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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: luglio 2015

come promesso…

31 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

Tag

bellezza, Siena, video

ecco un piccolo omaggio ricordo a questa straordinaria città.

Perché chi ancora non la conoscesse possa apprezzarla e invogliarsi ad andare

e chi come me già la ami possa ritrovarla.

Una delle più belle città d’Italia.

parola di poetella!

e buona visione

…

…

…

(by poetella)

.

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ecco. Sono tornata, ma…

30 giovedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

arte, bellezza, Siena, viaggi

negli occhi e nel cuore c’è ancora lei.

meravigliosa, magica, accogliente città.

Dove la Bellezza regna.

Seguirà racconto e foto.

stasera… sono cotta!

Buona notte a tutti da lei…

e da poetella!

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.

.

.

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Ma come si fa. ..

30 giovedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

image

…ad andare via!

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Apriamo la finestra e…

29 mercoledì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

image

Ecco!

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domani poetella…

28 martedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

arte, bellezza, viaggi

se ne va

due giorni a…

dalla finestra...

A presto, con nuove foto!

…

…

…

(by poetella)

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Ma tu non dimenticare…

27 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore eterno, ricordami, Ricordi

.

Ma tu non dimenticare, amore mio.
L’affanno senza corse. L’abisso spalancato oltre le serrande abbassate sul mondo. Fuori
Non dimenticare gli sguardi che rapivi dietro i miei occhi socchiusi.
Socchiudere, o chiudere tutto l’altrove. Sapevamo farlo.
Fare che l’oro smettesse di brillare oscurato dal lucore della pelle. Dal chiarore dei desideri. Quando s’infocavano di nebbia.

Non dimenticare la musica muta che facevano i miei capelli sul tuo cuscino e le note che si confondevano tra le pieghe delle lenzuola. Volate via come vele senza destino.

Amore mio, non dimenticare.

C’era sempre una canzone che dovevamo cantare. Ancora un verso da scrivere. Una luce da accendere negli occhi. Ammaliati, accecati d’amore.

C’è un piccolo regno in fondo al mio petto.

Lì sono sempre regina. E tu re.
…
…
…

(by poetella)

(video di poetella)

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oggi vi voglio fare vedere…

25 sabato Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

figli, fotografia

questo mio prezioso tesoro…

Ok?

20150701_212404 20150701_212501

(devo sempre fotografarlo di sorpresa… che se no

si arrabbia come un picchio!

tanto per cambiare!)

bello di mamma!

.

.

.

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Suonare, dici?

24 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, amore eterno, Bach, musica, pianoforte, speranza

.

Suonare, dici? Ricominciare a suonare?
Ma hai visto le mani? No, dico, viste?
Pensi che si muoverebbero ancora sulla tastiera, come anni e anni fa?
Pensi che tutto possa tornare come anni e anni fa?
Che, poi, mi basterebbe anche un anno. Ma no, non per le mani.
Per l’attesa del domani che ancora brillava. Un anno fa.

Ho scaricato lo spartito dell’Aria delle Goldberg. Ci proverò.
Ci proverò un giorno con l’Aria.
Ché avrei tanto bisogno d’aria. Di slargo di cuore.
È così stretto tra un mare di ricordi, imprigionato.
Legato stritolato strozzato.
Avrei tanto bisogno di dargli aria, poveretto.

Suonare, dici.
Ormai riesco solo ad ascoltare. E riascoltare. E riascoltare.
Rimescolare i giorni passati senza guardare avanti.
Ché avanti che potrà mai esserci se non un buio accecante
o una luce nera come un pozzo fondo fondo e vuoto.

Che potrà mai esserci avanti se non il guardare indietro
e ripescare luce nei fossi della memoria.

E di quella luce vivere ancora. Silenziosa. E immobile.
…
…
…

(by poetella)


(video di poetella)

.

.

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Ma no, perché dici così?

