da Sergio, un poeta da leggere.
M’ha commosso…
Sarà che nell’ultima ho visto me e mia madre…
e nelle prime…me e mio figlio…
gusci di noce - blog di poesia (di Sergio Pasquandrea)
Quando eri ancora adulta
Prima di rimpicciolire
Ti lasciavo sola volentieri,
Dovevi espanderti e io non mi vedevo
Nei tuoi spazi.
Poi per davvero ebbi l’occasione
Di fare attenzione alle tue forme,
Al loro chiudersi, e i tuoi spazi
Presi a difendere, meno li occupavi
Più li presidiavo.
Finché non mi è restato
Che un batuffolo con voce da proteggere
In una ipotesi di spazio.
* * *
Dulcissima
Quando non ci saranno più le mie chiamate
Tra le sette e le otto
E se ritardo un labbro che leggermente trema.
Quando non sarai più una vecchia sola
E io al ritorno non dovrò più correre
Per te giù in farmacia
Prazene e Lexotan
Con la ricetta ripetibile
Il Karvezide con la ricetta nuova
E già che ci sei un Benagol
E la Borocillina.
Quando non dovrò più tenerti
Bassa la pressione
Quanto tempo che avrò
Per scrivere di te.
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di grande composta dolcezza
uno dei miei rimpianti maggiori è di non aver avuto una mamma vecchietta cui voler bene, oggi avrebbe 84 anni, ma pazienza, in compenso lei non mi ha visto invecchiare
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La mia mi ha lasciato cinque anni fa. Avrebbe compiuto 90 anni esattamente un mese dopo. Molto religiosa, all’antica… in bilico tra religione e superstizione, era devota ai S. Re Magi Santi, come li chiamava lei… li invocava ogni volta che perdeva qualcosa, loro che avevano trovato Gesù, pratici dunque di ritrovamenti. Infatti ritrovava sempre tutto. Anche un anello cadutele in acqua nel mare di Formia…
Il 6 gennaio, giorno appunto dell’epifania… se la sono portata nel loro e suo (non mio…) paradiso…
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ho pensato a mia madre
e agli anni che vorrei restasse qui con me
perchè abbiamo ancora mille di cose da dirci
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