(foto di poetella)
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… come in una nuvola di panna
se ne sta il mio cuore
amando
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(by poetella)
30 martedì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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… come in una nuvola di panna
se ne sta il mio cuore
amando
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(by poetella)
29 lunedì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Perché niente è mai come sembra
e questa fioritura che mi brilla attorno
davanti di lato dietro
sembrerebbe lei ad avere il primato
della gioia.
Lei che non sa che potrei anche spezzarmi
per quanto mi gonfia il cuore questa mia, oggi, amore!
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(by poetella)
28 domenica Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Sempre lo stesso sogno
al buio, prima di dormire
una figurazione d’improbabile futuro
e le luci fioche della città che sonnecchia
disegnano intanto ghirigori sulle pareti.
Illeggibili.
Tutto fermo tutto silenzio
e sempre lo stesso sogno consumato
la fodera delle tasche di un vecchio cappotto
sogno stropicciato, impallidito. Fessurato.
Sempre lo stesso sogno prima di dormire.
Poi s’affonda nel sonno. Vuoto. Sovvertitore.
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(by poetella)
27 sabato Apr 2019
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in(foto di poetella)
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27 sabato Apr 2019
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in
25 giovedì Apr 2019
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in24 mercoledì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Come se mai fosse esistito al mondo
fiore più bello
per forma colore leggiadria.
Come se mai fosse esistito amore
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più bello al mondo
così, tu, per me.
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Tanta bellezza che fa quasi paura
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(by poetella)
24 mercoledì Apr 2019
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in(foto dal web rielaborata)
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Pensiero mio d’amore
sciame di farfalle
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ombra di gabbiano sul prato
disegno netto di desiderio procedi radente
teneramente
tra foglioline e fiori di campo e sogni
sperando non arrivi una nube
a velarti
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(by poetella)
24 mercoledì Apr 2019
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insta facendo le pulizie di pasqua!
A presto, spero!
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23 martedì Apr 2019
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in(foto di poetella)
22 lunedì Apr 2019
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in…era una festa di verde…
qui un mio video con un po’ di foto e musica divina, per voi
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(by poetella)
21 domenica Apr 2019
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in
volevo ridirtelo che io… sono fiera di te!
………………… Perché vedi, figlio mio, sarai pure un po’ “bizzarro”,
l’aveva predetto la dottoressa Di Falco, più di vent’anni fa, chissà se lavora ancora a Via dei Sabelli, dice, Certo, sarà magari un po’ bizzarro, da grande, ma… chi non lo è? Chissà se se n’è andata in pensione o sta ancora lì a valutare bambini e tirare le somme, alzare abbassare, sottrarre e dividere nel verdolino smunto delle stanze d’ospedale
………………… Perché vedi, figlio mio, sarai pure un po’ “bizzarro”,
che poi la parola bizzarro m’è sempre piaciuta, suona bene, quelle zz,
da piccola leggevo Il gioco di Mimosello e Mimosello era bizzarro pure lui.
Sarai pure un po’ bizzarro che c’hai quasi trent’anni e non hai
mai baciato una ragazza, e neanche un ragazzo, se per questo, per non parlare di, beh, che io all’età tua già…
ma lasciamo perdere, va’, che poi non è che c’ho guadagnato tanto
…………… Perché vedi, vedi figlio mio, tu sarai pure un po’ “bizzarro”,
niente lavoro, ma tanto quali sono i giovani, oggi, che gli piovono i meglio lavori in testa, che dove stanno mai ‘sti meglio lavori? Oggi.
……………… Insomma, sarai pure bizzarro, certo, chi dice di no, ma i tatuaggi e le creste ti fanno schifo e pure le cravatte a fiori sulle camicie a righe e i pantaloni col cavallo che struscia per terra che sembra che c’è un deposito di chissà che, là dentro. E pure le ragazze fanatiche. Ti fanno schifo.
E ti interessi di politica, sai chi sono Zenatello e Fleta, a parte Gigli e tutti quelli facili e poi disegni e, quando torno stanca morta da scuola mi fai trovare casa in ordine, l’aria cambiata, che non sopporto la puzza di chiuso e già apparecchiato per me e Se sei stanca i piatti li lavo io, dici.
Ché la lavastoviglie non ce l’abbiamo.
