ma sì, il piccolo blogger di Diario dal bordo (andate a curiosare che merita…)mi ha fatto tornare in mente il mio adorato Lobo Antunes… allora riposto, in suo onore e in onore(indegnamente) del mio scrittore preferito, questo vecchissimo post, di un tempo in cui ero felice.
&&&
Che poi, vedi, quando lo leggo, quando leggo questo Antunes, questo gigante, questa fucina che rimischia stupori, meraviglie, emozioni continue e ti porta in alto, in alto come un ascensore puntato dritto verso Marte, o Andromeda, o che ne so.
Mi guardi, bellissimo? Non mi guardare così, dai, zitto. Stammi a sentire. Gira quei tuoi occhi d’oceano, che annego, non riesco a continuare, mi perdo, m’invischio nell’acqua azzurra del tuo sconfinato, travolgente desiderio acchetato. No. Zitto. Fermo. Lasciami dire.
Quando leggo questo Antunes, che sto lì appesa a quelle parole che si snodano compatte, come una collana di pietre dure e cristalli di rocca e ogni tanto brilla una perla e ogni tanto c’è una scheggia d’ossidiana nera nera e poi magari, c’è un sasso. Sì, un sasso che si stacca dalla collana e ti colpisce il cuore, te lo ferisce, ci fa un buco fondo che ci va a finire dentro tutto il mondo e il mondo si slarga e si schiara e t’avvolge e ti tira via e si espande dentro di te come un lago, come un mare, come…
fermo. Stai lì. Non ti girare. Resta immobile. Lasciami parlare mentre guardo questo tuo profilo perfetto di Endimione addormentato, questo tuo petto che respira regolare e brilla nella luce rosata di tramonto e la tua mano gioca con la mia coscia come se allisciasse la sua gatta preferita. Buono. Lasciami parlare, mentre guardo i tuoi capelli d’argento lunghi e lisci sparsi su questo lenzuolo azzurro come un’aureola attorno al tuo viso d’angelo caduto.
Quando leggo questo Antunes che mi dimentico di tutte le meschinità e anche le meschinità diventano splendori, certo, fasti di questa nostra piccola, umana vita di mortali che vorrebbero parlare con gli dei, e penso che fortuna, cazzo, che ho trovato questo che scrive ‘ste cose qui e lo aspettavo da una vita e mai, mai, mai, mai avrei pensato, mai penserò di trovare un altro, no vedi, mai ci sarà per me un altro, impossibile un altro
che fa l’amore come te.
Ridi? Non ridere, dai. Baciami, adesso.
…
…
…
(by poetella)
(e niente foto, oggi. Non serve)
Purtroppo chi è stato con un dio non può più amare nessun altro. Lo sapevo ma questo scritto lo conferma. Un abbraccio Lucia, incatenata a una stella.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Porca miseria…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Però che emozione grande quando pensi a Lui. Ciao cara
"Mi piace""Mi piace"
Un corno!
Quando penso a lui mi viene solo che da piangere!
"Mi piace""Mi piace"
Che onore, e che meraviglia! Senza parole davvero. Bello ricordarsi felici, se felici lo si è a questi livelli.
"Mi piace""Mi piace"
Triste anche ricordarsi felici… se felici non si è più…
"Mi piace""Mi piace"
Hai ragione, ma a noi egoisti rimane la poesia, e ci regali un bel momento. Triste è non essere felici, ricordarsi tali non cambia comunque la condizione, se non quella di gioire per la fortuna di esserlo stati.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vero.
Gran privilegio…
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: e siccome Incagliatoh… | Diario dal bordo
Allora grazie a Incagliatoh che mi ha fatto leggere queste tue parole!!! Quello che è stato è stato bellissimo e sicuramente lo tieni caro dentro il cuore…
"Mi piace"Piace a 1 persona
quello che è stato mi tiene prigioniera, impossibilitata a qualsiasi altra improbabile felicità
"Mi piace""Mi piace"
infatti non credo sia facile Poetella, devi solo sperare e tu la forza di sperare ce l’hai 😉
"Mi piace""Mi piace"
ma che cacchio vuoi sperare più, lilina mia. Niente speranze, che tanto sarebbero disattese. Si va avanti lo stesso. Così. E basta.
"Mi piace""Mi piace"
😦
mi dispiace!
"Mi piace"Piace a 1 persona
pure a me.
"Mi piace""Mi piace"
un bacino cara!
"Mi piace"Piace a 1 persona
❤
"Mi piace""Mi piace"
❤
"Mi piace"Piace a 1 persona