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Nient’altro che adesso il ticchettare dell’orologio
a parete, in cucina
il ronzio del condizionatore
nell’altra stanza. Il risucchio
cupo dell’ascensore che si ferma un piano sotto al mio
o due. O tre.
Nient’altro.
E silenzio.
E non so se rallegrarmene o no.
La mia inutile maledetta attesa esasperata
disperata azzardata scellerata
intanto
fa un rumore d’inferno
…
…
…
(by poetella)
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