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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: aprile 2016

la foto della buon notte…

30 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

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e un po’ di musica…

 

‘notte!

da poetella

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Ah!

30 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Arno Schmidt, felicità, leggere, nuovo amore?, Specchi Neri

image

 

 

… finito anche questo.

Drogata.
Devo assolutamente  procurarmene altri di Arno.
             Devo!

…

…

…

(by poetella)

,

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una chicca per gli amici di WP…

29 venerdì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

Aurora De Luca, bellezza, canzoni napoletane, Erri De Luca, Io te vurria vasà, poesia

Aurora De Luca che canta con Erri.

 

piace?

e buon ascolto

…

…

…

da poetella

.

.

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io mi consolo così…

27 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Bach, balcone, bellezza, fine di un amore, fiori, gerani, Glenn Gould, musica, rose, youtube

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ecco.

.

.

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E dire che io, mai stata …

27 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

alluvione, amore, Bach, crolli, fine di un amore, guerra, lagna, perdere, telefonino, terremoto

davanti al letto

(foto di poetella)

 

 

 

…………….……….. E dire che io, mai stata in guerra, mai visto cadere  bombe, rombare aeroplani, crollare palazzi, scoperchiare chiese, mai visto feriti, storpiati, mai io ferita, storpiata, mai imprigionata, torturata, mai sofferto la fame, ok, sì, quella volta in clinica, dovevo fare la colicistectomia, e, dice, Domani le facciamo un ecografia, stia digiuna stasera. Che poi la mattina dopo una fame! Ma aspettiamo che arrivino a prendermi per l’eco. E niente. Ora di pranzo. E niente. Bere acqua, posso bere acqua, vero? Sì, sì, su che nel pomeriggio le facciamo l’eco. E il pomeriggio, niente. Aspetta, aspetta, e alle sei e mezza sferragliare triste dei carrelli della cena. Odore nell’aria di brodo incolore, mele. Altri odori non ben identificati.

A me, niente. Chiedo e, dice, Domani mattina le facciamo l’eco.  Stasera solo un te.

……………………….. Uffa! dal giorno prima, solo un te.

E la mattina dopo… niente. E neanche il pomeriggio.

Una fame da matti. Abbuffata d’acqua. Lo stomaco in fiamme, col reflusso gastroesofageo. Una pena!

Il giorno dopo, l’intervento. Dice, L’ecografia gliela fanno mentre è addormentata.

Se non muoio di fame prima.  Rido. Cerco, per lo meno. Mentre  m’addormento.

 

……………………………… Poi, però, ho mangiato. Leggero, ma ho mangiato.

Mai sofferto la fame per troppo tempo, dunque.

Mai il freddo. Una bella casa. Abbastanza comoda. Mai un terremoto che distruggesse tutto. Che mi facesse perdere tutto. Mai un alluvione che si portasse via tutto. Mai perso niente. Neanche un anello. Neanche il telefonino.

Ma allora perché faccio ancora ‘sta lagna solo perché

 

ho perso te?

…

…

…

 

(by poetella)

.

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A volte, picchi intollerabili di…

26 martedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, fine di un amore, Millais, musica, Ophelia, poesia, Preraffaelliti

millais(Ophelia, by John Everett Millais)

 

 

 

…………………… A  volte, picchi intollerabili di nostalgia.

Raccapriccianti. 

Di continuo poi, come un basso accordato, malinconia. Una specie di formicolio di corpo addormentato.

Una dolenzia. Un mancamento. Quasi deliquio.

Quegli occhi! Quegli occhi! Quelli, soprattutto. Sebbene, anche le labbra e quei piccoli denti e le minuscole orecchie. Da mordere.

Ma no, dai! Mai dato morsi. Magari leccatine, come di gatta.

Non divaghiamo, comunque.

 

….… Si diceva:  a  volte, picchi intollerabili dì nostalgia. Fortunatamente, pietosamente, qualche tregua. Magari ascoltando la Pavane, Opus 50 di Faurè o semmai Gould, ecco sì, Gould. Quello cura. Placa. Guarisce.

No, guarire non se ne parla.

Ce ne stiamo come in attesa che finisca il bruciore, la ferita si chiuda, ma niente si chiude di quello che vorremmo.

