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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: gennaio 2015

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30 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

Tag

vuoto

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“ci vuole un po’ di pazzia, se no…”

30 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

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e niente parole…

29 giovedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 17 commenti

Tag

fotografia, musica

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Luython – Fuga suavissima

 

 

 

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Crollata…

28 mercoledì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

amore, fine di un amore, non ce l'ho fatta più, nostalgia, poesia, ti amo, video

Crollata.
Via tutti i legacci che tenevano su il castello di carta.
Scuse. O nobili, reali motivazioni.
Più o meno coerenti con la propria immagine nello specchio del bagno, nuda, al mattino.
Bella ancora.
Decisamente poco coerenti, anzi.
E dunque slegata la mano, slegati i polsi, slegati i pensieri, slegate, scrollate, fatte volare via prudenza, saggezza, anche perseveranza. Al diavolo.
Voce alla voce
tenuta sotto un cuscino pesante per mesi. Troppi.
Quando contano anche i minuti.
Chiodini conficcati uno a uno nella bambolina a forma d’anima sua.

Via, aria, libera, senza bisogno di stare a parlare troppo, no?
Non ne aveva rilevato la necessità.
Che poi
questo giorno d’inverno si stava già facendo meno breve del precedente.

E dunque due, tre, quattro? paroline. Ecco

gli aveva scritto. E adesso?

…

…

…

(by poetella)

(video di poetella)

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Ma tu, tu m’immagini mai…

26 lunedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, fine di un amore, nostalgia, poesia, tristezza, video

Ma tu, tu m’immagini mai
ti metti mai lì
tra consapevolezza e sogno
ti figuri il mio viso mentre, che ne so? cammino
o sorrido
o piango.
Incornici mai
fotografi mai coi pensieri
il ricordo di un sospiro
di uno sfioramento di vento dalla porta
socchiusa giusto giusto per me
arrivata in festa?

E quel mettere e levare
gioie e tristezze e dubbi e battere
il tempo quando il tempo era danza, ci ripensi mai?

Ci credi, mi ci vedi che sfilo le perle
di quei nostri lontani giorni
e le conto e riconto
le conto e riconto
e i conti non tornano mai

mai, come te. Con me. Da me. Per me.
…
…
…

(by poetella)

 


(un video di poetella)
.

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Immagine

e ciao!

24 sabato Gen 2015

Tag

io

2015-01-24 12.31.54

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Pubblicato da poetella | Filed under io

≈ 22 commenti

ma porca puttana!

23 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 46 commenti

Tag

perché

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si può sapere come mai, improvvisamente,

mentre immergo la spugna nell’acqua calda piena di schiuma

e la passo delicatamente sui piatti coi fiorellini verdi

o magari mentre piego un asciugamano morbido e profumato

e lo ripongo sul portaasciugamani

tutto messo bene, tutto ordinato

o anche mentre mi affaccio alla finestra con la sigaretta accesa 

e una folata d’aria gelata mi schiaffeggia il viso

o ancora mentre sistemo i libri nuovi a viva forza nella minuscola stracolma

libreria e poi ne tiro fuori uno e me lo porto di là per leggerlo,

insomma mentre faccio una qualsiasi di queste cose

o altre o altre ancora, dicevo,

improvvisamente

mi scappa da piangere?

Perché, dico io? Cazzo! Finirà?

.

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Cos’è che ci tiene in vita, io dico, questa…

23 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, fine di un amore, poesia, speranza, video

 

(video di poetella)

 

Cos’è che ci tiene in vita, io dico
quest’assurda speranza?
Cosa penetra nei vicoli dei pensieri e ci fa
socchiudere gli occhi
come per troppa luce
come per troppe schegge di affusolati
ricordi
ancora troppo tiepidi per pensarli cenere morta.

E com’è duro sforzarsi di ricondurre
alla ragione
i pensieri indisciplinati che
scappano da tutte le parti come bambini piccoli in un cortile
assolato.
Assimiliamo memorie
di saggezza (ne avevamo. Ne abbiamo ancora?)
assecondiamo la ragione che sonnecchia
riconduciamola per mano a questo reale
scolorito, ma unico.
Unica presenza.

