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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi Mensili: agosto 2018

Chissà, difficile forse…

29 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

IMG_3758.JPG

(foto di poetella)

.

 

Chissà, difficile forse

– anche da te poco vento, oggi? –

chissà se i pensieri ce la fanno

 

chissà se senza indicazioni chiare

scritte

troveranno la via in questa  relativa calma

– l’estate sta finalmente finendo –

chissà se riusciranno a raggiungere

il mare dei tuoi occhi al di là

 

dei monti altissimi della dimenticanza

…

…

…

 

(by poetella)

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Ci sono momenti in cui…

28 martedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

20180828_1210406425618009399533457.jpg

(foto di poetella)

.

Ci sono momenti in cui
come una luce dentro
momenti in cui il fuori è buio
o per lo meno grigio – ecco, grigio
o meglio incolore, proprio nullo
trasparente. Invisibile.
Ci sono momenti in cui
come una luce, dentro
e una voce.

Dice Aspetta. Stai buona. Aspetta.
Arriverà quel giorno buono

a sparpagliare lucciole

con gesto largo

…

…

…

(by poetella)

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oggi mi va di…

27 lunedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

ripostare questo …

posso no?

(foto di poetella)

.

……………… E non c’erano cieli, né azzurri, né grigi, né rossastri, violacei, tendenti al turchino o neri come l’inchiostro. Non c’erano cieli e non c’erano alberi, alberi carichi di foglie o di gemme o di fiori o di frutti, così rari gli alberi carichi di frutti, a Roma, giusto qualche mandarino, qualche fico selvatico, qualche carruba cosi raro vedere alberi carichi di frutti a Roma.
…………. E non c’erano neanche alberi spogli, rami secchi illanguiditi dal freddo, bruciati dall’aria cattiva, inceneriti dal fulmine o divorati da oscuri mali.

………….. Non c’erano uccelli, né passeri né colombi né tortore e neanche gabbiani ché non c’era il mare, né un lago né montagne né colline e neanche fiumi o solo strade di città illuminate dai fanali, di notte o dal sole
e non c’erano gatti né cani né coccinelle in quella stanza.

……………….. C’eravamo solo io e te. Bastava.

…

…

…

(by poetella)

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L’offerta

26 domenica Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 1 Commento

le parole di Giovanni Baldaccini e la musica celeste di Bach…

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in questi giorni di barbarie…

25 sabato Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

solo una cosa può salvarci…

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(foto di poetella)

.

.

.

 

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Ma guarda te…

24 venerdì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

… che scrivevo anni fa.

Come s’è andati avanti!

Non nello scrivere, ché allora avevo tempo e ora no… Non nello scrivere.

In altro…

Beh, buona lettura.

(foto di poetella)

Ma tu scrivimi, dici, che io ti leggo e ti sento come fossi qui

No, senti, sentimi! Non credi che a tendere troppo le corde della chitarra

per accordarla al tuo personale universo

non credi che a gettare il sasso oltre lo stagno di quello che tu, solo tu, altre il confine lieve della crudeltà,

non credi che io, che tu, che le pretese e le presenze e le assenze e le…

senti come si stringe il cielo?

Ma tu scrivimi, dici, che io ti leggo e ti sento come fossi qui

no, mio caro, non ci siamo, sai? non ci siamo più.

Lo sai che tocca a te, adesso, la conta. Devi saperlo. Gioco io, ora.

Metti le mani sugli occhi e uno e due e tre, fino a mille, metti le mani sugli occhi e uno e due e tre, fino a millemila e poi cercami, cercami,

cercami ché mi sono persa e non mi trovo più.

Troppe, troppe parole ho scritto,

formichine tutte in file a fare il giro del mondo una o due tre volte.

Non so.

Tutte in fila, tutte in fila collegate, filo di bozzolo di seta, ma dentro chi c’era?

Tu no. Io?

Forse, sì, io. Legata imprigionata forse protetta, certo, protetta

da quell’attorciglio di dire e dire e dire e dare e dare e dare

forse sì,

Ma tu scrivimi, dici, che io ti leggo e ti sento come fossi qui

ma io non credo, sai, non credo più che il calamaio della perseveranza possa essere riempito a lungo.

I Ching o non I Ching, non credo.

Anche se sarebbe propizia, perseveranza. Per chi?

Le cose che continuano a crescere, sicuramente, prima o poi traboccheranno.

Sai, caro, le mie, le nostre frequentazioni, le mie, le nostre galoppate per il cielo dovrebbero aver insegnato. A me, a te. O no?

