
Ciao archite’, perdonami se ti disturbo qui in privato.
Ti avevo promesso che avrei fatto un pezzo sul libro di Antunes ma non me la sento. Io racconto i libri sempre tra il serio e il faceto e lui si merita una vera e propria recensione e io non la so fare, sicché te ne parlo qui. Seriamente.
Avrai letto anche tu Spiegazione degli uccelli, perciò saprai che tratta un argomento complicato sul quale ho già letto molti testi: il suicidio.
Sei una fan dell’autore quindi conosci il suo stile per nulla semplice né scorrevole:
quel cambiar repentino tra la prima e la terza persona senza il distacco di almeno una virgola;
i periodi interminabili (ma che c’avranno mai ‘sti autori portoghesi per scrivere così?) dentro i quali sviscera minuziosamente ogni particolare, scava nell’inconscio, esamina;
il vagar senza sosta tra passato presente e futuro all’interno dello stesso periodo.
Ecco, la mancanza di un qualsivoglia filo logico all’inizio della lettura mi innervosiva, mi scostava, mi faceva sentire come davanti a un puzzle scombinato e più volte avrei volentieri lasciato perdere. Ma son capatosta e più le cose son difficili, più mi intrigano. Infatti, andando avanti tessera dopo tessera, incastro dopo incastro il puzzle che stavo componendo mi calamitava, affascinava, non riuscivo proprio a levargli gli occhi di dosso. Finito il romanzo mi son sentita sola.
Sì, hai ragione nel dire che, Antunes, è un autore carismatico.
Ti sono debitrice, Lucia 😉
Le hèrrisson
Davvero una mail graditissima!
davvero un autore, Antunes, da leggere con attenzione. 😉
❤️
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Oh yes…😘😘😘😘😘
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