Inutile il volo. Inutile il sogno. O utile.

Unico baluardo del sopravvivere.
…
…
…

(by poetella)

 

 

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Ma si può. ..

22 giovedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

image

tornare a casa da scuola  a quest’ora?

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come promesso ieri…

22 giovedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

amore, fine di un amore, poesia, ti ricordi, tristezza, video

ecco il video…

(video di poetella)

 

 

 

 

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Pensavo, tu, io. Difficile ormai dire…

21 mercoledì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, Chopin, fine di un amore, fotografia, musica, speranza, ti ricordi

alberi 5(foto di poetella)

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Pensavo, tu, io. Difficile ormai dire noi. Cieli e terre in mezzo.
E strade, macchine, semafori e corse e faccende e visi e voci e affari urgenti e urgenti pensieri per distrarsi e urgenti fughe, perché poi fuggire? e urgenti missioni da compiere. Come condottieri ispirati.

Tu, io, e la stagione fredda che incalza e quella tiepida che ci si sovrappone, sovrappone, parola che fa tremare, oggi, e poi quella calda e di nuovo la tiepida e poi la fredda via, via, fino a veder scomparire l’insinuarsi delle speranze.
Che, dico, se non si sperasse forse che si soffrirebbe meno? O il contrario?
Qualcuno me lo dica, per carità. Qualcuno che sappia, che sappia spiegare, che sappia far comprendere, assimilare, elaborare e poi applicare come dottrina salvifica.
Chi mi salva?
Tu eri bravo, un bravo maestro. Ma ho perso le lezioni più importanti. Credo.

Tu, io. Difficile ovviamente dire noi.
Tuttavia, davvero proprio due entità distinte (distanti) ormai?
Continuo a cercarti nei segni in cielo, nelle parole scritte in petto a fuoco, nelle immagini come sequenze di un film da oscar che mi porto raccolte in un cesto invisibile. Pesantissimo.
Continuo a cercarti in me, senza uscirmene dal fondo più segreto. Tra poco forse svanirai. Temo. O spero.
Ma davvero sarà possibile?

O l’aria è talmente carica di quello che siamo stati da conservarne l’impronta come in un bel memory foam, soffice, elastica e tiepida. Per un po’.
Tutto svanisce, comunque, poi, dicono

in un oblio definitivo. E non so darmene pace.
…
…
…

(by poetella)

Chopin – Notturno Op.27 nr. 2 – Maurizio Pollini.

 

 

forse domani, il video… oggi non si può.
.

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Tic toc. Perché ancora? Quanto?

20 martedì Gen 2015

Posted by poetella in video di poetella

≈ 21 commenti

Tag

amore, fine di un amore, ti ricordi, tristezza infinita, video

(un video di poetella)

.

 
Tic toc. Perché ancora? Quanto?
Dolore. Concatenato a dolore. Consumarsi di dolore. Corrosione. Dolore acido che divora. Niente più piedi, né gambe. Via via sale la consunzione. Sale il sole nel cielo. Passano le ore.

Tic toc. Niente più piedi e gambe, ché non serve più andare. Niente da raggiungere. Da corrergli incontro a braccia aperte. Niente da incamminarsi verso. Immobilità di sabbie mobili.
E le mani, sparite anche le mani. Ché niente da toccare. Ti ricordi le mani? Io, le tue, sì.

Tic toc. Solo battere il tempo. Che non passa mai.
Gli occhi, poi, gli occhi! Consumati pure quelli. Pianto e buio e pianto. Quella lucina sparita. E da vedere? Nessuno interesse per il da vedere che c’è.

Tic toc. Lo senti come passa il tempo? io no. E non sento più la bocca. Cancellata, svanita anche lei. Dimenticata. Dimenticherò i tuoi baci. E tu? E la tua voce? Potrò mai dimenticare anche quella?
Quella voce di ragazzo. E quel giorno che, dopo, cantavi…

Tic toc. Sparito tutto. Consumato. Svaporato.
Resta solo un cuore, nero, accartocciato, incatramato.

