(foto di poetella)
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……………………………………………………………………….… e non passavano i giorni
e non ne sarebbero passati altri né altri, tutto fermo, incapsulato, bloccato come quando una gran febbre e inchiodati a letto come un povero cristo che tutti hanno abbandonato e si spera passi qualcuno, invece, che schiuda piano la porta, appena un lieve cigolio di speranza, che metta della musica, che so, Handel, Debussy, Faurè, anche Bach, ecco. Bach! Che porti un’aranciata ghiacciata appena preparata, che faccia penombra che tanto a che serve
tutta questa luce
tutti questi fiori
tutti questi voli
tutto questo slargarsi di cielo
questo spazzare di nubi di vento
……………………………………………………………………………… se non passano i giorni
non ne passano più, non ne sarebbero passati altri, non ne passeranno mai più come quando non si aspetta più niente e il giorno e la notte sono uguali la stessa inutile cosa, tutto uniforme, tutto grigio scialbo come
un cielo di nebbia
un coperchio di latta
una tenda di velluto pesante
che copre tutto
e tutto non c’è più
…
…
…
(by poetella)
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