(foto di poetella)
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La signora si domandava come mai, come mai guardando la luna, questi cieli così sgombri, questo vento spazzino, la luna un’ostia benedetta, splendente, santa, santificante
si domandava come mai guardando la luna le s’infilava in gola qualcosa di tagliente
una spina, una lama o un semplice sottilissimo raggio argentato, un’arma affilata.
Un dolore.
Una pena infinita.
…
…
…
(by poetella)
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iraida2 ha detto:
Ricordi Gamoneda?
“Questa è l’età del ferro nella gola, del groppo
nello spirito……….
….ami ancora quanto hai perso”
Un bacio, Lucia!!
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poetella ha detto:
lo amerò sempre…
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mimi ha detto:
Una lama d’argento…fa male, e non mi piace – mi dispiace!
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poetella ha detto:
cara…
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Denisep ha detto:
Bello!
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poetella ha detto:
grazie!
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Denisep ha detto:
di niente, passi da me se vuole 🙂
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gialloesse ha detto:
Bella bella bella; sei grandissima quando sei così secca, essenziale, lapidaria quasi. E poi: – “lo amerò sempre” dici, certo non conosci me !!! ( dai ridi su )
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poetella ha detto:
😀
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yoklux ha detto:
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