uno squallore.

E mi sono ricordata di…

Ma era una faccenda, una scialba faccenda di tanti anni fa.

Non ci sono stata a pensare più di tanto

In mezzo a quello sfolgorio della strada.

 

Invece, chissà perché, m’è tornata in mente

la luce che dalla piccola lampada sul comodino

disegnava la curva plastica del tuo bicipite destro

scivolava sul collo

si perdeva in mille fiotti d’argento tra i tuoi capelli

sul mio viso.

 

E tutto attorno buio.

…

…

…

(by poetella)

.

 per Tilla… che lo so che le piace…

e poi ci sta bene, no?

Monteverdi-Toccata

.

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Cosa continui a guardare in su…

09 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, foto di poetella, le cose importanti, poesia

≈ 20 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, debussy arabesque, il cielo, nostalgia, paura, sogni, ti ricordi

verso il patio

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Cosa continui a guardare in su

verso il cielo

appena dopo il passaggio degli stormi

il bavero del cappotto alzato grata del freddo

ché cammini veloce col freddo, tu

cosa continui a sperare ostinata

mai sazia di meraviglia

mai paga d’emozione, sconsiderata bambina che ti nascondi

dietro i miei anni, tanti anni, quanti anni!

E tu non cambi mai.

 

Sempre a cercare trasalimenti

Ti ricordi? Coglievi la fragola nel bosco e già

concentrata, cercavi l’altra.

 

Vuoi metterti buona una buona volta

vuoi farti bastare, contenta

la strabordante meraviglia del mondo

durasse anche solo un attimo

tu che sai

tu che hai avuto

tu che hai visitato le stanze della Bellezza

 

Basta cercare nuove porte, no?

Basta fare capricci se

per un po’

resti fuori, sconsolata e impaurita.

 

La Bellezza è ovunque, ricordi?

La Bellezza è ovunque e tu la attiri a te

Ché sei portatrice di Bellezza.

Te l’ha detto lui.

E a lui tu credi. Sempre.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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un po’ di…Bellezza

09 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in Bellezza

≈ 8 commenti

Tag

bellezza, Hokusai, le trentasei vedute del monte Fuji

per chi volesse leggere qualcosa in proposito, consiglio lo splendido blog di Raul Bucciarelli

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