22 mercoledì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore eterno, bellezza, povertà, ricchezza, Ricordi, temporale

cielo infocato

(foto di potella)

Ma no, perché dici così? Poverina. Ma no! Vuoi mettere?
Te lo dico io chi è poverina. O poverino, che è lo stesso.
È povero chi non ha ricordi così intensi, così belli da dover credere, e forse a ragione, di non aver mai vissuto. Chi galleggia da sempre in un limbo di grigia mediocrità. Blanda calma piatta.
Non chi adesso che s’è scatenato un temporale, un temporale! dopo giorni e giorni di sole da deserto, un temporale con tuoni come bombe e acqua e fulmini e tutto un putiferio in cielo, lotte tra forze titaniche che non sai chi vincerà, chi perderà, e che importa? Staremo a vedere! un temporale come questo sai che fa?
Ricorda. Sorride e ricorda.

Ricorda un altro temporale, quando c’era silenzio se non sospiri, nella stanza e fuori sferragliava uno scatafascio di acqua e tuoni e fulmini e grandine. Chicchi come bombe sul piccolo tavolo bianco in balcone. E dentro era tutta dolcezza. Tutto tepore. tutto sfavillante desiderio, tutto generoso reciproco amore. E ricevere e dare e regalare e pretendere e appropriarsene e dare ancora e ancora e ancora. E ancora.

Poverina. Ma dai!

Chi s’è emozionata anche solo una volta così profondamente da sospettare d’essere vicina a morirne, o d’essere prossima alla fine del mondo, che certo non poteva continuare ad andare avanti così, ché tutto era troppo, troppo e troppo…

Poverina? No guarda!

Chi ha provato la tempesta infinita e la calma rigogliosa di un’isola che non sta nelle mappe, e lo stupore di uno sguardo che conteneva tutte le meraviglie del mondo e lo straordinario piacere di osservare un corpo da dio greco, assoluto e perfetto come solo i greci sapevano immaginare, ché i romani no! loro facevano ritratti. E la perfezione sulla terra non esiste. E invece esiste e qualcuno l’ha vista.
Lei l’ha vista. Toccata. Baciata. Posseduta, accarezzata. E s’è fatta baciare, toccare, possedere, accarezzare dalla bellezza, anche solo una volta, e non è stata solo una volta, lo sai! beh…

Poverina?

Solo perché è finita?
Non è finita. Non finirà mai.
L’impronta del Dio si porta in petto, marchiata a fuoco. E non si cancella.

Mai più. Mai. Mai più.
…
…
…

(by poetella)

Liszt – Sogno d’amore

.

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e qui il video dell’ultimo brano…

21 martedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

buona visione e buon ascolto da

…

…

…

poetella

.

.

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L’anima. Ancora…

21 martedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 23 commenti

Tag

anima, bellezza, eternità

10557267_10206078712559118_4626570827818942412_n(foto di poetella)

ascolta poetella

L’anima. Ancora?

Lasciami parlare. No, lasciami parlare. Adesso. A parte che con questa giornata, guarda che cielo. Ma come ti viene di metterti a fare questi discorsi dell’anima. E l’eterno. E ci si reincarna. Per compiersi. Ma quando la pianti con tutte queste storie? Ti ci diverti?

Tutti vorremmo avere un filino di speranza, certo, certo. Certo. Chi ti dice di no? Tutti ci si attacca a improbabili costruzioni più o meno condivise, più o meno articolate. A me basta questo cielo. Invece. Sì. Certo. Mi basta.

Eterno, non eterno. Sicuramente lui è eterno. No. Non  hai capito. Per quanto mi riguarda è eterno. Non credo proprio possa sparire finche resto viva. Eterno è tutto quello che continuerà ad esserci per il tempo in cui potremo percepirlo. L’aria, il sole, il primo tepore della primavera. I sogni. I desideri.

Quella è la mia eternità.