Uno straccio sporco.
…
…
…

(by poetella)

 

 

.

 

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E si ripete…

19 lunedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, assenza presenza, fine di un amore, nostalgia, poesia, video

(video di poetella)

 

.

E si ripete
questo rito misterico
giorno dopo
giorno. Lo stesso. Consolando.
Che ne sappiamo noi poi di quanto c’è
oltre il visibile
cosa lo muove cosa lo tiene su.

Che ne sai tu in fondo
che ne sai di me, di cosa penso
cosa ne sai più?

E si ripete questo
rito miracoloso
il fenomeno che stupisce
la sconcertante manifestazione
di ineffabile non so cosa
non so perché, perché sì
perché ora.

E tu, tu che non so più che fai
che vivi. Che sei ora, senza me.

Tuttavia continua a ripetersi
il magico appuntamento dei miei occhi
col cielo
solcato da quell’arioso
solenne
aspettato volo del gabbiano.

Intuisco, folle o no, che sia tu.
…
…
…

(by poetella)

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cose oltremodo faticose…

18 domenica Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 25 commenti

Tag

cose faticose, e tu dove sei?, noia, resistere, solitudine

il piano(foto di poetella)

 

 

Ascoltare, dover per forza ascoltare, non potendo evitarlo, due sciocchini che parlano da ore di calcio, come fosse il bene ultimo dell’umanità. O il loro, per lo meno.

Desiderando e non potendo spegnere tutto ed ascoltare musica. Da soli.

 

Spolverare il pianoforte, dopo aver delicatamente, con attenzione da chirurgo tolto i due bustini di Samson, il piatto copia di Sevres, sempre Samson, metà ‘800, con una magistrale scena di battaglia, le due tazze Francia, 1830,  con relativo piattino, i candelieri d’argento, ancora Vienna, e ancora Vienna la scatolina, che delizia!, miniata dalle fate, il turco e la turca, Jacob Petit, la testina in biscuit di Sevres di un tal Leon Gambetta, pezzo grosso per essere stato ritratto dai modellatori  eccelsi della reale manifattura, la compostiera di Meissen a fiori sparsi, senza rompere niente.

 

Spazzolare con una spazzolina morbida imbevuta di acqua e ammoniaca, in posizione Cenerentola che lava i pavimenti, i tappeti, il Malayer, il Saruk, lo Shiraz, il piccolo Pechino dorato, il Bukara jomud, il Lilian rosa, i Kirman Laver, quello blu, quello chiaro, e gli altri no, basta, un’altra volta, pensando Che ti laurei a fare se poi…no?

 

Ascoltare per la decima? Undicesima?  Tredicesima volta, in pochi mesi di visitine pomeridiane bisettimanali, sempre la stessa storia. Papà che racconta di come ha conosciuto mamma, e di quella prima di mamma e di quelle dell’adolescenza, e Maria e Anna, e Concettina  e del giardino e della casa, tutte le volte, tutte le volte, ché della prigionia e di Zonderwater non parla più, adesso è il tempo delle fidanzate, tutte le volte e tu a rispondergli e intercalare  sì, sì, certo, gridando forte ché lui non ci sente più, non ci vede quasi più, il mondo attorno gli si è scolorito, ma i ricordi lontani no.

E pensare Io non ci voglio arrivare. Voglio morire prima.

 

Resistere alla tentazione di scrivere una mail, o mandare un sms, o che ne so, con la profonda consapevolezza che la famosa colomba, senza l’attrito dell’aria, non volerebbe certo meglio.

Anzi, non volerebbe affatto.

 

Resistere alla tentazione di mangiare tutte e quattro le pastarelle in frigo, tra cui un babà proprio ben fatto, da portare a papà.

 

Resistere alla tentazione di vestirsi e andarsene chissà dove, chissà per quanto (sempre?) chissà da chi. Con chi. Per chi.