 

E vorremmo quasi  nevicasse. Sì che è tra poco maggio.

E starcene sdraiati come l’Ophelia di Sir John Everett Millais in attesa che la neve ci copra tutta

 

come fossi tu

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

 

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Il vento e…

25 lunedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

fotografia, nuvole

le nuvole di Masolino

quelle nuvole in cielo…
Come quelle di Masolino…

Bello…

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Niente, niente consolazione, da…

24 domenica Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

bambola rotta, fine dei sogni, fine di un amore, pianto, poesia

 

bambola.jpg

(foto dal web)

 

 

……………………. Niente, niente consolazione, da nessuna parte,  come quando da bambina la bambola Rossana rotta, gli occhi girati all’indietro come quelli di un morto, le braccia penzoloni la testa un po’ schiacciata, la faccia soddisfatta della sorella vendicativa, La tua bambola è una strega! E invece no, mica vero, era bella, tutta pettinata, col fiocco celeste in testa e i boccoletti biondi e il vestitino di organzino celeste e le scarpine di capretto bianche, e i guantini bianchi, tutta ordinata, tenuta con cura, con amore, mica come quella di sua sorella, brutta spettinata, con una scarpina persa chissà  dove, il vestitino con una gran macchia, sugo? cioccolata?gli elastici delle maniche a palloncino lenti, cadenti, molli, come molle era rimasta lei, attonita, incredula, attanagliata da un dolore incolmabile a vedere la sua bella Rossana scaraventata contro l’armadio a muro con forza,(com’era forte sua sorella, cattiva e forte. Lei no) sbrindellata per il gran colpo che

 

……………………. niente, niente consolazione, da nessuna parte, 

dove mai poteva andare a cercare consolazione davanti a quello scempio, davanti a quella fine tragica, a quelle spoglie mortali, Rossana mia bella, come farò senza di te!

 

……………………. niente, niente consolazione, da nessuna parte, 

 solo piangere, piangere così  forte che ancora si sente quel pianto, dopo sessant’anni, o è un altro pianto che sento?

 

forse…

…

…

…

 

(by poetella)

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stasera…Beethoven!

24 domenica Apr 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

Beethoven, bellezza, musica, Sonata per pianoforte n. 30 in mi magg. Op. 109

rubata dallo splendido blog

diesis&bemolle

per amanti della bella musica!

buon ascolto da

…

…

…

poetella

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Dai! Che ne sai?

24 domenica Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore, attesa, cappotto vecchio, caramelle, dimenticarti, fine di un amore, tristezza

20160423_204638(foto di poetella)

 

 

 

Dai! Che ne sai?

Forse un giorno ritroverò nella tasca di un

vecchio cappotto,

………………………………………….uno che da tanto non mettevo più

una caramella dimenticata

tutta appiccicata alla sua carta

che tuttavia  ancora conserverà

intatto

 

il suo cuore di antica dolcezza

…

…

…

 

(by poetella)

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Oggi, non so perché…

23 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, amore eterno, Edit Piaf, fine di un amore, poesia, Ricordi, ti amo

 

 

VILLA-BORGHESE-DA-PIAZZALE-FLAMINIO

(foto dal web)

 

 

Oggi, non so perché

ho ricordato due alla fermata del 490

a piazzale Flaminio

silenziosi

mani nelle mani, era maggio, lei che ogni tanto

distoglieva gli occhi dall’azzurro degli altri occhi

girata verso destra a controllare

l’arrivo del mostro traballante, poi

– Eccolo. Arriva

 

 E lui

– Vai già via?

con quasi una  paura nello sguardo.

 

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

.

.

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la madre (altre quattro poesie di Franco Buffoni)

23 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

da Sergio, un poeta da leggere.
M’ha commosso…
Sarà che nell’ultima ho visto me e mia madre…
e nelle prime…me e mio figlio…

gusci di noce - blog di poesia (di Sergio Pasquandrea)

Quando eri ancora adulta
Prima di rimpicciolire
Ti lasciavo sola volentieri,
Dovevi espanderti e io non mi vedevo
Nei tuoi spazi.
Poi per davvero ebbi l’occasione
Di fare attenzione alle tue forme,
Al loro chiudersi, e i tuoi spazi
Presi a difendere, meno li occupavi
Più li presidiavo.
Finché non mi è restato
Che un batuffolo con voce da proteggere
In una ipotesi di spazio.

