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L’uomo che amo
è l’uomo dei passi lunghi
del balzo
L’uomo del tuffo più ardito nella verità
senza guardare dietro
o di lato o in basso
È l’uomo che cammina sul filo
e non oscilla.
Diretto. Un passo dietro l’altro
E sotto l’abisso.
È l’uomo che governa il fuoco
sistema il ciocco
soffia via la cenere
E sorride alla foglia alla gemma al fiore al frutto
È l’uomo semplice nel semplice dell’erba
Complesso come trama di ragno
e come quella trasparente.
Come quella cattura e imprigiona.
Ma poi t’accorgi che è luce che ti tiene
È aria
È suono
È calore di fiato.
Ché lui non stringe il pugno, non serra le braccia, solleva
e piano depone sull’acqua
come il vento che guida la foglia al fiume. E poi al mare
…
…
…
(by poetella)
Una vecchia mia…e sempre è il mio pensiero. Da anni, ormai…)
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