 

Resistere alla tentazione di spaccare tutto, porcellane, quadri, mensole, gueridon, vetrinette piene zeppe, traboccanti, gorgoglianti di maledetti oggetti, stramaledetti oggetti affastellati, assiepati, classificati, catalogati. Amen!

 

 

Resistere. Senza lagnarsi.

Stoicamente. Orgogliosamente resistere. Faticosamente resistere. E…

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

 

 

 

(ok, ok…è un ripost…ma è sempre valido!)

 

 

 

.

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Pensiero mio colorato…

17 sabato Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 24 commenti

Tag

amore, fine di un amore, isola, peonie, poesia, roselline, spiaggia, tristezza, vaniglia, video

(video di poetella)

.

Pensiero mio colorato
pensiero lilla, grigio argento
pensiero rosa
rosa cipria, rosellina spetalata
verde acqua pensiero giallo paglierino
pensiero peonia e gelsomino
pensiero vaniglia
cannella e mandarino

pensiero d’amore incorniciato
diafano cancellato
amore evaporato sfumato
amore stropicciato sciupato stracciato
amore, amore mio
caramella amara di rabarbaro
succo aspro di limone
amore senza consolazione

amore mio spiaggiato su spiagge lontane
dell’isola che non c’è

come posso più fare, dimmi, senza te.
…
…
…

(by poetella)

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poetella legge il monologo del non so- di M. Gualtieri

16 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

mariangela gualtieri, poesia, video

 

Io non so se questa mia vita sta spianata su un
buco vuoto. Non so se il silenzio che indago
è intrecciato alla mia sostanza molle.
Io non so se quello che cerco e ho cercato e
cercherò, non so se quello che cerco
è un insulto a quel vuoto.
Non so se questo fatto di non avere
un paio d’ali sia premio o castigo,
io non so se la polveriera
della mia inquietudine sia un trono
su cui mi siedo minacciato, se la fuga che
a scatti regolari mi pungola, se quel
puerile sogno di fuga sia uno sgambetto
d’angelo, d’un buffone d’angelo che
mi vuole inciampare.

.
Io non so se l’amore sia una guerra o una tregua,
non so se l’abbandono d’amore
sia una legge che la vita cuce fino al
ricamo finale. Io non so
che farmene di questi nemici che premono,
non so che farmene oggi di questo oggi
e me lo ciondolo fra le dita perplesse,
non so parlare quello che
è sentito nel profondo me, non so parlarlo
quell’essere che è qui presente fra le vite degli
altri.

.
Io non so spiegarmi l’imperturbabilità
di Dio, e non mi spiego di non udire il
suo grave lamento, il suo urlo di collera o
d’amore, e non so vederlo che sono in cecità
ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io
guardando le facce indolorate, guardando le
facce con grave malattia terrestre,
io non so invocarlo né bestemmiarlo che
è troppo nella sottrazione e troppo
astratto per i miei chili umani.

.
Io non so forse non voglio
consegnarmi negli uffici del mondo,
e stare buono nelle sale d’aspetto della
vita. Io non so nient’altro
che la vita e molte nuvole intorno che
me la confondono me la confondono e non
so cosa aspetto, cosa sto aspettando in questo
sporgermi al tempo che viene. Io non so
e vorrei, vorrei, non so stare
fuori misura, fuori misura umana,
fuori da questa taglia finita.

.
Io non so perché guardando l’acqua del mare
mi salta in petto una gioia di figlio con la
madre. Non so se questa uscita mia in un secolo
a caso, se questo essere qui a casaccio,
io non so spiegarmi questa malattia
all’attacco del mondo, non so guarire
questa malattia che indolora e vorrei
sistemare ogni cosa, in un sogno puerile di
tregua, in un’arcadia anche retorica,
in un dormire abbracciato dei guerrieri
che si innamorano.