* * *

Dulcissima

Quando non ci saranno più le mie chiamate
Tra le sette e le otto
E se ritardo un labbro che leggermente trema.

Quando non sarai più una vecchia sola
E io al ritorno non dovrò più correre
Per te giù in farmacia
Prazene e Lexotan
Con la ricetta ripetibile
Il Karvezide con la ricetta nuova
E già che ci sei un Benagol
E la Borocillina.

Quando non dovrò più tenerti
Bassa la pressione
Quanto tempo che avrò
Per scrivere di te.

View original post 203 altre parole

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ma…

22 venerdì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

e io?, mi manchi

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(foto di poetella)

 

mi chiedo…

come puoi vivere senza

la tua rosa rossa?

…

…

…

(by poetella)

.

.

.

 

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domandina: e se…

22 venerdì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, Chopin, fine di un amore, fotografia, Impromptu, musica, odio, rancore

sole

(foto di poetella)

 

 

– domandina: e se quel tuo inenarrabile, scarlatto amore si trasformasse in un altrettanto sconfinato, oscuro, rancoroso odio?

– Escludo.

– Alternativa?

– (…)

–  (…?)

 

– Lo sai? Il sole si sta auto consumando. Prima o poi, beh…

 

…

…

…

 

(by poetella)

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racconta: così, così…

21 giovedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 14 commenti

Tag

amore, fine di un amore

rose

(foto di poetella)

 

 

racconta:

-Così, così… e così…

-E dopo?

-Nessun  dopo. Mai. Mai più un dopo. Mai più

…

…

…

(by poetella)

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la foto della sera… e un po’ di musica…

20 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

bellezza, borodin, fotografia, primavera

20160418_110458

(foto di poetella)

.

 

.

.

 

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Mi sono abituata a parlare…

20 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, fine di un amore, fotografia, nostalgia, silenzio, tristezza

12990861_10208168320158002_5030537478130598489_n

(foto di poetella)

.

 

 

……………………………………..Mi sono abituata a parlare

con i piccoli bocci di rosa, a interrogarli, Quanto ci vuole ancora?  quando il colore, il profumo? Senza chiedere Rispondi! E infatti niente risposta.

……………………………………..Mi sono abituata a parlare

coi gerani e le begonie, in fondo senza aspettare che rispondano, senza ordinare Rispondi! perché dovrebbero rispondere? perché sprecarsi a mettere insieme tre, quattro paroline profumate, loro amano i silenzi, al massimo fruscii di vento o lievi gocciolii  di pioggia, non lo scroscio, temono lo scroscio, in fondo tutti lo temiamo, no?          

……………………………………..  Mi sono abituata a parlare

addirittura coi merli, i passeri, ogni tanto qualche rondine chiedere dove se ne vanno, no, no, non chiedere, sospettare, cosa vedranno mai di lassù, che prospettiva ampia, che visuale, oltre, molto oltre, ed io?

…………………………………….. Mi sono abituata a parlare

con le nuvole, l’aria, l’acqua del Tevere, stasera persino la luna e se ci fosse stata qualche stella, c’era, sicuro, ma non la vedevo,  troppo inquinamento luminoso a Roma, avrei parlato anche a lei, ma mica chiedere, no, solo parlare

 

e tutto solo perché tu. No, no! niente.

…

…

…

 

(by poetella)

 

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fiori e… musica (Ultimo tango a Parigi. Ricordate?)

19 martedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

fotografia, musica, rose, Ultimo tango a Parigi

(un video di poetella)

(senza la sua voce… silenzio!)

.

.

 

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e non passavano i giorni…

18 lunedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, musica, tempo fermo

20160418_121759

(foto di poetella)

.

