quando poetella era felice… scriveva così…
(foto di poetella)
Ché tu mi traduci
in luce quelle mie ore piccine
ripiegate per bene
tutte lisciate
tovagliolo prima del pasto
lettera d’amore della nonna
ben piegate e riposte
tu mi scuoti la polvere dei pensieri
dalle mani
e sei vento impetuoso, direzionato
impollinatore della mia forza
e mi mandi fiori
sul display del telefono
profumati di te, di me. Di noi, mischiati.
Ché tu sei il lampionaio che accende
la gioia e la lascia accesa
nella notte ché non si abbia paura
non si vada a tentoni, mai
sbattendo qua e là
come una rondine cieca.
Ché tu schiarisci chiarisci
mostri la via.
T’incammini per primo.
…
…
…
(by poetella)
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