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‘sto gatto me fa mori’!
Buona visione e un sorriso
da poetella
ché… mica sempre tristezze, no?
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30 domenica Ago 2015
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‘sto gatto me fa mori’!
Buona visione e un sorriso
da poetella
ché… mica sempre tristezze, no?
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28 venerdì Ago 2015
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buona visione e buon ascolto
da poetella
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27 giovedì Ago 2015
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ingiornata stupenda…
fresca quanto basta, anche se al sole… WOW!
me ne sono andata in giro per il colle Palatino.
Ruderi, chiese antiche, cascate di rampicanti, sublime bellezza
per voi…
via del Circo Massimo…
giardini e ruderi
via dei Fienili che gronda rampicanti…
da via del Circo Massimo…
ancora via dei fienili…
ruderi…
un palazzeto delizioso su via del Circo Massimo…
accanto S. Giorgio al Velabro
Il portale di S. Giorgio
l’ esterno della chiesa
ancora S. Giorgio…
S. Teodoro al Palatino
e il suo delizioso cortiletto…
il teatro di Marcello
bella, vero?
Come sono fortunata a vivere in questa stupenda città!
Quando me ne vado in giro le perdono tutto!
Beh, si sa che poetella perdona tutto…
alla Bellezza!
Alla prossima!
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26 mercoledì Ago 2015
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in24 lunedì Ago 2015
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indato che ho appena finito di spolverare, cerare, spennellare delicatamente tutta la moltitudine di oggetti presenti nella camera da letto…
(un’ora abbondante di lavorio,
sali sulla scala,
scendi dalla scala,
attenta qui, attenta lì)
dato che sono stanca morta e devo starmene un po’ seduta a recuperare le forze…
(nessuno può fare il lavoro al posto mio
troppo delicato, pericoloso
prezioso)
Dato che all’ora di cominciare a preparare il pranzo (che poi è già quasi pronto) ci manca un po’…
(ma possibile che ci sia sempre così tanto da fare
e che non si riesca a trovare un po’ di tempo e di
solitudine attorno, soprattutto solitudine…)
insomma, ecco… questo è il risultato della parete davanti al letto…
le altre pareti… alla prossima.
lui, comunque, continua a piangere…
Lui, no… beato…
si vede che la conchiglia non pesa
(beh, è tutto legno del ‘600… è leggera!)
Ah! se si potessero conservare, costudire, ravvivare anche…
gli amori!
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Ok… relax!
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21 venerdì Ago 2015
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in21 venerdì Ago 2015
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in20 giovedì Ago 2015
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inda un paio d’ore, senza che facessi niente di “strano”
la mail di libero non si apre.
(Utilizzando Firefox, ovvio)
Mi appare questo cavolo di messaggio:
Connessione sicura non riuscita
Si è verificato un errore durante la connessione a login.libero.it. Certificato di firma OCSP non valido nella risposta OCSP. (Codice di errore: sec_error_ocsp_invalid_signing_cert)
La pagina che si sta cercando di visualizzare non può essere mostrata in quanto non è possibile verificare l’autenticità dei dati ricevuti.
Contattare il responsabile del sito web per informarlo del problema.
ma io dico!
mi tocca leggere la posta su Internet esplorer, che è lento una quaresima!
porca puttana.
e quando ce vo, ce vo!
Che faccio? Urlo?
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18 martedì Ago 2015
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in… se n’è andata a rivedere la basilica di S. Clemente.
un po’ di notiziole…
“Fino a cento anni fa era opinione generale che l’attuale Basilica di San Clemente fosse la stessa a cui si riferiva S. Gerolamo nel 392 quando egli scriveva che nominis eius memoriam usque hodie Romae extructa ecclesia custodit.
Ma nel 1857 il Padre Joseph Mullooly, O.P., allora Priore di San Clemente, cominciò dei lavori di scavo sotto alla basilica attuale nel corso dei quali non solo scoprì la basilica originaria, del IV secolo, immediatamente al di sotto, ma anche, ad un livello ancora più basso, i resti di costruzioni più antiche ancora, del I secolo.
