(figlio mio…)
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………………… Perché vedi, figlio mio, sarai pure un po’ “bizzarro”,
l’aveva predetto la dottoressa Di Falco, più di vent’anni fa, chissà se lavora ancora a Via dei Sabelli, dice, Certo, sarà magari un po’ bizzarro, da grande, ma… chi non lo è? Chissà se se n’è andata in pensione o sta ancora lì a valutare bambini e tirare le somme, alzare abbassare, sottrarre e dividere nel verdolino smunto delle stanze d’ospedale
………………… Perché vedi, figlio mio, sarai pure un po’ “bizzarro”,
che poi la parola bizzarro m’è sempre piaciuta, suona bene, quelle zz,
da piccola leggevo Il gioco di Mimosello e Mimosello era bizzarro pure lui.
Sarai pure un po’ bizzarro che c’hai quasi trent’anni e non hai
mai baciato una ragazza, e neanche un ragazzo, se per questo, per non parlare di, beh, che io all’età tua già…
ma lasciamo perdere, va’, che poi non è che c’ho guadagnato tanto
…………… Perché vedi, vedi figlio mio, tu sarai pure un po’ “bizzarro”,
niente lavoro, ma tanto quali sono i giovani, oggi, che gli piovono i meglio lavori in testa, che dove stanno mai ‘sti meglio lavori? Oggi.
……………… Insomma, sarai pure bizzarro, certo, chi dice di no, ma i tatuaggi e le creste ti fanno schifo e pure le cravatte a fiori sulle camicie a righe e i pantaloni col cavallo che struscia per terra che sembra che c’è un deposito di chissà che, là dentro. E pure le ragazze fanatiche. Ti fanno schifo.
E ti interessi di politica, sai chi sono Zenatello e Fleta, a parte Gigli e tutti quelli facili e poi disegni e, quando torno stanca morta da scuola mi fai trovare casa in ordine, l’aria cambiata, che non sopporto la puzza di chiuso e già apparecchiato per me e Se sei stanca i piatti li lavo io, dici.
Ché la lavastoviglie non ce l’abbiamo.
…
…
…
(by poetella)
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Nico ha detto:
Ma quanto sei bella Lucia, sei una mamma splendida…come questo bel giovane.
Serena giornata cara 🙂
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poetella ha detto:
Che caro…
Buontutto a te!
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diegod56 ha detto:
che è un bell’uomo l’abbiamo già detto; se è anche una persona ordinata e meticolosa, è una qualità assolutamente preziosa; «bizzarro» come aggettivo non mi piace, preferirei «originale», sicuramente se volesse avrebbe tutte le ragazze che vuole (e non dispiacerebbe di sicuro alle mamme), ma se è un tipo serio, meglio così
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poetella ha detto:
eh, Diego caro…
ci sarebbe tanto da dire… tanto da raccontare…
Tanta paura, tanta angoscia da far uscire fuori…
ma meglio no.
Comunque è un bravo, un buon ragazzo. Consoliamoci così.
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diegod56 ha detto:
è chiaro, carissima, che sui figli non è che si possa scherzarci tanto, sono una faccenda seria, serissima; ti racconto io una storia personale
molti anni fa preparai un libro che aveva scritto una anziana maestra in pensione, all’epoca non c’erano i computer e molto tempo lo passai con lei che mi dettava i suoi quaderni di ricordi; il libro, che era davvero bello, secondo me, lo aveva cominciato a scrivere dopo che il suo figliolo, intorno ai 50 anni, era venuto a mancare; scrivere il libro le era servito a non morire dal dolore; ormai anche lei è andata da anni, ma m’è rimasta impressa
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poetella ha detto:
ci credo …
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iraida2 ha detto:
Un bacio a te e a lui che è uno splendore!
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poetella ha detto:
mille baci a te…
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edp ha detto:
Io son di quelle che i bambini li vedono in studio. Ciascuno è bizzarro a modo suo, tutto sta nel gestirle, le proprie bizzarrie, e nel guardarsele con un po’ di amore a volte.
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poetella ha detto:
cara edp… io non so, anzi, non credo che lui le guardi con amore le sue “bizzarrie”.
Lui è avvelenato dalla rabbia per quello che ha passato, per quello che ha provato per anni, (disturbo pervasivo di sviluppo… autismo?) anni fortunamente guidati da persone valide, che i bambini li vedono a studio… Gabriel Levi, per esempio, che ne ha curato la crescita, l’inserimento nel “ranch della normalità” come amava dire lui per ben 11 anni… 11 anni di psicoterapia, prima tre volte a settimana, poi due, poi una volta… e farmaci, e smetti il farmaco… e le crisi per aver smesso il farmaco e riprendi il farmaco… e sedute, sedute, sedute… fiumi di denaro… tutto il mio stipendio in psicoterapia benedetta… che è servita. E’ servita eccome.
ma il buco nero esiste. Gli anni di buio, in cui i bambini cosiddetti normali apprendono come spugne, l’età meravigliosa dell’accrescimento naturale delle conoscenza, quella… pluf!
E ricominciare a riempire è dura. Lavoro faticoso e incessante.
E la paura resta.
Ché in questo tempo in cui neanche i più bravi, i “normali” ce la fanno… figurati lui…
La paura resta. E il cuore a volte non ce la fa…
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edp ha detto:
Quanta bellezza e quanto dolore, poetè.
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poetella ha detto:
E si.. non ci facciamo mancare niente…
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tramedipensieri ha detto:
❤
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poetella ha detto:
❤
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senza ha detto:
Sei molto brava.
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poetella ha detto:
Grazie senza…
(senza come nick…)
😊
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Romeo ha detto:
Il termine “Bizzarro” io lo associo a speciale …. Romeo
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poetella ha detto:
🙂
Beh… anche io.
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