.
Io non ho capito e dovrei,
non ho capito il mondo della
vita, io non ho capito la legge sottostante
e non ho da fare la consegna a
questi cuccioli che aspettano, che esigono
da me l’aver capito.
Io non so la canzone
che spensiera e non so soccorrervi
non so pur volendolo
con quella forza di cagna
che dà il latte, non so soccorrervi nel vostro
sbando, io non so farvi da balsamo
io non so mettervi nel coraggio essenziale,
nello slancio, nel palpito.

.
Il mio Graal l’ho ritrovato e perso cento
volte.

.
Io non so se la bellezza è questa accademia di
centimetri, se la bellezza, la bellezza è questa
carnevalesca decadenza di saltimbanchi,
io non mi spiego la crocifissione
della grazia, e non mi spiego perché
mi trovo qui, in questo covo rivoltato
in questa fossa con gli orchi attuali
in questo lato barbarico della specie,
e non so perché stando ad occidente non si
ode quell’alleluia delle cose.
Io non so se in questa schiena
senza ali ci son grandi pianure da cui fare
il decollo, se in questa spina dorsale
ci sono istruzioni
per la manovra di decollo, se sono io la freccia
di questo arco della schiena, se sono io
arco e freccia, non so in quale mano
non mano o zampa di Dio mi stanno
torchiando, e sottoponendo al duro
allenamento dei dolori terrestri.

.
Io non so se la solitudine, se quello
strazio chiamato solitudine, se quell’andare
via dei corpi cari, se quel restare soli
dei vivi, io non so se quel lamento della
solitudine, se quel portarci via le facce
se quel loro sparire
di facce che avevamo dentro il respiro, non so
se il dono sia questo portarci via le
carezze, questa slacciatura.
È poco il poco che so e di questo
poco io chiedo perdono. Io chiedo
perdono per quello che so, perdono io chiedo
per tutto quello che so.

.
Mariangela Gualtieri
da “Fuoco centrale e altre poesie per il teatro”, Einaudi Editore, 2003
.

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Cielo. Una lastra di ardesia…

15 giovedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 33 commenti

Tag

amore, fine di un amore, sigaretta, ti ricordi, tristezza, video

(video di poetella)

Cielo. Una lastra di ardesia.

Aria gonfia di microscopiche macchie d’acqua. Cornacchie.
Volo basso di cornacchie, sotto il fumo d’una sigaretta che fluttua nell’aria molle, fuori della finestra.
E pensava, lei pensava ok, una casa ce l’ho. Posso stare affacciata a questa finestra a fumare. L’aria sulla faccia. Posso fumare. Lavoro. Ho i soldi per comprare le sigarette. E altro.
Non sto in una buca di un metro e mezzo per due, in semi buio, senza sigarette, senza mangiare, senza cambiarmi per mesi, per anni. Qualcuno l’ha fatto. Pensava a Rosencof. Don Mauricio.
Pensava nessuno mi tortura. Nessuno mi tiene prigioniera. Nessuno mi costringe, mi umilia, mi ferisce.

Poche macchine per strada, lontano, in basso. Domenica pomeriggio sonnacchiosa.
E lei fumava e pensava. Forse sarebbe dovuta rientrare. Spegnere e rientrare.
Non stare così, a guardare fuori, anche se beh, senso di possibilità.
Senso di veglia. Di attesa. Anche se…

Ma comunque stava bene. Nessun particolare dolore. Niente mal di testa.
Lo stomaco ok, il fegato ok, gli occhi ok, nessuno scricchiolio per le ossa, per i muscoli.
Il cuore è un muscolo? Le sembrava di ricordare di sì. Muscolo involontario, comunque.
Fuori del suo controllo. E quello non stava tanto bene. Amen.
Tuttavia, il resto del corpo sì. Il corpo ancora rispondeva alla grande. Solo qualche impercettibile rughetta ai lati degli occhi.
Ci aveva passato la mano, pensandoci. Sigaretta spenta.
Ed ecco che s’era ricordata. Lui. Lui che le passava i polpastrelli, piano piano, su quei piccoli segni, sorridendo dolce.

Ok. meglio rientrare. Detto fatto. Meglio sganciare i pensieri. Scrollarli via verso i monti. Lontani.