E se dicessi che il vaso è colmo?

Che il pozzo è secco

Che la corda del secchio s’è spezzata

Che il legno si piega e forse, magari

la piccola volpe si bagnerà la coda, ché ad attraversare la grande acqua ce ne vuole di…

E se dicessi che le gambe, le braccia, le mani sono stanche, la gola è secca, e gli occhi bruciano

e la fronte scotta e vorrei, vorrei tanto, dio come vorrei dormire un po’

che diresti tu? Sarà questione di luna?Terapia. Prego.

…

…

…

(by poetella)

Brian Eno – Deep Blue Sea

.

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Eppure ricordo bene…

23 giovedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 2 commenti

mare.jpg

(foto di poetella)
–

Eppure ricordo bene

sono certa di non sbagliare

ché chi dice che tutto si perde nelle sabbie del tempo

chi dice che il tempo è ladro e magari pure bugiardo
.

che cancella che lascia evaporare
.

chi dice che stende drappi pesanti o velature impalpabili

ragnatele

tele di lino, di seta d’Oriente

chi dice che trasforma deforma contorce ritorce

ritorce contro.
.

Mente. Mentono tutti.
.

I tuoi occhi, il loro colore.

Come potrei mai dimenticare.

(passassero mille anni non lo dico. Non serve)

È stato un imprinting.

La prima cosa che ho visto

e m’ha fatto viva.

…

…

…

(by poetella)

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Mia cara, eccomi…

22 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

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pioggia.jpg(foto di poetella)

.

 

Mia cara, eccomi a scriverti. O a non scriverti. E a parlarti. Ché è la stessa cosa.

Tanto non risponderai. Da laggiù. O lassù. O chi sa dove sei. Se ancora sei.

In me sicuramente. Dunque sei.

Qui è la solita storia. Ne ho raccolte tante. Catalogate. Riscritte. Ripensate.

Storie. Nient’altro che storie. E sempre le stesse, in fondo.

Dunque cosa potrei ancora?

Ma la voglia di stare con te, mi manchi, sai? è tanta.

.

Si sta facendo sera e aspettiamo la solita danza forsennata della pioggia.

Ormai è una consuetudine. E non potrei farne a meno.

Anche se ho imparato a fare a meno di tanto. Oserei quasi a dire di tutto.

Ho avuto un buon maestro. No, non te, che non riuscivi.

E dunque m’hai lasciata qui a ricordarti.

Ho imparato da chi sai. Niente ci è indispensabile. Si va comunque avanti.

Per non andare indietro. Ce n’è abbastanza di gente che va indietro.

Noi no. Si procede. A volte a tentoni. A volte dritti come una stella cadente.

,

Cadremo?

 

Si vedrà. Che ne dici? Ti rivedrò?

…

…

…

 

(by poetella)

 

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E invece basterà…

21 martedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

12049739_10206955640601771_4763449800464888278_n.jpg(foto di poetella)

 .

E invece basterà

basterà a ritrovare nelle pieghe del giorno

anche se ormai muore

basterà ripensare ai quando

ai sempre, ai forse

anche ai forse, certo

meglio un forse che un mai

 

basterà un fruscio di può darsi

una goccia di aspetta

un boccio, una gemma

 

basterà. Ce lo faremo bastare.

…

…

…

 

(by poetella)

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Piuttosto un desiderio…

20 lunedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

20180820_1556093108047715360256450.jpg(foto di poetella)

.

Piuttosto un desiderio
di nuovo quel tornare a cercare
piuttosto un domandarsi
– siamo vivi?

Un restare a contare le gocce
sul tavolo tondo del balcone
– se sono pari sì se no, no

…

…

…

(by poetella)

 

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oggi… Fabrizio.

19 domenica Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 13 commenti

così, mi andava un po’ di revival…

.

 

CANZONE DELL’AMORE PERDUTO (F. De Andrè) Arrangiamenti e direzione d’orchestra di Gian Piero Reverberi Prodotto da Roberto Danè

 

TESTO:

.

Ricordi sbocciavan le viole

con le nostre parole

“Non ci lasceremo mai, mai e poi mai”,

.

vorrei dirti ora le stesse cose

ma come fan presto, amore,

ad appassire le rose

così per noi

.

l’amore che strappa i capelli è perduto ormai,

non resta che qualche svogliata carezza

e un po’ di tenerezza.

.

E quando ti troverai in mano

quei fiori appassiti al sole

di un aprile ormai lontano,

li rimpiangerai

.

ma sarà la prima che incontri per strada

che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,

per un amore nuovo.