A questo terzo livello di San Clemente troviamo due edifici. Il meno pretenzioso è una costruzione in mattoni, probabilmente una casa romana, cioè, suddivisa in piccoli appartamenti disposti intorno a un cortile nel quale troviamo un tempietto Mitriaco della fine del II secolo. L’altro edificio è una più grandiosa struttura, rettangolare, costruita con grandi blocchi di tufo. All’interno di questo rettangolo vi è un cortile.
Gli architetti del IV secolo non fecero altro che interrare le stanze a pianterreno e il cortile, fino all’altezza del primo piano. Portato a questo nuovo livello, il cortile divenne la navata centrale della chiesa e le stanze che si affacciavano dalle due parti sul cortile furono trasformate nelle due navate laterali quali oggi ci appaiono. Poi alla chiesa rettangolare fu aggiunto un’abside.
Così completata, la basilica durò fino al 1100 circa, quando si scoprì che la costruzione era pericolante e doveva essere abbandonata. La chiesa del IV secolo fu riempita di pertrame fino in cima alle colonne che delimitavano le tre navate e su queste fondamenta fu eretta una seconda edizione della vecchia basilica, però di dimensioni un po’ ridotte. E così un nuovo San Clemente, quello di oggi, apparve.”
e adesso un po’ di foto. Alcune di poetella, altre prese dal web
questo, dal web, l’affresco della chiesa precedente, con S-.Clemente
una foto, sempre dal web, dell’interno della chiesa superiore
la cappella di S. Caterina d’Alessandria, affrescata da Masolino e Masaccio. (merita davvero!)
ed ora le foto dei piani inferiori, tutte di poetella
… all’interno della casa romana, al livello più basso, una sprgente che nel ‘900 è stata canalizzata. Una casa con una sorgente” Fantastico!
dimenticavo!
Un disegnino chiarificatore…
beh, poetella consiglia a chi fosse in zona, una visita!
Molto fascinoso il tutto.
C’è anche un Mitreo che non ho fotografato.
adesso metto una foto dal web…
piaciuto?
Roma è straordinaria!
anche per chi ci vive da più di 60 anni!
parola di poetella!
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17 lunedì Ago 2015
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e buon ascolto
da poetella
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16 domenica Ago 2015
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Eccomi
Sono qui per rispondere
a un sussulto di ciglia
al mormorio del pane quando lievita a notte
e al fiato dell’alba risponderei
sulla campagna lontana
sconosciuta e silente
Risponderei, risponderei, eccomi! al sospiro
d’una piccola mosca
moschettina invisibile ai più. Ma non a me
e a quello lieto di campanula rampicante
azzurra. Azzurra al vento.
Eccomi. Lo sai
risponderei al richiamo tacito sul bordo dei pensieri
al plic d’una sola lacrima d’angelo
sul lago dei ricordi
[basta un niente]
Al canto minuto di un passero
risponderei. Risponderei
al fruscio del bacio delle ombre.
Risponderei al fischio dell’aria
sotto la porta chiusa. Senza vento.
[un impercettibile richiamo mi mette in allarme]
Sono qui per rispondere anche al tuo silenzio
se il tuo silenzio chiedesse mai qualcosa.
Ed io sì. Sempre sì. Chi-amami, allora. Ora.
…
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…
(by poetella)
Jordi Savall – Folías de España
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15 sabato Ago 2015
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non ne posso piùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù!
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13 giovedì Ago 2015
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in13 giovedì Ago 2015
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insì, WordPress mi dice che sono cinque anni dalla mia iscrizione.
In realtà, sì, dalla prima poesia postata, cinque anni.
Solo che poi è passato un lungo periodo in cui non ho postato niente.
Sono tornata a dicembre 2011, carica di felicità.
Come si evince da questa poesia di allora…
Bei tempi, eh?
buona lettura da
poetella
…..00000000000000000…000000000000000000…..
12 mercoledì Ago 2015
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e buon ascolto
da poetella…
P.s.
sapete che è dedicata a Van Gogh, vero?
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12 mercoledì Ago 2015
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in10 lunedì Ago 2015
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in.
Un secolo di polveri pesa
sopra le nostre palpebre
calcinacci nella camere
del cuore. Appesa è
la leggenda
che ripete il suo no
detto controcorrente, non deponiamo
le altezze al primo mercante,
non abbassiamo il pilotaggio
dell’astronave.