 

……………………………………………………………………….… e  non passavano i giorni

e non ne sarebbero passati altri né altri, tutto fermo, incapsulato, bloccato come quando una gran febbre e inchiodati a letto come un povero cristo che tutti hanno abbandonato e si spera passi qualcuno, invece, che schiuda piano la porta, appena un lieve cigolio di speranza, che metta della musica, che so, Handel, Debussy, Faurè, anche Bach, ecco. Bach! Che porti un’aranciata ghiacciata  appena preparata, che faccia penombra che tanto a che serve

tutta questa luce

tutti questi fiori

tutti questi voli

tutto questo slargarsi di cielo

questo spazzare di nubi di vento

……………………………………………………………………………… se non passano i giorni

non ne passano più, non ne sarebbero passati altri, non ne passeranno mai più come quando non si aspetta più niente e il giorno e la notte sono uguali la stessa inutile cosa, tutto uniforme, tutto grigio scialbo come

un cielo di nebbia

un coperchio di latta

una tenda di velluto pesante

che copre tutto

 

e tutto non c’è più

…

…

…

 

(by poetella)

 

.

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consolazione…

17 domenica Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

arte, bellezza, fiori, Gabriel FAURE', musica, rose

 

20160417_163259

 

20160417_163238(foto di poetella)

.

.

 

.

.

 

 

 

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c’era quella primavera…

16 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, amore eterno, l'inizio, la primavera, Ricordi, Vivaldi- la follia

12961667_10208065267701755_5392783447830342520_n

(foto di  poetella)

 

.

 

………………………………………… C’era quella primavera

proprio così come adesso. Come faccio a dirla tutta?  Come a dire l’inizio, come quel primo,  quell’altro e il dopo, lo sviluppo, il  gonfiarsi delle  vele, lo spingersi in mare aperto, l’oceano!

……………………… …..……………. c’era quella primavera

e quella luce di libertà, niente gabbiani, non ce n’era di gabbiani, allora, nessun gabbiano che solcasse la primavera, allora, solo passeri, piccioni, qualche rondine, ah, le rondini!  liberazione dal grigio, dal vincolante incatenato appiccicoso vischioso brutto vecchio noioso, via!

Svuotare soffitte e cantine, lasciare l’essenziale, cosa sarà mai essenziale?

contare i grani di melograno, contare i passi, aspettare il fiorire, sereni

……………………………………… e  c’era quella primavera

che aiutava, collaborava, eccome se collaborava! Apri tutto cambia aria rifodera i cassetti, carta di Varese fiori blu,  metti lavanda, metti via, cambia strada cambia vita.

E lei se ne andava in giro, quasi danzando, cantilenando

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

E c’era quella specie di promessa: sola! Aria! Via! Respirare!

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

Via tutti i legacci, i lacci, gli impicci, gli impacci, le scuse, gli inganni, le giravolte, le scalate scivolose degli specchi.                  

Fine della fatica. Libera!

……………………………..…….. – mai più! Mai più! Libera!

Niente, niente che valesse  a far tornare la voglia di rimettersi in quella scatola e chiudere il coperchio. Niente. Di umano.

……………………… ……….…. sì! c’era quella primavera! poi

 

 era arrivato lui. Click.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

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Questa la storia…

15 venerdì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

Tag

amore, amore eterno, Brian Eno, fine di un amore, fotografia, Ricordi

11232281_10205732091613811_3257212122596834233_n

(foto  di poetella)

.

 

……………………………………………..……………… – Questa la storia

diceva, dopo essersela raccontata mille volte, ancora, ogni volta

a cercare la falla, il punto di sfiato, la scucitura da dove erano scappate via tutte le piume, tutte le perle, tintinnando, tutte le monete d’oro  del tesoro del galeone affondato, sprofondato, sommerso a undicimila chilometri sotto, soffocato nelle sabbie di chissà dove, chissà che, chi, come

 o forse diceva

……………………………………………..…………– Ma era così la storia?

mentre riconnetteva tessere infinite di ricordi ormai consumati negli angoli, macchiati, semi cancellati, rosi dai tarli di una comprensibile incredulità (ma sarà poi vero? No un sogno?)

 che a volte, poi diceva

……………………………………………….. – rivediamo la fine della storia

ché doveva essere lì la magagna, la trappola, la chiave di lettura, il codice segreto per la via della rassegnazione come di santo in croce che aspetta si faccia sera, poi notte, poi buio, del tutto buio e fine.

