La Porcellana di Meissen è stata uno dei primi esempi europei di produzione della porcellana, per tipo e modalità tecniche realizzative, sviluppata dal 1708 da Ehrenfried Walther von Tschirnhaus e dal suo aiutante Johann Friedrich Böttger, che ebbe il merito di introdurre i pezzi sul mercato.
Nel 1720 è stato introdotto un marchio di fabbrica, per proteggere e garantire la produzione, che influenzò notevolmente l’intera produzione europea.
La produzione di porcellane è stata diffusa anticamente in Cina e più recentemente, nel Settecento vi fu un grande traffico dall’Oriente verso l’Europa.
In Europa, invece, agli inizi del Settecento, Böttger credette di aver risolto il sogno antico degli alchimisti, ossia la trasformazione di materiali grezzi in oro. Quando il regnante di Sassonia venne a conoscenza di questo progetto, invitò Böttger a concretizzare presso la sua corte il suo metodo aureo di conversione, che però non produsse i risultati sperati. Contemporaneamente, Tschirnhaus, matematico e scienziato, iniziò ad effettuare esperimenti con il vetro, quindi ebbe l’occasione di conoscere Böttger e di stringere con lui un rapporto di collaborazione. Alla morte di Tschirnhaus, il suo socio continuò l’attività e il primo laboratorio e la “Real Fabbrica di Porcellane” furono istituiti nel 1710.
Si scopri infatti che il segreto delle porcellane cinesi era nella terra usata:
il caolino.
Camillo Marcolini dal 1774 al 1814 fu direttore della manifattura delle porcellane di Meissen. Per sua iniziativa dal 1775 al 1814 il marchio della Manifattura aggiunse alle due spade incrociate una stella e il marchio prese il nome di “Marchio di Marcolini”. Il periodo della sua direzione fu anche un periodo di grande fioritura delle porcellane di Meissen.
questo il marchio di Marcolini, disegnato da poetella…
e questa una delle sue (di poetella, dico…) porcellane, marcate Marcolini… bella, vero?
beh, buona sera a tutti!
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(by poetella)
Bella anche la seconda lezione! Mi toccherà cercare l’originale del marchio Marcolini? Sulla statuina, non mi pronuncio: meglio i piatti 😀
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la statuina è un capolavoro!
pensa che ha persino le palpebre “rilevate”… scolpite nella porcellana, non disegnate! E poi la fattura delle mani, dei minuscoli particolari, dei capelli disegnati uno a uno… una perizia che si apprezza solo con la lente di ingrandimento in mano, come deve aver lavorato il decoratore… Il modello è di Johann Joachim Kändler (June 15, 1706 – May 18, 1775), il più grande modellatore di Meissen!
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P.s.
il marchio di Marcolini è come l’ho disegnato io… ma, se vuoi, cercalo e verifica… 😉
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davvero interessante, grazie cara L.
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Poetella é uun esperta di questa materia…
Quelle che ho messo sono informazioni base.
Poi… c’è tutto un mondo!
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Che bello!
Interessante la scoperta dell’uso del caolino …
Forse agevola anche la realizzazione nelle statuette di piccoli particolari
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No… i piccoli particolari sono dovuti esclusivamente alla perizia dei modellatori… il caolino non c’entra! Ci sono statuette di porcellana (vedi gli orrori “finto” Capodimonte) che sono una schifezza! Poi ci vuole un eccelso pittore che ne esalti la bellezza della plastica… la stessa manifattura di Meissen, ancora attiva, produce sì oggetti di buon livello, costosissimi, tra l’altro, ma che non possono minimamente essere raffrontati ai pezzi settecenteschi! Il caolino non c’entra niente. È lo stesso che si usa per produrre i sanitari del bagno… il che è tutto dire!
E scusa il commentone, ma quando sento: “questo è un Capodimonte” mi viene da piangere! La Real Fabbrica di Capodimonte è stata attiva nel ‘700 una decina d’anni, poi Carlo di Borbone se n’è andato in Spagna e s’è portato via tutto! Modellatore, pittori, stampi e terre…
E bona notte!
E un pezzo di Capodimonte, ammesso di trovarlo sul mercato, può costare decine di migliaia di euro! (Decine… plurale)
Basta. Sto zitta.
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