.

E sarà la prima che incontri per strada

che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,

per un amore nuovo.

.

e ciò ci basti!

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… e invece

17 venerdì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

… e invece eccola.

È pioggia.

Quante gocce cadono in un minuto

quanti millimetri d’acqua in un’ora

Quante volte penso a te.

e non lo sai

…

…

…

(by poetella)

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Ché col chiaro non si vede il fulmine…

17 venerdì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

(foto di poetella)

.

Ché col chiaro non si vede il fulmine
senti solo rombare il tuono

senti? Paura?

vicino, lontano?

Col celeste che s’infila tra i fori della persiana e il giorno è giovane

e non sai se il temporale passerà oltre o no
non sai se pensarlo come la morte.

…

…

…

(by poetella)

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oggi ci sta tutta…

16 giovedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

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 una delle  poesie di Carver da me preferite e, considerato il diluvio di oggi… mi pare proprio adatta…

buon ascolto da

…

…

…

(poetella)

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Abbiamo atteso…

15 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

in corsa(foto di poetella)

.

Abbiamo atteso che l’aria  spalancasse la bocca

abbiamo atteso  che tornasse a parlare

una lingua comprensibile

senza rabbie senza rancori senza

feroci insulti.

 

Abbiamo atteso che tornasse a sorridere mite

come una madonna quattrocentesca, lei che sa

anche se sa.

 

Abbiamo atteso la sua pietà

non invano.

 

E adesso, generosamente, la pioggia.

…

…

…

 

(by poetella)

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Brahms…

15 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

 

… e fuori diluvia.

Cosa volere di più?

…

…

…

(by poetella)

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Una poesia inedita di Emilia Barbato

14 martedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

(foto dal web)

.

le povere cose:
l’inizio di una sedia,
qualche foglio,
un quarzo rosa,
due miserabili candele,
una busta riciclata,
io. Io sono la polvere,
il nonnulla che si lascia
andare, la parte trascurabile,
la figura malinconica
di un mozzicone sulla strada,
la sua ombra che si piega,
il fumo umile dopo le brace,
un’impressione di odore,
quel merletto come ricordo,
comune, di nylon bianco

da Il vento e il Narciso, di Emilia Barbato

.

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in questa maledetta, immobile estate

13 lunedì Ago 2018

Posted by poetella in Bach, poesia

≈ 18 commenti

… unico conforto…

Bach!

 

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Stavo guardando…

12 domenica Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

il mio tesoro.jpg(foto di poetella)

.

 

Stavo guardando la mia piantina di plumbago, stamattina

mentre le davo un po’ d’acqua, non tanta che non ne vuole tanta

lei è una piantina poco esigente, le da fastidio il troppo

le basta il poco, poca acqua, poco concime, forse anche poco amore

ché tanto lo sa che

 

Lei è coraggiosa e splendente, fiduciosa e colorata, allegra, spavalda

ché neanche il volo di sette piani dal balcone a giù

è  riuscito ad ucciderla

 

come niente ucciderà questo mio amore

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

 

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rielaborazioni…

12 domenica Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

tramonto

(foto di poetella)

.

Tramonto, impermanenza di colori, fuga dei colori verso la notte.

Ancora parlare di tramonti?

Scrittura di colori. Ricordo.

Traccia dei colori custodita dietro gli occhi.

Trattenere, se possibile. Nella memoria. Ché tutto svanisce.

Questo tramonto che è mio perché con lui parlo, di lui vibro. M’infiammo.

È mio, qui, davanti a me.

 

E presto non sarà più.

Riuscirò? Non riuscirò a dire. Non si riesce mai a dire del tutto.

Tratteniamo sempre qualcosa, messa da parte per tornarci su. Oppure no.

Forse no. Forse è solo incapacità.

 

 

Ne conserviamo, ne conserveremo la bellezza negli occhi? Senza che il grigio l’annulli?

Inutile, comunque, soffrire dell’inevitabile.

È il non sapere se ci sarà mai un altro tramonto così che ci…confessiamolo

O un altro amore.

 

Diluizione dei colori verso il cupo, il blu fondo. Il nero.

Forse che  questa gradualità ci da una pena minore che se il passaggio fosse repentino, immediato?

Rosso, rosso fuoco, luce rosa. Poi, improvvisamente nero assoluto. Totale. Il nulla.

Forse che sarebbe meno doloroso? O più?

Che poi, anche la notte.  Chissà se la notte.