 Sicuro non diceva mai

……………………………..…………. – vuoi te la racconti ancora, amore mio?

 

che tanto sapeva che no.

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

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Cito…

14 giovedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

image

da “Buonasera alle cose di quaggiù”  di Antonio Lobo Antunes

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qui il video dell’ultimo brano..

14 giovedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, camminare, concerto per piano e orchestra n°21, fare e fare, Mozart, per non pensare

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E intanto lei pensava…

13 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore, fine di un amore, fiori, Mozart, musica, nostalgia, tristezza

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(foto di poetella)

 

.

E intanto lei pensava, un passo dopo l’altro

…………………………………….. – certo che quando…

un passo dopo l’altro, il secondo movimento del concerto n° 21 nelle orecchie. Mozart.

Mozart.

O forse pensava

……………………………………– com’era quando?

E i ciuffi di malva al bordo della strada che grondavano primavera e le bocche di leone

gialle gialle e le margherite e Mozart e lei, niente sorriso, aria addosso, il passo accelerato ogni volta che

………………………………….– ma come posso, senza? Come posso più?

o forse ogni volta che

…………………………………– tanto ce la faccio. Tanto sì.

 Il passo veloce, la gonna aderente a contrasto, tesa, fasciante come i ricordi. E un altro

camminare. Un altro andare. Un riaffiorare, non ostante.

E progettava mille e mille improrogabili occupazioni, mille e mille impellenti faccende,

mille e mille indiscutibili priorità da affrontare in quel giorno e in quello dopo e negli altri a venire, intollerabili, senza fermarsi, ché se si fosse fermata, se si fosse fermata anche solo un attimo, se  avesse smesso di sfiancarsi in mille e mille fatiche titaniche, dolore alle braccia, alle mani, alle gambe, alla schiena, alle ginocchia, ché se si fosse fermata anche solo un attimo

……………………………………..– ti ricordi quando?

sarebbe precipitata nel cunicolo della nostalgia

ché l’unica salvezza è nel fare, aveva detto qualcuno in un vecchio film

 

L’unica salvezza (salvezza? Ma per piacere!) è nel fare.

…

…

…

 

(by poetella)

 

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Scorcio di secolo (Wislawa Szymborska)

12 martedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Magnifica… non trovate?

Il mio angolo

Doveva essere migliore degli altri il nostro ventesimo secolo.
Non farà più in tempo a dimostrarlo,
ha gli anni contati,
il passo malfermo,
il fiato corto.

Sono ormai successe troppe cose
che non dovevano succedere,
e quel che doveva arrivare
non è arrivato.

Ci si doveva avviare verso la primavera
e la felicità, fra l’altro.

La paura doveva abbandonare i monti e le valli,
la verità doveva raggiungere la meta
prima della menzogna.

Alcune sciagure
non dovevano più accadere,
ad esempio la guerra
e la fame, e così via.

Doveva essere rispettata
l’inermità degli inermi,
la fiducia e via dicendo.

Chi voleva gioire del mondo
si trova di fronte a un’impresa
impossibile.

La stupidità non è ridicola.
La saggezza non è allegra.

La speranza
non è più quella giovane ragazza
et cetera, purtroppo.

Dio doveva finalmente credere nell’uomo
buono e forte,
ma il buono e il forte
restano due esseri…

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e adesso parliamo un po’ di…

11 lunedì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

Tag

arena di Verona, G. Verdi, Giovanni Zenatello, lirica, Otello

Giovanni Zenatello

il più grande Otello di tutti i

tempi, a parer mio… e non solo mio.

OTELLO
Si, pel ciel marmoreo giuro!
Per le attorte folgori!
Per la Morte e per l’oscuro mar sterminator!
D’ira e d’impeto tremendo
presto fia che sfolgori
Questa man ch’io levo e stendo!

JAGO
Non v’alzate ancor!
Testimon è il Sol ch’io miro,
che m’irradia e inanima
l’ampia terra e il vasto spiro
del Creato inter,
che ad Otello io sacro ardenti,
core, braccio ed anima
s’anco ad opere cruenti
s’armi il suo voler!

