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C’è silenzio finalmente nella casa. No, non totale silenzio. Silenzio e note. Questa è la mia ora preferita
(beh, non sempre. Ci sono altre ore che) ma adesso che la casa si dimentica di me – chi dorme, che se ne sta di là – e io con questa musica, adesso il tempo è mio. e non importa come lo riempio. È mio e questo basta. Niente più mi fai, mi dai, mi prendi, mi chiami, mi porti, mi guardi, mi senti. Niente più lo sai? Ci vai? Che dici? Ma mi senti? Sì o no?
Niente più.
Solo Vivaldi. Mi piacerebbe ci fosse anche rumore di pioggia, guarda un po’. Ma basta il ticchettio piccolo e lento della tastiera. Amica mia. La tastiera, dico. Che di amiche, bah.
Una ce n’era. E ora non c’è più.
E l’amore? Ah, l’amore!
Vabbeh, co’ ‘sta Venere retrograda che t’aspetti!
Ma tanto torna diretta. Certo che torna diretta.
Basta aspettare. Lo so bene. Aspettiamo dunque.
Con Vivaldi. Mica è poco.
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(by poetella)