Le tombe Medicee a Firenze. Ci sono e ci saranno. Se qualche pazzo non le distrugge nel frattempo, ma non credo. Ci saranno e potrò vederle, se mi andrà. Se ce la farò ad andare a Firenze. Quelle, per me, sono eterne. L’anima.

Io non lo so cos’è l’anima. Se esiste qualcosa oltre le molecole. Gli atomi nervosi e mobili. O immobili. Cinica? Dici? Ma che cinica. Non sono cinica. E poi basta appiccicare definizioni! Etichette. Che ne so come sono. So che non mi voglio prendere in giro. Io. Ecco.

Guarda che cavolo di cielo, stamattina. Ma che mi frega dell’eterno.

La Bellezza. La Bellezza. Effimera  Bellezza. Fugace, inafferrabile, stupefacente Bellezza.

Il mio desiderio di bellezza è eterno. Il mio stupore davanti alla Bellezza. È eterno. Non mi lascerà finché vivo. Tutto il resto…

Guarda quei vapori sui colli. Guarda quel mondo di fate all’orizzonte. Quei grigi, quei rosa. Spariranno.  Li  guardi ti giri li riguardi non ci sono più.

Cos’è eterno?

Il mio cuore veloce e la sua infinita fame d’amore. Ecco. È eterno. Sarà così fino a che si fermerà. Ma quando si fermerà, che mi frega. Non sentirò certo l’eterno silenzio del tutto. Non sentirò più niente.

L’anima? È il corpo, non l’anima.

Infinite connessioni. Elettricità. Flussi di elettroni sollecitati, solleticati, spronati. Tutti a vibrare  a girare a spostarsi a cercarsi a trovarsi… connessioni

Due occhi che ti guardano e scatta o non scatta

Fammi parlare. Ma sì, sto parlando solo io. Parli sempre tu. Fammi parlare. A che servono le sorelle, scusa?

Mica scatta sempre. Dici che è l’anima che si riconosce? Ma quale anima. È  solo magnetismo, attrazione. Poli positivi e negativi. Sesso. Voglia. Vita.

L’eternità?

Un desiderio è eterno. Uno struggimento. È eterno.

Uno sguardo è eterno. Quando spegne tutto il mondo. Quando annulla l’orrore del mondo. Quando colora il buio del mondo. Questo è eterno. Dentro di me.

L’attesa di un orgasmo è eterna. La voglia di innamorarsi è eterna.

Bach è eterno.

Non conosco la tua eternità. Non conosco la tua anima. Di cosa mi parli, ancora?

Conosco solo il tic tac dell’orologio e la sua carica…che prima o poi si scaricherà. E fine della corsa.

…

…

…

(by poetella)

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Imparo a tenere le mani in grembo…

20 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 25 commenti

Tag

amore eterno, la bella estate, poesia, Ricordi

isola

(foto di poetella)

Imparo a tenere le mani in grembo

l’attesa immobile del moto del cielo

del cammino generoso degli astri

Ne misuro diligente lo spostamento minimo

ascolto il ronzio del proseguire

sopraffatto dall’urlo dell’estate.

 

Magnolie e oleandri e tigli e passeri

sonnacchiosi nel caldo – preparativi d’un generoso fruttificare

dei giorni.

 

Ma è un’altra

è un’altra l’estate, lo sai, che m’era cara

è un’altra che svegliava la festa di questo mio cuore

di papavero e grano.

 

Se ne sta lì accucciata nel ricordo

e c’era luce, c’era gioia, rincorse coi piedi nell’acqua

C’era la vela e il gabbiano

E c’era il prato la fragola la felce

E scrosciava il ruscello

E si tuffava il delfino

E si bagnavano ippopotami ed elefanti

 

E danzavano le gru quella loro strana danza d’amore

E pure le lucciole, anche loro. pensa!

 

Se ne stava lì, silenziosa segreta custodita

da serrande abbassate

la mia estate

in quella tua-nostra incantata camera

che s’allagava d’amore. In quei giorni.