Invisibili, per la nebbia.
…
…
…

(by poetella)

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Passava le ore a…

14 mercoledì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 20 commenti

Tag

amore, fine di un amore, poesia, Ricordi

 

(video di poetella)

 

Passava le ore a combatterci
a ricacciarli giù in fondo al pozzo
dei pensieri
al lago increspato di ogni aspettativa
al mare d’amore che ancora le si stendeva davanti
e la chiamava e la sommergeva tutta.

Passava le ore a costruire dighe di faccenduole
a nascondere tracce di piccoli
impensabili collegamenti a sviare
le ricerche di conferme
immaginarie e sofisticate
fumo per gli occhi dannazione delle ore.

Combatteva valorosa la battaglia coi ricordi

ma quelli vincevano sempre. Maledetti.
…
…
…

(by poetella)

Debussy – Reverie

 

 

 

 

.

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i passi veloci…

13 martedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 17 commenti

Tag

bellezza, fotografia, il cielo, musica, poesia, serenità, speranza, video

(video di poetella)

 

 

I passi veloci. [Eppure nessuna fretta]
La schiena dritta. I muscoli tesi.
Cosa si sa di questo scoccare di gioia? Da dove?
La piccola nuvola rosa, forse o i voli o quello, unico, solitario,
benedetto!

O anche la musica, questo andare sulle note.
Note, passi.
Note, passi.
Vedi come s’addormenta il dolere dell’anima? Senti?

Anestesia di Bellezza.
…
…
…

(by poetella)

 

 

.

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Se non avessi questa…

12 lunedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

bellezza che salva, fotografia, la Bella Addormentata, musica, poesia, speranza

se non avessi questa corda(foto di poetella)

.
Se non avessi questa corda
che mi tiene appesa a qualunque
trasmutante bellezza
/e gli occhi e le orecchie
e gl’incontaminati ricordi/

se non avessi quest’aquilone colorato
da guardare – smagliante frusciante –
e corrergli dietro ansimante
in festa / vibrante
sperando desiderando osando
sicuramente affogherei nel fango
nel buio
nel sempre lo stesso

di ore piccine concatenate

senza canti senza garbo. Senza gloria
…
…
…

(by poetella)

.
P. I. Ciaikovskij. The Sleeping Beauty – Ballet Suite, Op. 66- Panorama

.

.

.

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poetella legge Elena Zuccaccia

12 lunedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

Elena Zuccaccia, video

dal blog Comebavadilumaca

un video di poetella coi versi di Elena Zuccaccia

[nei miei vuoti]

accade di avere tra le
mani un corpo e non saperne
davvero godere come se
/ ci fosse un limite
alla capacità di
toccare / come se
il toccare si realizzasse
nell’ansia stessa di
toccare
nell’ansia di / riempire tutti i
vuoti cercando di
toccarli

non riesco
a toccarli
non riesco

(la carne non esaudisce il
pensiero)

nei miei vuoti
io
ti penso

(Elena Zuccaccia)

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niente parole… sono finite

11 domenica Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

fotografia, musica, silenzio

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(foto di poetella)

Joseph Nicolas Pancrace Royer  – Le Vertigo

 

 

 

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…

10 sabato Gen 2015

Posted by poetella in vuoto

≈ 12 commenti

Tag

l'infinita vanità del tutto

.

.

.

.

.

.

.

.

è inutile

è tutto inutile o

per lo meno

insufficiente

 

…

…

…

(by poetella)

.

.

.

.

.

.

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musica!

