Ma guarda un po’ com’è strano questo
mio scintillio in petto
e il cielo è grigio, oggi
le margherite coi petali chiusi
come una preghiera
e anche i fiori del nespolo
sbiaditi. Un ricordo troppo lontano, forse. Consumato.
E tu, tu che mi sei squarcio di cielo
sostituto di primavera ora che lei se ne sta
distante assente malata di pioggia
mi sei prato di quel verde
trasparente contro un sole
che sorride come una faccina
sorride di questa mia vicenda d’amore
che intiepidisce i giorni
Di quest’amore che c’è sempre
nubi o non nubi
fiori o non fiori
e pioggia e vento
e sole.
C’è sempre
senza bisogno di ma e di se.
…
…
…
(by poetella)