Tag

, ,

20150808_100203(foto di poetella)

Serena? ma sì, certo, serena!
Che poi, vedi, ogni giorno, ogni mattina, uscendo, straordinariamente stupisco. Un tale scintillio in giardino.
Verdi, quei verdi tutti diversi, luccicare di foglie e i fiori, le rose, ancora le rose!  Dopo tutto quel caldo! e la siepe ordinata, disegnata. Cornice equilibrata di un sogno

Il cielo poi! Ah, il cielo!
Per non dire di quel volo di pappagallini gialli e verdi, vedessi! macchiette mobili, guizzanti come una risata, che li ho contati, sai? parevano cento, ma erano solo 9. Come che ne so? So contare, sai? per esempio, 416, bel numero, vero? Equilibrato. Pari,  dispari,  pari.

E domani saranno 417, ancora più bello. E poi 418. Bei numeri, no? Dillo.

Ah! i numeri…

No, ma no! non belli come i pappagallini. Quelli erano gialli e verdi e volavano via felici. Questi, invece. Questi non volano. E non sono gialli e verdi. Sono grigi.
Al massimo marroni. Direi neri. Meglio.

Stupisco, comunque, di come i miei occhi riescano a cogliere questo intorno come fosse  più colorato, più acceso, fiammante. Da un po’.
Ma sì, certo, il cristallino nuovo fa il suo dovere.
E se non fosse solo…
Se davvero i colori si fossero accordati tra loro, un muto patto, per esaltarsi uno con l’altro, per sorreggersi, per muoversi a soccorso, fratelli.
Se fossero i colori che c’insegnano la via?
Starei a guardare per ore questi verdi, e i rosa, e i gialli. Guardare mi distende il diaframma.
Serena, sì. Certo.

Felice, chiedi? No. Felice no. Ormai mai più.


(by poetella)

Franz Liszt – Un Sospiro
.