(foto di poetella)
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Senza paragone
come nella tarda sera, chi fuori, chi di là a letto – si sente russare sommessamente – i pensieri per mano a fare il girotondo di festa e non importa il caldo. Non importa la stanchezza.
Senza paragone
come l’immagine della sigaretta che si consuma nel posacenere. E silenzio. E riprendersi queste molliche di tempo, metterle in ordine sul tavolo con la tovaglia a quadretti, un piccolo vaso per i fiori vuoto, un bicchiere con un po’ di birra, le molliche di tempo allineante come la traccia di Pollicino. Starle a guardare. Guarda, sì, guarda dove vanno.
Guarda bene dove ti portano.
Senza paragone,
come il brillio della luna che sta crescendo. E s’infila nel vuoto tra una tenda da sole e l’altra, ancora abbassate in attesa prudente del giorno caldo che verrà. Come il brillio dell’attesa sempre sveglia carezzata dallo scorrere delle ore. Che passano. Sicuramente passano.
E intanto un cane, lontano, abbaia.
Nel silenzio della notte.
Nel respiro della notte. Mio.
…
…
…
(by poetella)