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(by poetella)
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19 venerdì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Mi porto a spasso questo mio amore
ferma, seduta in balcone tra i miei fiori
me lo porto oltre i pini del parco calmi e maestosi
e oltre il tramonto tardivo d’aprile
lento lento passeggia nell’azzurro largo e silenzioso
non si stanca, ostinato e sorridente
il birichino che vuole raggiungerti
Dove sei?
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(by poetella)
18 giovedì Apr 2019
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in… s’apriranno anche le rose!
Buongiorno da poetella in vacanza!
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17 mercoledì Apr 2019
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in(foto dal web)
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Allora ti presento ai miei pensieri
dovessero non riconoscerti
sai come sono, scappano via come farfalle
come passeri al battere delle mani
Sono capricciosi, ingovernabili ma
li abito con pazienza. In fondo non sono cattivi. Mai
Quasi mai.
E a loro ti presento, amore mio
Ché, gli dei non vogliano, potrebbero dimenticarsi di te
E, nel giorno che lentamente muore, chissà? anche io.
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(by poetella)
17 mercoledì Apr 2019
Posted poesia
inse non avessi paura di cadere starei sempre a naso in su…
Ah, le nuvole!
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15 lunedì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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l’ondeggiare dei rami di pino
Poi un tramestio, una vibrazione di nero e arancio
Un breve triangolo d’azzurrro
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E niente cemento
e niente voci
fuori,
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nell’aria un qualcosa di misteriosamente muto
come chi aspetta, e non sa quanto.
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(by poetella)
14 domenica Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Per quanto io possa a volte lasciarmi offuscare da qualche colore spento, da qualche grigiore quotidiano, per quanto io possa a volte addirittura lasciarmi arruffare da qualche sbaffo di nero sulle pagine dei giorni,
per quanto possa ritrarmi inorridita, a volte, per qualche scolorimento dei rossi, dei gialli, dei viola annebbiati dal tempo o poco visibili per la fioca luce indebolita da gigantesche, scurissime nubi, considerando come grande dono l’uso della parola magica ”pazienza”, la parola confortante, la parola che permette di concentrarsi su l’unica luce che conta,
per quanto detto, dunque, dopo tutte queste considerazioni non posso far altro che confermare la mia convinzione del fatto che, dietro le nubi…
beh, lo sanno tutti cosa c’è, no? E allora!
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(by poetella)
13 sabato Apr 2019
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infacciamo finta che c’è il sole!
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(by poetella)
13 sabato Apr 2019
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in(foto dal web)
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Talvolta, guardando quel volo armonioso di gabbiani che non si lasciano mai fotografare -da me, almeno. Sarà pudore o una sorta di aria dispettosa? – tant’è che quando sarei pronta a scattare, puf! non se ne vede più uno.
Ma dicevo, talvolta guardando quel volo armonioso di gabbiani non posso fare a meno di pensare a come ci si possa sentire in fondo proprio così, distaccati dal caos, lontani dal caos, ignari del caos, quando ci brilla in petto una luce amorevole, benevola, di pace.
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(by poetella)
12 venerdì Apr 2019
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inma nel mio cuore no…
Un po’ di colore non guasta, vero?
…una mia vecchia foto per voi
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(by poetella)
11 giovedì Apr 2019
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inMi è proprio piaciuta.
Bella poesia, vero?
Le bambine dagli occhi fermi
avanzano fra i giocattoli
col passo delle prede cacciatrici
si innamorano lentamente
delle cicatrici, vedono maniglie d’oro
dove un tempo non c’erano
neppure serrature.
Si prendono cura del proprio corpo
come ci si prende cura di un neonato:
lo allattano lo pulisco lo vestono
lo fanno sentire voluto.
Le bambine dagli occhi fermi
si lavano i denti con tanta foga
poi corrono sul letto a fare capriole
per rompere la maledizione
e quando ritornano a dormire
mettono la testa sotto il cuscino
per non sentire
che è possibile anche l’amore.
Naike Agata La Biunda (Catania, 1990), da Accogliere i tempi ascoltando (Lietocolle-Pordenonelegge, 2017)
10 mercoledì Apr 2019
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in… tenetemi caro chi vi prepara le polpette 🤣🤣🤣🤣🤣
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(by poetella)
10 mercoledì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Volevo dirtelo
Mi sono rimaste briciole di paradiso appiccicate addosso.
Se mi specchio nelle vetrine, camminando, le vedo
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(by poetella)
09 martedì Apr 2019
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in(foto di Cartier Bresson)
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Dai che il destino progettista sta innalzando la grande macchina.
