(foto di poetella)
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Di chi era quel cielo, stamattina
se non mio. E quella luce
tutto il creato a benedire d’esistere
di albero in albero, di tetto in tetto
rimbalzava e si dilatava il chiarore
[ma guarda come assorbono meraviglia
questi miei pensieri affamati]
e camminavo, occhi al cielo
– attenta che cadi, mi veniva da dirmi –
Poi un sussulto nell’aria
un rimbalzo dagli occhi al cuore
quella nuvola
Camminavo e guardavo e non sapevo
davvero non sapevo quanto
quanto quella festa fosse, pensavo, solo mia
che contavo le tante ore
le troppe ore, che strano! quanto è poco? Quanto, tanto?
le ore stese lucenti
tra me
e le tue labbra. Promesse.
…
…
…
(by poetella)