(foto di poetella)
……………………………………………………….. No, sai, ho deciso. Non ti scrivo
Non ti scrivo anche se vorrei parteciparti quell’esaltazione a guardare il cielo che m’è piovuta addosso stamattina. Il colore. Quel colore. Uguale. Proprio la stessa tonalità. Precisa. Gradazione cromaticamente identica a, ma lo sai a che. Che a guardarlo, certe volte, mi sa che non solo gabbiani, piccioni, cornacchie, mi sa che pure le tortore, mi prende come un senso di refrigerio. Acqua di sorgente dopo l’arsura della salita in vetta. Il cielo. Quel cielo. Che cielo!
……………………………………………………… Ma no, sai, ho deciso. Non ti scrivo
Anche se ho guardato su mille volte, mille volte e dovrei dirtelo, oggi. Va bene, non mille. Ma parecchie, che credi! Ed ho guardato e intanto mi rigiravo certe tue parole in testa. Come un ghirigoro. Un disegno a china.
……………………………………………………. Ma perché dirtelo?
Abbiamo imparato a lasciar inaridire la terra, prima di gettarci l’acqua. Abbiamo imparato a far arrivare la pianta ad un attimo prima di veder afflosciare le foglie. E poi, giù acqua. E quella che sparge profumo, che rivive, grata.
………………………………………………… – Mai! Nessuna mai come te.
Abbiamo imparato a lasciare tanta aria in mezzo, così tanta aria che l’incendio, poi, non può che essere devastante. Non può che distruggere ogni grigiore, ogni tedio, ogni vissuto non vissuto. Ogni erbaccia cresciuta spontanea sui giorni.
…………………………………………………… Comunque no, sai, ho deciso. Non ti scrivo
Anche se stamattina, davanti allo specchio con lo spazzolino in mano, guardavo come la luce filtrata dalla tenda di lino mi faceva bella, liscia e rosea che tu
………………………………………………………. – Sei di burro!
lo so che l’avresti detto. E non mi vedrai mai di mattina, con lo spazzolino in mano e mai
………………………………………………………. – Sei di burro!
mai, di mattina. Ma non fa niente. Il tempo non esiste, con te. Non conta. E anche se non mi dirai mai, mai niente di mattina, con lo spazzolino in mano e la camicia da notte sul bordo della vasca, un angolino a terra, i capelli tirati su e la luce che entra dalla tendina di lino morbida e dolce e le tua labbra morbide e dolci da scambiarci il sapore di menta e cannella e maggiorana, insomma, il sapore del dentifricio. Quello che è. Non fa niente proprio. E dunque
dunque no, sai, ho deciso. Non ti scrivo.
Tanto sai tutto.
…
…
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(by poetella)
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