10 sabato Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

testo e traduzione

Le ciel bleu sur nous peut s’effondrer
Et la terre peut bien s’écrouler
Peu m’importe si tu m’aimes
Je me fous du monde entier
Tant qu’l’amour inond’ra mes matins
Tant que mon corps frémira sous tes mains
Peu m’importent les problèmes
Mon amour puisque tu m’aimes

J’irais jusqu’au bout du monde
Je me ferais teindre en blonde
Si tu me le demandais
J’irais décrocher la lune
J’irais voler la fortune
Si tu me le demandais

Je renierais ma patrie
Je renierais mes amis
Si tu me le demandais
On peut bien rire de moi
Je ferais n’importe quoi
Si tu me le demandais

Si un jour la vie t’arrache à moi
Si tu meurs que tu sois loin de moi
Peu m’importe si tu m’aimes
Car moi je mourrai aussi
Nous aurons pour nous l’éternité
Dans le bleu de toute l’immensité
Dans le ciel plus de problèmes
Mon amour crois-tu qu’on s’aime
Dieu reunit ceux qui s’aiment

.
Il cielo blu sopra di noi potrebbe crollare
E la terra può benissimo affondare
poco mi importa. Se tu mi ami
me ne frego del mondo intero.
Non appena l’amore avrà inondato le mie mattine
quando il mio corpo fremerà sulle tue mani
poco m’importa dei problemi
amore mio finchè tu mi ami.

Andrò alla fine del mondo
mi farò bionda
se me lo dovessi domandare
andrò a sganciare la luna
andrò a rubare la fortuna
se tu me lo dovessi domandare.

Rinnegherò la mia patria
Rinnegherò i miei amici
Se me lo chiedi
Possono anche ridere di me
Io farei non importa cosa
Se me lo chiedessi.

Se un giorno la vita ti dovesse portare lontano da me
Se muori lontano da me
Poco me ne importa se tu mi ami
Perché anch’io morirei
avremo per noi l’eternità
nel blu di tutta l’immensità
nel cielo non avremo più problemi
amore, riesci a credere che ci amiamo l’un l’altro?
Dio riunisce coloro che si amano.

(e poetella concorda in pieno.)

.
.
.

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Pensava fosse bello…

09 venerdì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

amore, bellezza, fine di un amore, fotografia, il cielo, tristezza, video

 

(Video di poetella)

.

 
Pensava fosse bello il giorno
col suo spuntare dietro
le foglie
tra voli mattinieri piuttosto festaioli

via, tra un ramo
e l’altro, tra un ramo e l’altro
e i suoi passi veloci
e l’aria frizzantina.

Poi però tutto era rimasto
chiuso fuori o chiusa dentro lei
non sapeva bene.

Sarebbe dovuta uscire da sé, forse. Per controllare.
…
…
…

(by poetella)

.

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Video

… meglio così?

08 giovedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, sogni, video

 

almeno… ascoltate, no?

 

(video di poetella)

.

.

 

 

 

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E nel sogno c’era…

07 mercoledì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, brutti sogni, fine di un amore, fotografia, nostalgia, poesia, tristezza

sogno(foto di poetella)

Qui per ascoltare (ma ascoltate, via…)

.

E nel sogno c’era la scala gradini bianchi su, su e su, piccole crepe nel marmo e sapevo che su c’eri tu. Nel sogno c’era la scala che non finiva mai, ogni gradino un minuto, ogni gradino un’ora, ogni gradino un giorno, un anno e salivo, salivo e non arrivavo mai.
Non arrivavi più.

E nel sogno c’era l’acqua lucida specchiante e mi ci vedevo e riempiva e sommergeva e i piedi in trasparenza come un Cristo nel Giordano e poi le gambe, le ginocchia, i fianchi, il petto e saliva e il collo, la bocca, il naso e pensavo morirò, morirò. E non morivo mai.
Dannazione, quando morirò?

Nel sogno c’era anche il tuo letto con la coperta lucida rossa, nuvola di fuoco afflosciata a terra e nel sogno c’era il tuo letto smisurato, scomposto, scalmanato, e io lo guardavo e non c’eri tu.

Neanche in sogno, rassegnati mia cara una buona volta. Tu non c’eri più.
…
…
…

(by poetella)

.

.

.

 

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E dunque sono tornata dalla terra…

06 martedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 11 commenti

Tag

Iperborei, pomi d'oro, ricordando l'amore

pomi d'oro(foto di poetella)

“Il meraviglioso non suscita in noi nessuna sorpresa,
perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più
profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci
procura sta propriamente nel fatto di vedere
confermata la verità dei nostri sogni”
(Ernst Jünger).

