(in questo periodo non ho voglia di foto)

.

Senza sapere perché

come il motivo di quella vecchia canzone che ti torna in mente, per tutto il pomeriggio e poi la sera, ogni tanto salta su, rieccolo, lo canticchi poi lo metti via, e poi la notte, gira e rigira nel silenzio nelle orecchie, gira e rigira

senza sapere perché

come il ricordo delle foglie gialle che hai tolto anche stamattina dalla pianta nuova, quattro, no, cinque, poi sei, sette, troppe, acqua giusta, concime giusto, luce giusta, troppo caldo? Poca voglia di vivere?        

Come se avessero voglia di vivere le piante, ce l’hanno o no? non so. Troppe cose non so, non so dove sei, che fai, che dici, o forse non dici mentre pensi e fai, fai e pensi, sempre attivo, sempre operoso come se un vento continuasse a spingerti verso non so cosa, non so perché.

Certo senza sapere perché

come il domandarsi come mai nessuno ha mai il fatto suo. O quasi

 

(by poetella)