Questa sfolgoranza in noi preme
per combustare in fuoco. Essiccare
in diamante. Quanta vastità
dentro l’umano
e il lieve involucro del corpo
è un aggregato intorno al suono
che ci chiamò.
Lo sento ora con una precisione
di parole che metto qui per te.
Dirti questa visione semplice.
Nessun metraggio ci contiene
nessun confine di sponda
nessun nome è bastante
in nessuna foto noi veniamo
nessuna telecamera riprende per intero
questo essere nostro che slegato si estende
tutto impastato di infinità.
La gioia si condensa
in particelle legate, si fa sfera rotante
e firmamento, si getta
nella vita danzante
senza perire, senza esaurire
immutata, intoccata, seducente.
Conduce a sé e il morire dei corpi non è
che l’entrare fuori misura.
Senza chili, senza metri, senza
particelle. Alleluiare
da “BESTIA DI GIOIA” di Mariangela Gualtieri
Einaudi- 2010
09 domenica Ago 2015
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(foto di poetella)
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E dai, vieni, benedetta vieni
ammorbidisci questa lastra di basalto e tutti i cuori di pietra scura, vieni!
Traccia disegni sui vetri, fa niente se appena puliti
vieni a cantare a martellare a scombussolare. Vieni, benedetta!
Lo vedi? La terra è una grande bocca screpolata, lo vedi
come t’invocano le begonie, la vedi la rosa?
lo vedi come s’ammassa la cattiveria del mondo?
Vieni a sciogliere, vieni a lavare. Rinfresca questo cuore
la sua ferita che non si chiude
chiudi tu gli occhi del sole troppo troppo ha spadroneggiato
Vieni, benedetta!
Strappa le vesti alle nubi scroscia gorgoglia porta via
trasporta questo mio dolore scellerato
Scioglilo come colore nell’acqua. Si farà tutta rossa
Ci tingerò una veste.
Che non metterò. Per chi, tanto? Perché?
…
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…
(by poetella)
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08 sabato Ago 2015
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in(foto di poetella)
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Serena? ma sì, certo, serena!
Che poi, vedi, ogni giorno, ogni mattina, uscendo, straordinariamente stupisco ancora dello scintillio in giardino.
Quei verdi, quei verdi tutti diversi, quel luccicare di foglie e i fiori, le rose, ancora le rose! Con questo caldo! e la siepe ordinata, disegnata come cornice equilibrata di un sogno, e il cielo! Ah, il cielo!
Per non dire di quel volo di pappagallini gialli e verdi, macchiette mobili, guizzanti come una risata, che li ho contati, sai? parevano cento, ma erano solo 9. Come che ne so? So contare, sai? per esempio, 325, bel numero, vero? Equilibrato. E domani saranno 326, ancora più bello. E poi 327. Bei numeri, no? Dillo. No, non belli come i pappagallini. Quelli erano gialli e verdi e volavano via felici. Questi, invece. Questi non volano. E non sono gialli e verdi. Sono grigi.
Al massimo neri.
Stupisco, comunque, di come i miei occhi riescano a cogliere tutto questo come fosse tutto più colorato, più acceso, fiammante. Da un po’.
Ma sì, certo, il cristallino nuovo fa il suo dovere.
E se non fosse solo questo?
Se davvero i colori si fossero accordati tra loro, un muto patto, per esaltarsi uno con l’altro, per sorreggersi, per muoversi a soccorso, fratelli.
Se fossero i colori che c’insegnano la via?
Starei a guardare per ore questi verdi, e i rosa, e i gialli. Guardare mi distende il diaframma.
Serena, sì. Certo.
Felice, chiedi? No. Felice no. Ormai mai più.
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(by poetella)
07 venerdì Ago 2015
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(foto di poetella)
Ho sentito il tuono.
In un attimo di pausa dell’Adagietto di Mahler.
Ho sentito il tuono.
Ma non sono certa si trattasse proprio del tuono.
Stavo leggendo versi ed ho distolto per un attimo lo sguardo
dal piccolo libro bianco.
Il cielo era quasi uniformemente azzurro
tranne che laggiù, in lontananza
verso Nord
dove sei tu.
E allora l’ho sentito.
Ma cosa?