…

…

…

(by poetella)

 

 Debussy_ Rêverie (1890)

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Tanto ce la faccio.

19 domenica Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore eterno, amore mio, resistere, senza te

sam_0055_1(foto di poetella)

 

 

Tanto ce la faccio.

Reggo gli sputi del destinaccio.

Tanto poi mi lavo.

E non mi sbavo..

Scalcio, sbraito un po’. Poi scatta la calma.

Lo sai, vero? Lo sai. Me l’hai insegnato tu, Maestro.

Non serve, dici. Mettiti buona e aspetta che passi. Se non ci puoi fare niente.

Ok, mi metto buona.

.

Tanto ce la faccio.

Posso sempre tirare fuori i miei giocattoli dal cesto.

Ricordi minuti. Cianfrusaglie. Musichette di carillon.

Posso sempre mettermi ad attorcigliare capelli attorno al dito.

O dondolare sulla sdraia in balcone. Pure se non ce l’ho.

La sdraia, dico. Il balcone, sì.

.

Posso guardarmi allo specchio coi tuoi occhi. Sognati.

E aspettare.

.

Tanto ce la faccio.

Sono cresciuta a forza di sberle.

Non mi fa paura niente.

Basta organizzarsi.

Nessuna sa organizzarsi come me.

Magari qualcuna sì, ma il fatto non pregiudica.

 

Nessuna sa pescare mollichelle di luce nella notte.

piccole come occhi di lucciole.

 

E continuare a leggere i sogni a quel chiarore.

…

…

…

(by poetella)

 

Pierangelo Bertoli – Eppure soffia

 

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Sono intrisa…

18 sabato Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 24 commenti

Tag

caldo, estate maledetta, noia, uffa!

Sono intrisa

affondata affogata

sprofondata ricoperta allagata

sopraffatta sormontata

circondata catturata

intrappolata

invischiata spappolata

straziata snaturata

 

irrimediabilmente

quasi definitivamente distrutta

 

da questa maledetta cazzo di estate di noia.  Quando finirà?

…

..

…

(by poetella)

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comunicato:

17 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 32 commenti

Tag

comunicazione di servizio, uffa!

.

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io ODIOOOOOOOOOOOOOOOO

CHI SI METTE A SEGUIRE IL MIO BLOG

SOLO PER FARSI PUBBLICITA’

AL SUO (INDEGNAMENTE) LIBRO.

ECCO.

L’ho detto.

parola di poetella

.

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.

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.

..

.

.

.

.

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Il tempo a loro disposizione…

17 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore eterno, Ricordi, una storia meravigliosa

Il tempo a loro disposizione, è un fatto, probabilmente era scaduto. Da quanto? Mesi? Anni, quasi? Secoli? Quanto era il tempo, tutto il tempo che era stato loro concesso? Quanta vita erano riusciti a condensare, a bruciare fino allo spasimo, per poi ricordarla tutta serrata, nelle ore che sarebbero venute? Ormai?

Ogni minuto l’avevano vissuto così. Da sempre. Dall’inizio. Tutto concentrato, contratto nel poco tempo disponibile. Forse questo il segreto di quella medicina che era arrivata al posto che doleva, sanandolo. Forse questo il segreto del loro ritrovarsi sempre accesi, affamati. Gonfi d’attesa.

Bombe innescate, programmate per esplodere.

Sì può vivere esaltati ogni istante se si sa che ci sarà un susseguirsi d’istanti, ore, mesi, giorni, anni, ancora? E ancora? E ancora? Probabilmente no. . Loro non avevano voluto che questo. L’esaltazione. Il trionfo. La gloria. L’estasi.

