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e buon ascolto, da poetella
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Sempre gradito, Amadeus…
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sempre…
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…la musica che salva
Buonanotte 😊
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… notte!
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Non so, in verità K 626 mi ha sempre fatto un effetto un po’ strano. A parte il fatto che Mozart ne ha scritta soltanto una metà , devo dire che anche quella metà mi pare poco… mozartiana. Fin dal primo ascolto mi sono detto: com’è strano ‘sto “tuba mirum spargens sonum” dove ciò che suona la “tuba” non ha niente di “mirum”. Tutti gli altri autori di messe per i defunti, arrivati a questo punto della sequenza si sono detti: be’, qui dobbiamo tentare di evocare quelle che la Bibbia chiama “trombe del giudizio”, le quali diffondono “per sepulchra regionum” un suono così terribile da far resuscitare i morti e spingerli davanti al trono del giudice supremo. Uno spavento indicibile. Invece Mozart tira fuori ‘sta melodia tranquillina, sì solenne ma un po’ paciosa, che fa pensare piuttosto a una imperial-reale passeggiata nel parco di Schönbrunn, ma guarda come sono belle quelle ortensie e la duchessa di Hinundwieder non ti sembra un po’ ingrassata?
Sai che cosa penso? Ben sapendo che il suo committente l’avrebbe fatto passare per farina del proprio sacco, Mozart ha scritto il Requiem con la mano sinistra, applicandosi alla composizione non più di tanto, qua e là scopiazzando lavori altrui (di Händel soprattutto) e senza rinunciare a escogitare qualche burla, come appunto quella del “tuba mirum”, allo scopo di mettere in ridicolo il presuntuoso babbeo che voleva far credere di essere un grande compositore 🙂
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che dirti, Claudio…
avrai pure ragione ma io, mozartiana o no, sta “Lacrimosa” la adoro!
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complimenti al musicologo! Bah e bah…io mi tengo il requiem per quel che è un gioco panico con la morte di un musicista bambino che ha paura del sublime che lo invade e ci gioca (vedi finale di Don Giovanni)…di un po’… Claudio Marcello Capriolo, ma tu fossi un discendente del buon Salieri? Non credo, perchè lui, non grande,aveva comunque gran gusto musicale… notte!
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ognuno ha i gusti che ha.
E ognuno le sue conoscenze.
Più o meno grandi.
(parecchi… meno.)
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per la verità mi ha infastidito la spocchia e la sicumera esercitata ignorando la sensibilità della tua scelta…e poi il Requieme è composizione oltre la soglia del percepibile giocosa sensibilità alla morte prossima, nello stile proprio di Mozart
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Claudio si può permettere anche la spocchia.
E’ un fine conoscitore di tutto quello che riguarda la musica ed i compositori.
Io, comunque, gliela perdono.
Fallo anche tu, dai…
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Non lo metto in discussione, ma credimi nel caso del Requiem (che pure, è vero ha prestiti altrui), ha sparato una leggerezza gratuita, spocchiosa non verso te, ma verso Mozart…narra una leggenda che sull’ultimo movimento gli angeli extramondani da cui lui proveniva avessero fretta di portarlo via, di riportarselo a casa, e lui per accontentarli affrettò giocosamente la composizione…che resta, a mio avviso, il più inquietante dei Requiem composti in assoluto proprio perché intessuto dal consapevole disperato tentativo di allontanare ludicamente una fine imminente…e pure se nel Tuba mirum ha giocato coi culi delle dame a passeggio quale più sublime sberleffo verso la morte avveniente? Mi dispiace, ma io non ho niente da perdonare, mi indigno solo sull’uso poco umile che si fa del sapere irridendo e sbeffeggiando un angelo di passaggio (sono ormai scomparsi)..ciao Poetella
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ciao Franz…
Io non mi indigno per così poco…
c’è ben altro, de ‘sti tempi…
🙂
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E’ così bello invece indignarsi per ste cose, ci fa più umani più teneramente fragili..io ormai della merda sociale e politica ho smesso di indignarmi…semplicemente ignoro, con sberleffo a seguire.
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Il mondo è bello perché è vario. Si possono avere opinioni discordanti anche senza per questo doversi necessariamente insultare, non credi? 🙂
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Caro Claudio,
lo credo profondamente, come già saprai…
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Apprezzo molto il fatto che tu mi abbia difeso, carissima.
Mi spiace di aver suscitato questo tipo di commenti, e proprio a… casa tua; ti chiedo scusa. Nel mio blog ho scritto “non ami veramente una cosa se non sei capace di scherzarci su”: per me è molto, molto importante. Il prossimo scherzo lo terrò per me 😦
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Nooooooooooo!
A casa mia puoi scherzare quanto e quando vuoi!
Ok?
😉
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Francamente non credo di essere giunto all’insulto, non è mio costume, solo una valutazione di un atteggiamento che ho colto nella sorprendente tua valutazione sul Requiem, dalla quale , ovviamente dissento dal profondo, motivando il mio dissenso…Forse ti riferisci alla spocchia? Ripeto, non ti conosco, io ho solo identificato un atteggiamento, un modo di approccio spocchioso che era riferito allo scritto, non alla persona che sicuramente sarà amabilissima…diciamo che nel tuo commento c’era un forte gusto ad epatèr , una provocazione nella quale sono casduto col piacere di cadervi.
ciao, Amici.
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Quando hai scritto che non posso essere un discendente di Salieri perché questi “aveva comunque gran gusto musicale” non credo proprio che la tua intenzione non fosse quella di offendermi.
Riconosco però che la colpa è solo mia: che chiunque sappia riconoscere al volo una frase scherzosa è assurda pretesa – in Internet soprattutto. Bisogna tenerne conto.
Fra parentesi, non sono un musicologo.
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Allora caro Claudio, con tutta la simpatia, credimi (sono sincero), il tuo scherzo portava analisi così circostanziate che francamente aveva un’identità umoristica poco riconoscibile e, per me il Requiem è quello che ho cercato di dire sotto i commenti a Poetella e nel mio ultimo post; di qui la mia risposta piccata e forte…e il tuo dire che il Requiem è scritto da Mozart con la mano sinistra per beffare il committente, ha, come dire messo in moto un meccanismo reattivo , lo ammetto, un po’ duro (me ne dispiace)…resta tuo il diritto di scherzare su Mozart (ci mancherebbe), resta a Mozart il diritto di scherzare con la morte, con la mano destra, la sinistra e pure con i piedi se il risultato è il suo Requiem incompiuto (come tutte le incompiute dei grandi vicino alla soglia di una perfezione ultraumana)…ciao, Claudio, con amicizia, Franz
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