 

Ogni giorno di quasi inverno è un po’ più corto del precedente. Poi, però…

Poi arriva l’inverno. Ma poi torna primavera… e poi e poi…

E staremo a vedere se

…

…

…

(by poetella)

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Agostoso…

11 sabato Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 1 Commento

20180528_0950332072943612.jpg( foto di poetella)

.

La signora fumava. Lentamente aspirava. Poi rilasciava. Immobile. 
E fuori ancora quel caldo. 
Le rose tutte sfiorite. Cotte. Foglie fragili, chiare, senza corpo. 
Neanche un boccio. 
Qualche sporadico nuovo getto. 
Improbabile sperare. Improbabile e scellerato sperare.

La signora si domandava quanto scellerato. 
Quanto improbabile. Nessuna risposta.
Neanche un cinguettio. Un passaggio d’aereo da interpretare 
positivamente. O negativamente.
Un qualche vento da qualsiasi direzione. Che so, grecale, libeccio, maestrale. 
Tramontana, impossibile.

Aria fresca, pulita a spazzare via la noia. Niente.

Non si riusciva a vederne la fine. Ancora.
Ci si attaccava a bagliori. 
La signora era davvero restia
sempre stata restia ad abituarsi al buio. 
Un difetto di vista, magari. Corretto male. 
Non corretto affatto.
Un difetto di capacità di rassegnazione.

Ognuno ha i suoi.
…
…
…

(by poetella)

Ravel – Piano Concerto In G Second Movement.

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… ricordi, ancora

10 venerdì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

 

(foto di poetella)

.

.

…………………………………………………………. Sarà perché era mattina presto e pioveva piano e la strada era seta cruda, liscia, scorrevole, appena sfocata come una vecchia foto d’inizio secolo. Scorso. Devo imparare a dire scorso.

Devo imparare a tollerare il tempo che passa. Farmene una ragione.

 

 ………………………………………………………… Sarà che, di lato, nel cantiere abbandonato sulla Tiburtina, su un cumulo di terra rossa era sbucato un fiorellino viola, forse nella notte, così viola, così viola che pareva dicesse Guardami, guardami, guardami!

Ok, ti guardo.

 

…………………………………………………………… Sarà che le suole di gomma anatomiche, ergonomiche, delle mie scarpette da pioggia mi spingevano in alto, parecchio in alto, forse troppo in alto, si sentiva profumo di nuvole.

 

…………………………………………………………… Sarà che era passato, silenzioso come un gatto, il camion dei pompieri con la lucina lampeggiante, allegra come quelle delle giostre, e la scala ripiegata. E sembrava un giocattolo.

Tic tac, come pioveva!

…………………………………………………………… Giochiamo? ci  mettiamo a giocare, anche se sono le sette e il lavoro aspetta?

……………………………………………………….. Ci mettiamo a cantare tutti insieme?

 

……………………………………………………………. Sarà per quel tic e tac intermittente delle gocce sull’ombrello rosso, o sarà perché l’ombrello era rosso e sotto la trama dell’acqua anche i pensieri erano rossi, stamattina, fruscianti come taftà,

 

…………………………………………………………….. Sarà che prendo certe piccole cose sempre piuttosto sul serio

 

non lo so che sarà. Però era bello.

…

…

…

(by poetella)

Miles Davis – Blue in green

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altro comunicato collaborativo…

09 giovedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 10 commenti

cropped-punta-ala.jpg

beh, anche Luciana ha dovuto chiudere il blog “Leggere, riflettere, scrivere” (accidenti a ‘sti cookie!) e riaprirne un’altro in regola con le nuove norme sulla privacy (riaccedenti a loro!)

 

e se volete continuare a leggerla… ecco il link per farlo

lallaerre

leggere riflettere scrivere

e buona lettura!

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comunicato collaborativo…

09 giovedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

carissimi, il blog (stupendo) “Scrivere per immagini” di Giovanni Baldaccini ha chiuso…

ma possiamo, volendo, ritrovarlo qui

scritture immaginali

e buona lettura!

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Oggi, dopo pranzo, c’è stato un gran temporale…

08 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

gocciole.jpg

(foto di poetella)

.

Oggi, dopo pranzo, c’è stato un gran temporale.
Tuoni fulmini ventaccio
e si è strappata una tenda da sole.
Beh, non ci crederete, ma mi sono proprio rallegrata
Per via che era un po’ che volevo sostituirle, ma a casa non mi davano retta.
A volte basta uno strappo per farmi nascere un sorriso.
A volte qualcos’altro.

E, comunque, amore mio

i motivi non mi mancano certo.