Ecco, all’inizio lei, forse, s’era spaventata dell’inevitabile fine. Aveva protestato, sperato in proroghe, aveva anche pianto nella paura del mostro che si sarebbe materializzato, un giorno. Dell’addio. Ma poi, poi, no. Poi no. Aveva imparato da lui. E lui da lei, che quello che volevano era esattamente quello che avevano avuto. E avevano saputo ottenerlo. E conservarlo. Erano stati bravi. A lungo.

In un libro lei aveva letto “…forse non gli ha insegnato nulla, sì è limitata a soffiare via la polvere da un testo antico chiuso dentro di lui”* e aveva scambiato i pronomi. Poi li aveva rimessi a posto. Lei, lui. Insegnare, imparare, soffiare via. Scoprire il nocciolo della loro vera natura. Esternarsi senza ombre.

“Ci lasciamo sempre con un seme di desiderio. E lui germoglia” aveva detto lui. Un giorno. Lontano.

Ma avrebbe potuto dirlo anche lei. E quando finirà, finirà. “bello come in sogno o come nei templi indiani”* così era stato, per loro.

E quando finirà, finirà. Se finirà. No? Sì.

…

…

…

(by poetella)

*da “Col corpo capisco” di David Grossman

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L’uomo che amo…

15 mercoledì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

Tag

amore eterno, bellezza, fedeltà, nostalgia

..

… è  l’uomo dei passi lunghi

del balzo

L’uomo del tuffo più ardito nella verità

senza guardare dietro

o di lato o in basso

 

È l’uomo che cammina sul filo

e non oscilla.

 

Diretto. Un passo dietro l’altro

E sotto l’abisso.

È l’uomo  che governa il fuoco

sistema il ciocco

soffia via la cenere

 

E sorride alla foglia alla gemma al fiore al frutto

 

È l’uomo semplice nel semplice dell’erba

Complesso come trama di ragno

e come quella trasparente.

Come quella cattura e imprigiona.

 

Ma poi t’accorgi che è luce che ti tiene

È aria

È suono

È calore di fiato.

 

Ché lui non stringe il pugno, non serra le braccia, solleva

e piano depone sull’acqua

 

come il vento che guida la foglia al fiume. E poi al mare

…

…

…

(by poetella)

(un video di poetella… che si scusa per la registrazione della musica in sottofondo. E’ una vecchia registrazione e non ero molto brava, ancora…)

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Se qualcuno volesse… Emergenza 8 luglio 2015

13 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

per chi volesse aiutare…

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Ma sì, certo, la musica! La musica…

13 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 22 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza che salva, mahler, nostalgia, tristezza

.

Ma sì, certo, la musica! La musica. Nota dopo nota a riempire l’aria. Nota dopo nota a cancellare. Ma si cancella, poi? Passare un velo di note sul grigio, sul nero, sull’aspro, sul ruvido.
Si cancella, poi?
O non continuiamo a tracciare tra una nota e l’altra sempre quegli occhi. Quegli occhi!
E quelle labbra, l’infinita struggente dolcezza del ricordo della curva del collo, delle piccole orecchie, e le braccia, le mani. Le mani! Ultimo pensiero, la notte. Primo pensiero al risveglio. Prima dolorosa fitta d’assenza. E poi tutte le altre.
E subito la musica. Chiederle aiuto. E ai fiori. Che sono pochi, così pochi nel balcone asfissiato di caldo. Cuore mio, come te.
Un’apnea di felicità. Quanto si può, senza?

Convincersene. Dondolare mestamente il capo e convincersene. Mai più.
Solo, solo la musica e tutte le altre bellezze. Ma non quella.

Un mesto, mesto cammino sconsolato, senza ristoro se non qualche minuscolo fremito.
Davanti al timido, ennesimo boccio di rosa. Piccola coraggiosa, testarda alzata di testa della vita. Lei ce l’ha fatta. La rosa.
Ed io?

Amore mio, non mi riconosceresti così, senza guizzi, senz’allegria. Non sono più.

Non sono più.
…
…
…

(by poetella)
(Chi mai avrà potuto consolare Adriano?)

