(foto di poetella)
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………………………………………………….. E allora credere che le cose, solo per un cambio di luce, uno sfolgorio di rosso al mattino presto, un baluginare di nebbia all’orizzonte che rendesse i colli lontani come un’isola su un letto di nuvole e lontane tutte le città
………………………………………………….. aspettare e riuscire a credere che tutte le cose potrebbero in fondo cambiare. Mostrarsi in un’altra angolazione. Prima o poi. Una nuova interpretazione dell’attesa. Un nuovo spiraglio. Una nuova scintilla.
Un canto improvviso alle prime ore del giorno.
……………………………………………………. Poter credere che la Bellezza si sia finalmente decisa a mostrarsi anche, per dire, solo in quella minuscola foglia nuova sulla pianta della rosa ancora ferma all’inverno. Promessa di future delizie.
Con tutti i rumori del traffico e del mondo lontani. Da un’altra parte.
In un’altra città.
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(by poetella)