…

…

…

(by poetella)

 

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nuvole

08 mercoledì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

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e si leggiucchia…

07 martedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

esortazione ai coccodrilli.jpg(foto di poetella)

.

Ecco. Riconsegnato in biblioteca “Lo splendore del Portogallo” , stamattina ho ritirato questo. Rubando il tempo alla casa, poco poco, ritagliato tra i mille fare, comprese ripetizioni gratuite mattiniere  a ragazzi bisognosi di… beh… ingranare un po’.

E nel pochissimo tempo rubato, già lette 45 pagine. In totale adorazione. Vi lascio la prefazione di Einaudi, che comunque odio, come odio tutti gli editori che, per quanto Antunes abbia scritto quintali di altri libri, ne abbiano pubblicati tradotti solo 13, più una raccolta di lettere messe insieme dalle figlie. Carogne.

E diversi non sono più disponibili.

Viva le biblioteche!

 

Dalla prefazione di Einaudi

“Una scrittura polifonica sulla solitudine, la violenza, la paura.

I «coccodrilli» sono un gruppo di terroristi di estrema destra, ricchi borghesi e militari nostalgici dell’epoca di Salazar che complottano contro la Rivoluzione dei Garofani. Fascisti nella vita pubblica e in quella privata, sgradevoli e violenti, nel romanzo vengono raccontati dalle voci di quattro donne.

Sullo sfondo storico del movimento terroristico di estrema destra impegnato nel tentativo di ristabilire il vecchio ordine abbattuto dalla Rivoluzione dei Garofani nel 1974, Lobo Antunes dà voce a quattro personaggi femminili, mogli, vedove o amanti dei protagonisti di un complotto. Ma nei loro monologhi alternati non c’è solo la politica, di cui le quattro donne stanno ai margini e, in fondo, sanno poco. C’è una sorta di antropologia dell’estrema destra portoghese (e, forse, universale). Come in una partitura musicale, si alternano nella narrazione un fluire di reminiscenze d’infanzia, riflessioni ironiche, deliri onirici ed emozioni intime che ricostruiscono un Portogallo nello stesso tempo scenario drammatico e territorio immaginario.
Le compagne dei terroristi sono donne lacerate nel fisico (una è sorda, una malata di cancro), ma sono soprattutto delle persone che si interrogano su molte cose: su quello che è successo a loro e intorno a loro, su ciò che le unisce ai loro uomini. In definitiva, compiono un viaggio tormentato all’interno di se stesse.”

Consigliato vivamente

…

…

…

 

(da poetella)

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Ho il libro di…

06 lunedì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 8 commenti

(foto di poetella)
.

Ho il libro di poesie di Carver aperto davanti.
E dal cellulare mi arrivano le note della Suite Bergamasque.
Sto bene.

Per questo ho smesso di leggere.
Una piccola pausa.
Per far durare tutto di più.

Ti ricorda qualcosa questo,
amore mio?
…
…
…

(by poetella)

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Ho fissato le tendine della cucina …

04 sabato Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

cucina.jpg(foto di poetella)

 

Ho fissato le tendine della cucina con  due minuscole clips verdi.

È che poco fa s’è sentito il tuono  e adesso comincio a vedere le prime gocce. Ecco, una lì, una là.

Di cielo ne vedo solo uno spicchietto

Peccato. E sì che sarebbe bello vedere uno stuolo di anatre selvatiche attraversarlo veloci mentre le gocce intensificano la loro danza e l’ibisco trema e sorride

Si potrebbe pensare di non essere qui ma in qualche posto lontano ed esotico

con qualcuno nella stanza che ti dice

Senti com’è forte?

E tu non sai se stia parlando della pioggia

 

o del suo cuore che batte contro la tua schiena

…

…

…

 

(by poetella)

 

 

 

 

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Ho passato giorni e giorni…

03 venerdì Ago 2018

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

(foto di poetella)

.

Ho passato giorni e giorni
anni
a pensare a quanto mi fosse indispensabile mia sorella
ore al telefono (sempre io a chiamare)
viaggi verso di lei
(mai lei verso di me)
mail e messaggi- domande
richieste di consigli

lei lì in cattedra (ma non sono io la prof?) a sputare sentenze
classificare decodificare i desideri e i sogni.
Severissima.

Ma poi, in fondo, ho pensato
che non per niente fosse sempre andata tanto male
in matematica e in greco.

E l’ho lasciata andare
con la corrente delle sue granitiche certezze – via!

io che non sono certa di niente.

No. Di una cosa sì.

…

…

…

(by poetella)

 

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