(video di poetella)

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una bella canzone dedicata a…

13 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Don McLean, meglio non pensare, musica, Van Gogh

Vincent (lui, certo…)

buon ascolto da poetella!

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Shosty…

12 domenica Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

e non ci pensare..., musica, shostakovich, valzer

ché oggi mi va così

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È straordinario come le note…

10 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 17 commenti

Tag

Debussy, musica, nostalgia

10985568_10205830139904957_947748894693346659_n(foto di poetella)

È straordinario come le note di Debussy, “Reviere”, per l’esattezza, ci tranquillizzino, ci plachino, ci portino o riportino, che è lo stesso, in un’atmosfera morbida, quasi nebbiosa, quasi d’autunno, di cadere di foglie, di frescura, di profumi boschivi, di ombre.

È straordinario come, nel silenzio della casa, ci si possa immergere, saranno i condizionatori che aiutano? in un tempo altro, diverso, fortemente desiderato. Direi quasi agognato, in questo luglio così cocente e umido e soffocante. E inutile.
Ma quale mese sarebbe mai utile, ormai? Quanto dovremmo aspettare perché si desideri di svegliarsi, al mattino? Perché si annulli definitivamente quel desiderio di dormire, dimenticare, cessare di sperare. Ché la speranza non è detto sia cosa buona, a volte. Non è detto aiuti. A volte.

Meglio sarebbe un cedere, un gettare via. Un disporsi a ricominciare altrove. A testa alta. Senza più guardare dietro. Il nulla che resta

…
…
…

(by poetella)
Debussy Rêverie (1890)

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così…

10 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

bellezza, fotografia, libertà, voglia di leggerezza

glicine Santolini

e così…

sam_0027

Ecco.

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Perché vedi, anima mia…

10 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore, amore eterno, anima, nostalgia

sera

(foto di poetella)

Perché vedi, anima mia

non c’entra niente la noia, il caldo, non c’entra affatto questo ronzio di calabrone e neanche la motosega del giardiniere che squassa l’aria da stamattina presto, che, che dovranno segare mai, ancora, ché le siepi sono così esigue, così estenuate dal caldo che non ci lascia, non se ne va da qualche altra parte come non mi lascia, non se ne va da nessuna altra parte questa nostalgia che razionalmente sarebbe ormai immotivata, sarebbe davvero immotivato dopo tutti questi mesi continuare a pensare a te, cancellando ogni possibile macchiolina, che ci saranno pure state delle macchioline in quella storia che mi appare adesso come un pozzo di luce, che più affondi lo sguardo e più si fa luminescente, e più si fa abbagliante tanto che mi costringe a chiudere gli occhi, buttare fuori tutta l’aria che ho trattenuto e sospirare affranta.

Perché vedi, anima mia

non c’entra affatto questo susseguirsi di giornate che dondolano tra un chissà se, chissà quando, chissà come, e se poi sì? E se poi no? Non è certamente per via delle nuvole che non arrivano a schermare il sole, come non arriva nulla a schermare questa mia maledetta dipendenza dai ricordi che non si materializzano, restano nebulosi e vedi solo il bello, l’irripetibile, lo straordinario e non ricordi più invece il perché? Ma perché mai? Ma come, come è potuto mai…

e dovremmo invece farcene una ragione, non credi?

…
…
…

(by poetella)

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e per finire…

09 giovedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

cose buone, grappa, relax, ubriacarsi o no?

wpid-20150709_141106

Grappa barricata!

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beh… consoliamoci, va…

09 giovedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

Debussy, musica, preferiti, reviere

e buon ascolto…

P.s.

grazie a Claudio per averla postata!

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poetella è…

08 mercoledì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

e non ce la faccio più, sfinimento, stanchezza

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stanca.

Mortalmente stanca.

