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ascoltiamo Borodin, ok?
(un video di poetella)
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LA VITA DI BORODIN.
la prossima volta che ascolti Borodin
ricorda che era solo un farmacista
che scriveva musica per distrarsi;
la sua casa era piena di gente:
studenti, artisti, barboni, ubriaconi,
e lui non sapeva mai dire di no.
la prossima volta che ascolti Borodin
ricorda che sua moglie usava le sue composizioni
per foderare la cuccia del gatto
o coprire vasi di latte acido;
aveva l’ asma e l’ insonnia
e gli dava da mangiare uova à la coque
e quando lui voleva coprirsi la testa
per non sentire i rumori della casa
gli lasciava usare soltanto il lenzuolo;
per giunta c’era sempre qualcuno
nel suo letto
(dormivano separati quando proprio
dormivano)
e si ccome tutte le sedie
erano sempre occupate
spesso lui dormiva sulle scale
avvolto in un vecchio scialle;
era lei a dirgli di raschiarsi le unghie
di non cantare o fischiare
di non mettere troppo limone nel tè
di non schiacciarlo col cucchiaino;
Sinfonia n. 2, in si minore
Il principe Igor
Nelle steppe dell’Asia centrale
riusciva a dormire solo mettendosi
un pezzo di stoffa scura sopra gli occhi;
nel 1887 partecipò a un ballo
all’Accademia di medicina
indossando un allegro costume nazionale;
sembrava finalmente di un’insolita gaiezza
e quando cadde sul pavimento,
pensarono che volesse fare il pagliaccio.
la prossima volta che ascolti Borodin
ricorda…
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di Charles Bukowski
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se anche non l’avessi scritto…(e non l’avevo mai letta) avrei capito che era sua. Anzi, perché uso il condizionale? Ho capito dopo i primi tre versi…
grande Hank!
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Complimenti a Yoklux per la sua spettacolosa poesia e a Te, cara Lucia, per la scelta della musica, delle foto e del video. Un incontro perfetto. Un bacio
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grazie caro!
Bukowski poi…è sempre spettacolare!
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Davvero rasserenante. Buona serata, poeté.
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anche a te, Davidì…
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l’albero a 3:36. Non so perché ma mi affascina tantissimo!
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pensa… foto scattata seduta alla cattedra stamattina dalla finestra, prima che entrassero i ragazzi in classe!
😉
Era stupendo!
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