(foto di poetella)
.
………………………………………………… e fuori è quasi notte, e il cielo è grigio e presto sarà blu e allora, sì, guardando fuori, ho pensato chissà, magari in un tardo pomeriggio d’estate, tra tanti, tanti anni, seduta in balcone, mentre passerò gli occhi sui miei fiori che chi lo sa se curerò ancora io o darò istruzioni a qualcun altro che curerà per me, io stanca e bianca e debole e lenta nei movimenti (io, lenta? Ma sì, sicuramente lenta)
………………………………………………… chissà, magari carezzando una rosa sul piccolo tavolo in balcone, sempre quello, con forse qualche tesserina di mosaico saltata via per il gelo dell’inverno di anni e anni, che non sarò più riuscita a restaurare come non riuscirò più a restaurare il mio viso abbandonandolo alle scritture del tempo,
………………………………………………… chissà se sorriderò ricordando che un giorno mi dicesti, anni e anni prima, quanti? Non ricorderò più quanti, sicuramente, un giorno mi dicesti Continua a curare i fiori del tuo giardino. Mi troverai lì, per te, sempre.
E lì ti troverò, nei ricordi più dolci di un lontanissimo noi.
…
…
…
(by poetella)