Ritrovato questo..
(poetella piccola, la gemellina e la bellissima mamma)
Beh, è ora di scrivere qualcosa, no?
È per via che m’è tornato in mente un ricordino. Spunto da uno dei miei blog preferiti.
No, non lo cito che se no gli altri…beh…
Insomma, sorelle. Infanzia. Paure. La notte.
Leggevo come una matta, da piccola (ok, anche da grande)
C’avevo a disposizione, oltre ai libri che compravo, che mi comprava mamma su mia precisa richiesta, da una certa età in poi, oltre a quelli, le splendide antologie per le medie (allora erano splendide) che arrivavano a casa dai rappresentanti di libri che si prodigavano a consegnarli a mamma, insegnante di lettere, sperando….
E lì, ah, c’era di tutto. Roba da grandi!
E io leggevo. Di solito nel pomeriggio, finiti velocemente, più o meno, i compiti.
A volte la sera, prima di dormire, col librone nel letto.
Erano enormi quelle antologie! Un…
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Poetella's Blog 
Io ho ancora l’antologia del liceo. Chissà se anche tu la conosci: “Gli incontri”…
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non ricordo minimamente il titolo dell’Antologia del Liceo!
Al liceo studiavo solo Storia dell’Arte, sul Castelfranchi Vevas e sull’Argan…
Il resto… facevo finta di studiare, ma siccome sapevo scrivere meglio di tutta la classe il Prof di Lettere me le dava tutte vinte… 😉
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Cavolo, l’Argan l’ho tenuto ma era di mia figlia. Più che una storia dell’arte, tratta di filosofia dell’arte, e infatti io non mi ci raccapezzo molto bene.
Ah, ti capisco. Anche a me le davano tutte vinte!
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Argan… amore mio!
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Prima o dopo Antunes? 😀
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Mooooooolto prima!
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è vero cara L., erano splendide le antologie di quando ero alle medie; sul racconto spaventevole non saprei come giudicarlo, ma secondo me un racconto per bambini, quando contiene eventi inquietanti è bene sia manifestamente di fantasia, non deve essere incardinato ad un presente realistico; è l’evento possibile a mettere in crisi, non quello manifestamente fantasioso anche se cruento
i libri di scuola spesso erano fatti bene, c’era molto lavoro sopra; pensare di sostituirli col supporto informatico è una perdita non banale
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eppure Diego, t’assicuro che, avendo lavorato per sei anni in classi 2.0, tutte informatizzate, coi pc per ogni ragazzo e la lavagna interattiva… beh… è stato fantastico!
Le infinite potenzialità del web, sapute sfruttare, sono una grande opportunità.
Certo il fascino del libro… non si batte!
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mi fa piacere che accada anche questo, spesso la scuola italiana ha delle eccellenze che il cittadino comune non conosce, mi fa piacere che tu sia in meritato congedo, però perder te è stato sicuramente una perdita per i ragazzi
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Sei un tesoro!
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Sono fantastici questi ricordi, ti scaldano il cuore😘❤️
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Vero.
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