JAGO e OTELLO
Sì, pel ciel marmoreo giuro!
Per le attorte folgori!
Per la Morte e per l’oscuro mar sterminator!
D’ira e d’impeto tremendo presto fia
che sfolgori questa man ch’io levo e stendo!
Dio vendicator!

una voce straordianaria

pastosa, ricca.

l’interpretazione appassionata, infocata, ruggente

capace di diventare delicata e romantica, persino sognante.

(da tener presente che sono registrazioni del ’20, ’30…)

e qui… una chicca! Una registrazione di un concerto del 1907

1907!!!!!!!!!!

Lui ha 31 anni…

fantastico!

grazie a lui abbiamo la stagione lirica dell’Arena di Verona

beh…  buon ascolto!

.

.

.

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E non importa, pensava

10 domenica Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, primavera, Ricordi, sopravvivere

……………………………………………. E non importa, pensava, non importa se

nessun segnale  più da nord ovest, o da sud est, non importa se la musica

quasi esclusivamente dal pc, o dal cellulare, o dal vento o dalla pioggia,

e non da una voce, quella voce, non importa mettere le cuffie per un po’ di sollievo,

per dimenticare il rumore, la noia, persino le nuove rughe, che tanto che fa

le nuove rughe, che importa le rughe e se ingrassassi, se m’allargassi come una vecchia  golosa che cerca le gioie della cioccolata, s’affoga nella panna, s’inonda di grappa, di Brandy, di whisky, s’ubriaca di fuoco  invece che di quello che non può più avere, se dimenticassi di specchiarmi, la mattina per controllare che tutto sia a posto, a posto per chi? Dice, Per te, devi farlo per te!

 

…………………………………………… Ma che m’importa, per me, io che brillavo quando gli si increspavano gli occhi a guardarmi, quando gli si annebbiavano come uno vetro d’inverno dietro a un  fiato caldo, io che m’incendiavo quando diceva Ciao Belladonna, Belladonna, Belladonna, tutto scritto di baci e sparivano mondi interi, intere ere, galassie, universi, svaniva tutto, perdeva d’importanza, di peso, perdeva anche il nome, il cognome, l’indirizzo il numero di telefono. Contava solo quella stanza e la musica delle sue mani, dei suoi occhi, delle sue labbra di cannella e gelsomino

 

………………………………… ma non importa, non importa se nessuna voce, niente bocca, niente mani, niente di niente, niente cannella, niente gelsomino, niente, niente di niente, non importa se nessun messaggio, nessuna mail, nessuna telefonata, nessun segno di vita neanche in rete, nessun luogo dove trovarti anche solo per guardarti, amore mio, non importa se fine, chiuso, serrato, cancellato, dimenticato, rinnegato, non importa se forse mai esistito se non in me, solo in sogno, solo in delirio, solo drogata, ipnotizzata, stregata

 

………………………….. che importa, non importa, dai, ché tanto, comunque,

 

nonostante tutto, è di nuovo primavera.

…

…

…

 

(by poetella)

20160402_152313

 (il piccolo ciliegio di mia sorella…)

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e che ne dite della…

09 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

Anna Moffo, aria di Musetta, lirica, Puccini

Moffo che fa “Musetta”?

mai sentito una Musetta così!

mai più…

anche se, a dirla tutta, dal punto di vista dell’interpretazione

la Menotti non è da meno! No?

buon ascolto!

(a poetella j’è preso brutto…)

che poi… Toscanini che prova… non se po’ perde’!

.

.

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e continua il festival…

09 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

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Tag

Licia Albanese, lirica, Madama Butterfly, musica, Puccini, Toti dal Monte

pucciniano…

sempre con Licia Albanese, in “Madama Butterfly.”

insuperabile…

solo, confesso di preferire Toti dal Monte, che, unica, riesce a cambiare voce tra il primo e l’ultimo atto. Nel primo ha la voce da “piccola”, da ragazzina…spensierata e civettuola…

poi cambia timbro e diventa donna…

e qui, infatti, passati gli anni… (ma nella stessa rappresentazione… ) la voce diventa “da grande”… drammatica, cupa, disperata…

Toti imbattibile!

buon ascolto

da poetella

.

.

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