E dunque sono tornata dalla terra
degli Iperborei. Piume di cigno
volteggiano ancora attorno.
Sono tornata e per non più ripartire.
Ma questo che vuol dire?

Passeremo forse il resto dei giorni
a rimpiangerne la luce quasi eterna
la gioia la pace la gloria
dei canti
l’abbandono forsennato
le salvifiche sacre nozze
il gusto inebriante delle mele d’oro?

Passeremo forse il resto dei giorni a contemplare
il buio e il suo ritornare a coprire i sogni?

Abbiamo conosciuto il cigno e il toro
abbiamo cantato con loro. Disegnato danze.
Con uno, con l’altro. O assieme.

Siamo stati nel tempio del Dio.

E il ricordo è già festa. Possiamo dirlo. Passiamo ad altro.
…
…
…

(by poetella)

 

Filippo Tagliolini

(foto dal web)

 

.

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Il gioco ha le sue regole…

06 martedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

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Tag

arte, bellezza, fotografia, musica

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(foto di potella)

 

.

.
Il gioco ha le sue regole.
Seguire scrupolosamente le procedure.
Gli occhi, innanzi tutto
Posare gli occhi solo sulle cose belle
luna piena piccoli fiori di malva
tulipani dal rosso all’arancio al giallo
aspettando l’arrivo delle peonie, magari.
Sfamarsi
con le foto salvate delle tavole di Memling
in una cartellina apposita
altre foto no, meglio no.
Giusto?

Distogliere, fuggire via dall’ormai inafferrabile
Accarezzare ogni dolcezza ancora possibile
il gatto nell’androne
il bocciolo di rosa che ancora si sforza
in balcone
di schiudersi, ostinato, di questi tempi
con questo freddo
ancora mio lo sforzo di schiudermi
ostinata
a tutti i probabili sorrisi
come quello che mi scocca in bocca alle prime note
del piano concerto di Ravel

e a lungo perdura. Cullato dai fiati.
…
…
…

(by poetella)

 

 

Ravel – Piano Concerto In G Second Movement

 

 

memling1-620x388

 

 

 

 

.

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oggi poetella è andata a spasso…

05 lunedì Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 21 commenti

Tag

a spasso, mostre, Roma

innanzi tutto a vedere Roma, col sole, che scusate se è poco…

poi una splendida mostra,

scuderie-quirinale-memling-mostre-roma-02jpg

Memling. Rinascimento fiammingo

  11 Ottobre 2014 > 18 Gennaio 2015, alle Scuderie del Quirinale…
.
che, decisamente, merita!
E, a parte tutte le meraviglie, un opera m’ha incantato. Non solo per la perizia sulla quale non si discute, ma per l’interpretazione psicologica delle figure. Il Bimbo, attratto dal frutto porto dall’angelo, che resta con la manina sul libro col quale stava “giocando” per non lasciare il trofeo (che s’arrotola sotto le dita) e carpire l’altro, offerto… E gli sguardi… le espressioni… magnifico!
.
sc000046.jpg
.
poi un po’ di foto dello splendido panorama…
.
1
4
2 37 5 6
.
dopo l’abbuffata di bellezza… a spasso… nel sole…
.
8
.
e poi a pranzo. Un ristorantino che consiglio. Si chiama La Balestra, cucina umbra e romana… piccolo, accogliente e silenzioso… e cucina da Dio!
.
9
.
dei carciofi fritti imbattibili, anche se io oggi ho preso un’insalatina di carciofi crudi sublime… oltre al resto che non ho fotografato… ma molto apprezzato!
notare il servizio di piatti: un vecchio Ginori veramente amabile! Gliene fregherei volentieri qualcuno… e non è detto che non gli proponga… l’affare!
.
10423322_10204875498439517_8930239796938460850_n
.
beh… oggi, gran bella giornata, direi!
No?
…
…
…
(by poetella)
.

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