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Cose particolarmente raffinate…

07 martedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 17 commenti

Tag

bellezza, cose raffinate, foulard, mahler, note del guanciale, piedi curati, Sei Shonagon, tailleurs

mani-pianoforte

(foto dal web)

[Troppo gradevole e divertente questo scrivere alla maniera di
Sei Shonagon]

Un vasetto di sottilissimo vetro pieno d’acqua quasi fino all’orlo con foglie e fiori piccoli, rossi e rosa, di melograno. Una decina di lettere di carta avorio, tenute insieme da un nastro celeste. Un po’ scolorito. Negli anni. Un cassetto di un canterano antico con biancheria di lino e pizzi macramè, qua e là sacchetti di lavanda legati con raso viola. Che forma piccoli fiocchi.

Scrivere ascoltando Mahler che suona Mahler. Meravigliandosi d’avere questa possibilità. E godendone. Restare immobili senza pigiare sui tasti, coi capelli raccolti e il trucco in ordine, a casa, soli, ad ascoltare Mahler che suona Mahler. Col proprio pc.

Una signora alla fermata della metro, che, nella bolgia sgraziata generale, se ne sta immobile, guanti di cotone bianco traforati, tailleur di lino e foulard, senza sudare né parlare. Quieta.

Ricordarla sempre ascoltando Mahler che suona Mahler.

Una tavola apparecchiata con una semplice tovaglia di lino bianco e piatti in porcellana fine, lievemente decorati a mano con piccoli tralci di fiori, antichi, sì, più di cento anni, dunque antichi. Della nonna, che poi erano della nonna della nonna.
Sulla tovaglia di lino, fiori rosa. Peonie. Molli e languide. Posate d’argento. Calici di cristallo. Sottilissimi.

Dei piedini di donna ben curati, lisci, calzati con sandali leggeri bianchi, tacco medio e slanciato, smalto alle unghie, perfetto.

Dei piedini di donna nudi, ben curati, smalto alle unghie, perfetto.

Le mani di un uomo che sfiorano i tasti di un pianoforte nero. Il suono del pianoforte nero.

Mahler che suona un pianoforte nero. E mentre suona, lievemente, sorride.…
…
…

(by poetella)

(Mahler che suona Mahler- registrazione del 1905!)

(più tardi spero, il modo di scaricarla…)

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su facebook non…

06 lunedì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

bellezza, fiori, parco pubblico, peonie

me l’hanno saputo dire…

qualcuno ha supposto fossero peonie.

Ma sono piccoli! Piccolissimi  e sbocciano da una spece di pallina verde che poi si apre e… sbruff! il fiore.

Ho colto questi fiori in un parchetto abbandonato, pieno di sterpaglie. Crescevano copiosi

in un paio di cespuglioni super frondosi alti più di due metri.

Ne ho colti un po’, che tanto ricrescono… e lì non ci va quasi mai nessuno.

solo ragazzi coi cani e le cuffiette nelle orecchie,

che non si mettone certo a guardare i fiori.

Ma erano così belli!

Non ce l’ho fatta.

poi… ne ho presi pochi, via!

Chi sa dirmi cosa siano?

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poetella è curiosa!

(P.s. In mezzo c’è anche una rosellina delle mie… non ci sta male, no?)

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è tornato…

03 venerdì Lug 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 27 commenti

Tag

'700, antiquariato, bellezza, porcellana Cozzi, restauro, Venezia

a casa lo splendido gruppo di Cozzi (Venezia) seconda metà del ‘700

marca ancora rossa

dopo accurato, prezioso, impareggiabile restauro

eseguito dal miglior restauratore di Roma (e del mondo)

Antonio Santolini.

probabilmente un’allegoria della Primavera.

Una fanciulla stupenda cinta di fiori tra puttini (maschi e femmine) e capre e cani e fiori minuscoli

a pioggia.

ed eccolo a voi!

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20150703_111856

circa 60 cm di autentica meraviglia!

madooooooooooooonna!

poetella felice!

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