Guarda che brulichio!
Si preparano le luci.
Guarda come cuciono già i sarti, desiderio a desiderio, arditi, sofisticati. Tessuti preziosi, telai antichi rimessi in moto, belli e saldi come quelli di Lucca. Fermi da un po’.
Guarda i carpentieri che battono e forgiano le attese, guarda come cesellano i bronzisti. E i doratori dorano. Mi brucia gli occhi tutto questo brillare di voglia!
Arriveranno piatti da parata carichi di frutta e carni tiepide.
Arriveranno grondanti grappoli di attimi da succhiare. Leccare. Impiastricciarsi tutti.
Pronti?
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(by poetella)
07 domenica Apr 2019
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inDunque vediamo
fuori c’è ancora un bel sole e niente, nessuno che chieda, che parli, che interrompa la melodia di queste note che riempiono l’aria del tardo pomeriggio romano. Una passacaglia. Quanti sanno cosa sia una passacaglia? Beh, peggio per loro, quelli che no. E per chi non si cura di colmare lacune abissali. E parla, parla, parla di niente.
Ma adesso no. L’aria è priva di voci, nessuno che parli, adoro il silenzio, solo un chiarore che entra dalla finestra e l’ibisco che si staglia oltre le tendine velate, gonfio di rosso. Prepotente. Come prepotente è questo mio aspettare, testarda, indomita, ma perché poi dovrei smettere di aspettare. Sarà ben triste quel momento, se arriverà, in cui smetterò di aspettare. Come si vive senza attese? Non so. Mai provato.
E dunque m’ubriaco di note e aspetto. È una festa!
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(by poetella)
07 domenica Apr 2019
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inè arrivato l’ibisco!
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06 sabato Apr 2019
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inuna delizia… anche se, forse, solo che ha una certa età l’apprezzerà appieno. I giovani che ne sanno di queste malinconie serene…
Dipinto di Tonino Guerra del 2005
La mia casa a Pennabilli
Adesso abito quassù
in una casa di montagna
e passo il tempo con delle foglie secche
che le metto in fila sopra uno scalino;
o vado a toccare quei fili d’acqua
che saltellano giù da una fessura di sassi
dove le trote stanno accovacciate al fresco
e Silvestro le prende con le mani
come fanno i gatti con le farfalle.
Mi piace anche fare dei conti
con un’aritmetica elementare:
due e due quattro sei e sei dodici
se vai a comprare sette uova e tre cadono
a terra, quante ne restano sane?
O altrimenti faccio delle righe sulla sabbia
del cortile, delle aste una dopo l’altra
per ricordare la sveltezza
delle gambe di una volta e l’aria
piena di lucciole e la bicicletta
e la fionda, gli aquiloni
e laggiù per ogni Ferragosto
il mare che stava disteso dietro…
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05 venerdì Apr 2019
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in(foto di poetella)
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Aprile. E solo ieri un temporale come fossimo ai tropici.
Adesso sole. I gerani urlano il loro rosso prepotente, tutti stropicciati. Le begonie, poche. Qualche timido fiore oltre le foglie tagliate basse basse. S’allunga lo spazio tra alba e tramonto. S’accorcia quello tra i vasi di fiori in balcone. Inizio danzante di colori. Tra poco, s’aspetta, arriverà anche l’ibisco. Rosso, ovvio.
Pare che i colori siano stati ritoccati da mani invisibili. Anche il cielo sembra un acquerello. Tutto un brillio festoso.
Normale lo si senta anche in petto.
Un tremore d’attesa. Condizione tipica della primavera. Anche di quella del cuore.
La conosciamo bene. Ci basta guardare l’ora, il calendario. Ci basta contare i battiti del polso.
Uno dopo l’altro, uno dopo l’altro. E quello che aspettiamo s’avvicina.
Come un vento leggero, calmo. Continuo. Irrefrenabile.
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(by poetella)
04 giovedì Apr 2019
Posted poesia
in(foto di poetella)
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Eppure lo so
ci sono laggiù certe vedute filtrate tra i rami fioriti
respiri di terra smossa
cinguettii complici a spiare la primavera che avanza
quasi indisturbata
e promette
promette come prometto io sotto giuramento che mai
mai la parola fine verrà scritta. Da me.
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(by poetella)