Chissà se un giorno, fra quanti, quanti anni?
ricorderò d’averti perdutamente amato
…
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…
(by poetella)
Mahler – Adagietto della 5ª sinfonia
07 venerdì Ago 2015
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in06 giovedì Ago 2015
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intrattasi di bassorilievo in cera
con la tecnica della ceroplastica,
in cornice con specchietti d’epoca, ‘700, e laccatura a finto noce.
Cornice sicuramente posteriore alla cera che, stilisticamente,
potrebbe far pensare a qualcosa di moooooolto antico.
Non dico ‘300…ma almeno ‘400…
oppure nordico, anche del ‘500.
Una cosa è certa: la qualità è eccelsa!
E la piccola teca che contiene la scultura
una vera chicca!
Che ne dite?
Ah, dimenticavo! E’ S. Benedetto!
sorry per la foto, ma è sera… e andavo di fretta!
😉
05 mercoledì Ago 2015
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in(foto di poetella)
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Sono tutte lì. Sigillate.
Strette, vicine vicine. Sai, le lenticchie di Castelluccio di Norcia? Così.
Va bene, mica solo quelle stanno così. Comunque, diciamolo, quelle sono più buone.
In ogni caso se ne stanno lì così, loro, e non se ne parla di farle uscire.
Non ne vogliono sapere.
Io lo so che ci sono, che ti credi? Lo so.
Faccio l’indifferente. Ogni tanto butto uno sguardo, di lato. Sottile sottile come uno spiffero d’aria. Guardo. Controllo. Ci sono. Richiudo.
Tutte voltate una verso l’altra, stanno. Chiuse al fuori. Compatte.
Chissà quando si decideranno che basta. Basta. È ora di prendere un po’ d’aria.
Ti tirare fuori la testa e farsi guardare.
Come sei carina! Che gentile! E tu, che impunita! Lei, elegante, eh! Parecchio!
Farsi guardare, girarsi e rigirarsi, sculettare anche un po’. Ché loro sono così, che ti credi. Fanatiche. Vogliono tutti gli occhi addosso.
Vogliono fare la sfilata sulla passerella.
Magari pure con la guida rossa.
Tutte profumate.
Oppure no. Loro.
Insomma, volete smetterla di starvene lì dentro, col broncio e l’aria da pasionarie in rivolta?
Fuori!
Vi tratto bene. Ci provo almeno. Vi faccio cantare. Pure ballare. Giuro!
Ma per carità, per misericordia, per quello che cacchio vi pare, ok, ok. solo perché…
(come diceva Peter O’Toole in Lawrence d’Arabia?)
insomma, fatelo perché, perché questo è il vostro piacere,
care le mie parole!
Care, care, indispensabili amiche mie.
Ok? Fuori!
Basta silenzio.
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(by poetella)
03 lunedì Ago 2015
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inma… li guardate ‘sti video? Boh!
buona visione, comunque…
da poetella
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03 lunedì Ago 2015
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(foto di poetella)
Dunque è così che va?
Uno starsene quieti, le ore equidistanti. Nessuna accelerazione. Niente fretta.
Un sorriso appena accennato, alberi. Cipressi, ecco.
Solo un lieve dondolio nel vento.
È così che va, che procede?
Niente particolari attese. Nessun trasalimento.
Piccole occupazioni domestiche.
Riordinare archiviare rinfrescare.
Controllare preparare conservare. È così?
C’è una certa dolcezza. Indubbio.
Forse un po’ dolente.
Un respiro regolare. Una cantata larga. Comunque.
Salutare il gatto al portone.
Ormai s’è accasato. Risponde al saluto. Miao miao.
La giovane vicina che lascia aperta la porta dell’ascensore e aspetta che entri.
Poi si fa sera.
E poi notte. Sempre.
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(by poetella)
02 domenica Ago 2015
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in01 sabato Ago 2015
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in(foto dal web)
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Tuttavia confessiamocelo si fa
qualcosa e s’aspetta che
da quello scocchi qualcos’altro.
E poi qualcos’altro.
S’aspetta.
Che avvenga come quando stelline di capodanno
stelline una dopo l’altra
una dopo l’altra accese
una con l’altra
si scambino
minuscole scintille d’amore.
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(by poetella)
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