
Mentre me ne sto seduta qui
ad aspettare il temporale
mi sa che ti racconto (vuoi?) di come
mi sono cresciuti e capelli e il desiderio
da quando è passata l’ultima cometa dall’altra parte del mondo
di come non dovrei stare a disegnarti e disegnarti
senza
che il disegno abbia imparato a farsi
vivo
senza che abbassi un po’ lo sguardo che quell’azzurro m’abbaglia
senza
che socchiuda un po’ quelle labbra rosa
vicinissime alle mie
sempre così immobile, identico a se stesso, inanimato, insensibile
ai miei occhi morti di sete di te
e ancora niente pioggia
…
…
…
(by poetella)